30minuti
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Illimitato
Piazza
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Il salotto buono della città, nel 500 una fertile campagna con ville e casini di villeggiatura per le famiglie nobili napoletane e nel 900 sede di grossi alberghi, Piazza Amedeo oggi è il cuore del rione Principe Amedeo nel quartiere Chiaia. Prende il nome da Amedeo Ferdinando Maria di Savoia, duca di Aosta e re di Spagna, figlio del primo re d’Italia Vittorio Emanuele II.
Tante opere di sistemazione, il Risanamento di Napoli nell’800 dopo il colera e l’intervento dei Savoia l’hanno resa quella che è oggi: i suoi splendidi palazzi e le ville realizzate per volere delle famiglie aristocratiche hanno contribuito alla nascita del liberty napoletano.
La piazza da inizio a quattro differenti vie: Via del Parco Margherita, dedicata alla Regina Margherita, ricca di costruzioni in stile liberty dove abitò il celebre musicista Francesco Cilea, Via Martucci, anticamente detta Via di Santa Maria in Portico, Via Crispi, una strada aristocratica dedicata allo statista Francesco Crispi, Presidente del Consiglio nel 1887 e Via Colonna.
La piazza è collegata anche a Via dei Mille, celebre via per lo shopping di lusso, al Vomero tramite la Funicolare di Chiaia e ad altre zone della città grazie alla stazione della metropolitana omonima.
In Via Francesco Crispi, all’angolo con Piazza Amedeo, si trova uno dei palazzi di interesse storico ed artistico di Napoli, il Palazzo Balsorano. Oggi condominio di lusso, è uno degli edifici più antichi della zona: era la villa del marchese Giambattista Manso, mecenate punto di riferimento per poeti e letterati. Qui soggiornò il celebre poeta Torquato Tasso, autore della Gerusalemme liberata ma anche Giambattista Marina e John Milton.
È caratterizzato da un alto basamento bugnato che raggiunge un primo terrazzamento dal quale si innalza un corpo centrale di due piani. A sua volta questo si inserisce nella facciata retrostante con altri due piani e balconi e infine nella cornice terminale superiore ci sono una serie di finestre coronate dalla trabeazione.
Costruito del 900 dall’architetto Giulio Ulisse Arata per volere di Alfredo Cottrau e Francesco Ricciardi, è il primo dei due palazzi Cottrau-Ricciardi a Napoli.
Venne realizzato con il terreno ricavato dalla demolizione del giardino della Villa dei Colonna-Pignatelli e si ispira all’estro classicheggiante del secolo precedente. Si eleva per ben sette piani tra Via Crispi, Piazza Amedeo e Via Martucci, poggiando su un basamento bugnato con archi, pilastri, mensole e balconi nella parte centrale mentre nella parte superiore l’ultimo piano si conclude con un’ampia balconata con finestre e archi a tutto sesto.
In Via Vittoria Colonna, anch’esso all’angolo con Piazza Amedeo, si trova il Palazzo della Fondiaria, così chiamato perché costruito dall’omonima compagnia assicurativa. Qui visse il meridionalista Giustino Fortunato tra il 1910 e il 1932 e si dice sia il luogo di nascita del grande drammaturgo Eduardo de Filippo.
Nei pressi della piazza, in Via del Parco Margherita, c’è un’importante testimonianza del liberty napoletano, Villa Maria, ex Palazzo del Grand Eden Hotel. È stato costruito tra il 1899 e il 1901 per volere di Giulio Haurat con lo scopo di ospitare i tanti ricchi stranieri che venivano in città.
L’edificio ha un ampio spazio verde antistante l’ingresso e due rampe di scale monumentali che danno accesso al palazzo: abbracciano un padiglione circolare con grandi finestre e sul lato destro delle scale c’è una terrazza che si affaccia su un grande salone con alte finestre vetrate.