6h
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Illimitato
Fiume
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Nel comune di Cusano Mutri, a pochi km dal suo centro storico, tra i Monti Civita di Cusano e Civita di Petraroja, si sono formate le fantastiche e divertenti Gole di Caccaviola. Il posto ideale per gli spiriti più avventurosi, per chi ama la natura, le escursioni e gli sport come trekking, canyoning e arrampicate tra le pareti rocciose.
L’acqua limpida e cristallina delle gole accompagna la più adrenalinica e avvincente tra le escursioni alle Forre del Titerno.
Visitare le Gole di Caccaviola significa condurre un vero e proprio percorso avventura in uno dei più suggestivi e spettacolari luoghi incontaminati. Qui è l’uomo che deve adattarsi alla natura per accedere alle sue più segrete bellezze e lasciarsi incantare da posti davvero meravigliosi. Scenari naturali incantevoli con cascate d’acqua e piscine naturali, nascoste tra alte pareti di roccia calcarea.
L’escursione è abbastanza impegnativa. Il percorso è realizzato dall’Amministrazione Comunale nella Gola di Caccaviola e parte dal Salto dell’Orso, una maestosa cascata di circa 40 metri dove l’acqua scende con possente fragore, andando a riempire una vasca scavata nella roccia viva dove si riposa limpida e circondata dalla natura.
È previsto l’utilizzo di apposite imbracature, corde, carrucole e teleferiche per poter passare al di sopra delle cascate e restare quasi del tutto asciutti. Una serie di tuffi sono necessari per visitare questo suggestivo canyon stretto che si è formato tra le pareti rocciose e che si allarga solo verso la fine.
Invece se il vostro è uno spirito libero e volete provare esperienze ancora più esaltanti vi consigliamo di immergervi totalmente in questi posti incantevoli praticando oltre al trekking e all’arrampicata, anche canyoning.
Il percorso termina presso il ponte sito al di sotto di Fontana Stritto.
Il canyoning (o torrentismo) è uno sport acquatico particolarmente versatile e divertente.
Questo è il modo più completo per visitare le gole infatti prevede di camminare in verticale e attraversare una gola dall’alto verso il basso. Un mix di varie attività come camminare, arrampicarsi, scivolare, calarsi con la corda, nuotare, immergersi e anche tuffarsi. Uno sport davvero particolare che nacque alla fine degli anni ‘90 in Spagna e nel sud della Francia per poi diffondersi in tutto il mondo.
Un’area naturale dove, come anticipa il nome, si trova una fonte di acqua limpida e pulita. Si tratta di una sorgente le cui acque vantano proprietà benefiche tali da essere ideali nelle terapie per la calcolosi renale e l’ipertensione. Fresca e buona la sorgente si affaccia sulle incantevoli Gole di Caccaviola. Intorno alla fonte si estende un’area pic nic attrezzata che potrebbe essere la conclusione perfetta dopo un’esaltante avventura alle gole.
Nel 1980, a circa 5 km dalle Gole di Caccaviola, precisamente nella cava di Petraroja, Giovanni Todesco, da sempre appassionato di fossili, trovò degli strani resti che sembravano quelli di una lucertola. Il sito fossilifero di Petraroja, infatti, è famoso per l’eccezionale quantità e qualità dei suoi reperti fossili quali coccodrilli, lucertole, animali costieri vari e piante. Per questo motivo l’uomo tenne per sé il ritrovamento. Poco dopo però, alla ricerca di maggiori informazioni, scoprì che si trattava del vero fossile di un dinosauro. Il reperto venne considerato bene dello Stato e conservato nel Museo civico di storia naturale di Milano.
Quanto all’uomo che lo aveva ritrovato fu inizialmente accusato di furto ma fortunatamente gli venne riconosciuto “un benemerito della ricerca e salvaguardia dei Beni culturali”.
Informalmente questo fossile di dinosauro fu chiamato da tutti Ciro e il sensazionale ritrovamento fu largamente pubblicizzato dalla stampa italiana.
Si trattava di un giovane esemplare di Scipionyx samniticus, una specie di dinosauro teropode (la zampa aveva tre dita) che visse in Italia durante il Cretaceo Inferiore e dunque quasi 113 milioni di anni fa. Da adulto, il dinosauro Ciro, avrebbe somigliato probabilmente ad un Velociraptor.
La cosa incredibile di questo fossile è il suo eccezionale stato di conservazione: non solo lo scheletro ma anche alcune parti molli ed organi interni, sono state preservate dalla decomposizione tra le rocce di Petraroja. Inoltre il reperto costituisce l’unico resto fossile che attesta l’esistenza di questa specie di dinosauro.