Informazioni su questa attività
Portus Iulius è un bellissimo sito archeologico sottomarino appartenente al parco sommerso di Baia, anche noto semplicemente come Baia Sommersa. È una delle principali attrazioni turistiche della zona ed è parte integrante della riserva marina protetta.
Il complesso include i resti di un antico porto militare risalente al I secolo ed oggi può essere visitato tramite immersione grazie ad un apposito percorso guidato che consente di osservare da vicino tantissimi reperti di enorme fascino e rilevanza storica.
Questa porzione di litorale che si estende da Baia a Pozzuoli è sprofondata secoli fa a causa dei movimenti sismici del cosiddetto bradisismo che hanno sommerso una parte di costa flegrea. In epoca romana tutto il territorio flegreo aveva una notevole importanza e la stessa Miseno era sede della flotta militare imperiale.
Le origini di Portus Iulius
Portus Iulius è stato costruito su richiesta dell’imperatore Augusto nel 36 a.C. e in particolare grazie all’opera del genero Agrippa in vista dello scontro con Sesto Pompeo, convertendo l’accesso al Lago Lucrino e realizzando un collegamento con il Lago d’Averno. Il porto ha avuto un ruolo militare solo per pochi anni in quanto già nel 30 a.C. la flotta imperiale è stata trasferita a Miseno.
A quel tempo Agrippa ha deciso di tagliare la lingua di sabbia che separava l’acqua del Lago Lucrino dal mare e come ci racconta Plinio, si deve a Claudio la costruzione dei moli per separare il lago dal mare. Secondo gli storici però poco di quello che è giunto a noi in acqua risale realmente all’impianto portuale originale.
Scartato l’utilizzo militare, Portus Iulius è stato ben presto riconvertito, diventando per lo più una serie di magazzini di collegamento verso Puteoli, utili per raccogliere il grano egiziano e altri prodotti da trasportare a Roma. Dunque, sarebbe stato principalmente uno scalo mercantile e di stoccaggio legato al servizio di rifornimento di grano verso la capitale. In origine il porto era protetto da una diga foranea che nel V secolo è andata distrutta. Nei secoli a seguire tutte le altre strutture antiche sprofondano sott’acqua per colpa dei movimenti del bradisismo.
Scoperta e studi su Portus Iulius
Per secoli di Portus Iulius non si è più parlato, fino a quando l’area non diventa oggetto di una serie di scatti e fotografie aeree nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ma per le prime opere di mappatura del sito bisognerà attendere fino agli anni Ottanta, quando iniziano le indagini vicino i resti di Lido Augusto.
In questo periodo viene trovata una corte di forma quadrangolare con portico risalente al I secolo d. C. che si ipotizza facesse parte di un complesso di magazzini eretto nei pressi di una domus annessa durante le opere di trasformazione avviate da Agrippa. Negli anni Novanta ci si è poi concentrati su una costruzione considerata un antico molo a cavallo tra due darsene.
Gli studi più recenti invece si sono focalizzati sulla ricerca dei singoli magazzini e sulla composizione dei vari ambienti, distribuiti anche su più piani, oltre che sui diversi materiali ritrovati. Uno dei rinvenimenti più recenti riguarda una piccola macina che sarebbe una chiara dimostrazione dell’esistenza di impianti artigianali per la lavorazione dei prodotti depositati. Ad oggi le ricerche hanno interessato solo la parte est di Portus Iulius, mentre la maggior parte del porto non è ancora stata riportata alla luce.
Gli itinerari subacquei per visitare Portus Iulius
In tale contesto è stato creato il primo percorso subacqueo della zona che corrispondeva ad una delle aree di maggiore profondità, circa 4 metri, non lontano dalla riva di Lido Augusto. Qui si può vedere un complesso con 6 pavimenti di frammenti di coccio cementati tra i quali sono state inserite delle tessere di mosaico.
Nel frattempo, è stato ideato anche un ulteriore percorso per immersioni che prende il via dal canale di ingresso all’antico Lago Lucrino e aprirà ufficialmente il 30 giugno 2023. Non appena ci si immerge si possono scorgere le sponde di tale canale che rivelano due portali di accesso ad una vasca.
Tali stipiti di pietra (gargami) sono scolpiti con profonde scanalature e probabilmente il complesso fungeva da rivendita di pesce o da bottega di salagione. Da qui poi si aprono diverse murature che derivano dalla sovrapposizione di più edifici costruiti tra il I e il V secolo d.C.
In questo percorso subacqueo si potranno vedere colonne marmoree crollate e un vano absidato con basamento circolare al centro. Proseguendo poi i reperti si diradano e si intravede una stretta e lunga vasca, forse residuo di un giardino contenente una vasca decorativa.
Lo scenario poi muta nuovamente e si vedrà un mosaico con tessere nere e lastre di marmo intorno ad una piccola vaschetta quadrata che fanno pensare ad ambienti più lussuosi e residenziali. In questa sezione si conclude il tour subacqueo di Portus Iulius che si snoda lungo ben 200 metri.