8h
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Illimitato
Isola
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Casamicciola Terme, situato nel versante settentrionale dell’Isola d’Ischia, è il comune con il più alto numero di sorgenti termali nella zona.
Meta ideale per una vacanza in totale relax, Casamicciola Terme è ricca di centri benessere alimentati dalle calde e curative acque termali.
Molti personaggi illustri si sono recati qui nell’arco dei secoli per godere delle proprietà benefiche delle sue acque, come il generale Giuseppe Garibaldi, lo scrittore e drammaturgo Henrik Ibsen, lo scrittore poeta e politico Lamartine.
Casamicciola è composta da molti bacini termo minerali. I principali sono: il bacino del Gurgitiello, il bacino del Cotto, il bacino di La Rita e il bacino del Campiglione.
Il bacino del Gurgitiello, chiamato dai Romani Gurges, in riferimento al rivolo di acqua bollente che sgorgava all’aperto e si versava in mare, è localizzato sul lato orientale di Piazza Bagni, ai piedi della collina dell’Ombrasco.
Occupa un’area di 12000 mq dalle acque limpidissime di sapore alcalino.
Anche il bacino del Cotto si trova nelle vicinanze Piazza Bagni, alle falde delle colline dello “Olivo” e della “Pera”. Queste acque contengono molte sostanze alcaline, in passato erano utilizzate come preparazione ai bagni del Gurgitello.
Situato sul lato occidentale dell’isola in un profondo vallone detto “Cava Grande di La Rita” ai piedi della collinetta della “Cesa”, le sue acque sgorgano da diversi luoghi molto vicini tra loro e vanno ad unirsi sotto il ponte dell’Arenella, dove prendeva origine un ruscello che si gettava in mare nelle vicinanze di Lacco Ameno.
Le acque sono limpide e trasparenti dall’odore dolciastro e dal gusto leggermente salino, contengono solfati e bicarbonati alcalini, tra cui bicarbonato di sodio e di magnesio ed una quantità considerevole di cloruro di sodio.
Il bacino della Rita è famoso per l’efficacia dei suoi fanghi.
Il Parco Termale del Castiglione, è alimentato dalle omonime sorgenti che attingono al bacino del Castiglione. Queste sorgenti, che sgorgano a mare, sembrano formare un sistema comune con le fumarole che esistono ancora in entrambe le località, Bagnitiello e Castiglione.
Le acque sono chiare, limpide, di sapore alquanto salato.
Secondo la tradizione, la collina del Castiglione, al pari delle confinanti terre di Casamicciola, avrebbe ospitato i colonizzatori greci dell’VIII secolo a.C. provenienti dall’Eubea, attirati dalle acque calde e curative della zona oltre che dalla fertilità del suolo, ma poi respinti dalla eruzione del Monte Rotaro.
Percorrendo i sentieri si incontrano punti panoramici che offrono un’incredibile vista spettacolare sul porto d’Ischia, le isole di Procida e Vivara, fin giù verso la costa.
Il Bosco della Maddalena è l’ideale per gli amanti del verde. Sorge su rocce e terreni vulcanici e offre una vista meravigliosa sul porto d’Ischia, sul Golfo di Napoli e sentieri agevoli per una comoda passeggiata tra una fitta vegetazione sempre verde.
Da qui si può ammirare un bellissimo panorama che da sul porto borbonico e il Castello aragonese.
Piazza Marina è il cuore di Casamicciola Terme dove si riversano abitanti del posto e turisti per una rilassante passeggiata.
Passeggiando per le zone collinari di Casamicciola da notare è l’osservatorio Geofisico che si trova in Via Sentinella, una delle strade più panoramiche del comune. Istituito dopo il terremoto del 23 luglio 1883, fu il primo osservatorio di una prete più vasta, nate per monitorare l’andamento geofisico e prevenire altre catastrofi in tutta Italia, come quella vissuta da Casamicciola.
Casamicciola Terme è classificata come zona sismica di seconda categoria. Una prima eruzione è avvenuta nel 1883 da un violento terremoto con danni notevoli in cui si registrarono più di 2000 vittime, l’ultimo terremoto è avvenuto nel 2017 ma i danni sono stati minori.
Casamicciola Terme, oltre alle sue numerosi sorgenti termali, offre anche la possibilità di fare trekking esplorando magnifici luoghi incontaminati.
Il sentiero dell’Allume è un percorso molto ricco dal punto di vista geologico e naturale e prende il nome dall’estrazione dell’allume di rocca, un sale che nel passato veniva utilizzato per tingere la lana o per fissare il colore delle miniature.
La strada che si arrampica sulla collina, oggi è completamente coltivata a vite prende il nome di Via Crateca, chiamata anche Via dei Carri perché anticamente metteva in collegamento i luoghi d’estrazione dell’allume con le zone di lavorazione. Continuando lungo il sentiero è possibile raggiungere Monte Cito in cui si trova un interessantissimo campo fumarolico, zona caratterizzata da emissioni di vapori e gas a forte componente sulfurea.