15h
Italiano
Illimitato
Corso in presenza
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Sei un appassionato di moda e arte? Non mancare all’appuntamento con questo affascinante workshop dedicato alla tecnica di decorazione shibori, sullo splendido scenario archeologico e naturalistico del Lago D’Averno.
Due appassionanti giornate organizzate da una fashion designer esperta, alle prese con legatura, cucitura, piegatura e altri interessanti metodi per apprendere quest’antica forma d’arte giapponese.
Questa tecnica viene utilizzata nella tintura a riserva grazie alla quale il colore penetra nel tessuto e con affinate tecniche è possibile ricreare disegni particolarmente complessi e raffinati.
I motivi ornamentali si combinano in una varietà unica e originale. La conoscenza e l’applicazione delle tecniche sarà finalizzata alla realizzazione di una fantastica shopper bag personalizzata, che potrai portare a casa con te a laboratorio concluso.
Il corso è adatto a chiunque voglia divertirsi e sperimentare, quindi anche a famiglie, studenti e appassionati del settore, o anche professionisti, designer, artigiani, pittori, architetti e tutti gli artisti che vogliono apprendere una tecnica innovativa e originale.
Tutti i materiali necessari alla lavorazione saranno a tua disposizione, con te dovrai portare solo un grembiule; inoltre sarà possibile acquistare un grembiule personalizzato con il proprio nome, realizzato a mano dalla fashion designer.
Sostituisci la classica scatola di cioccolatini e regala un’esperienza inaspettata a chi vuoi bene. Il 14 febbraio il workshop shibori si aprirà con un’edizione speciale ad un prezzo super conveniente: in regalo un’eco box San Valentino a forma di cuore contenente il kit previsto dal corso, il foulard che si andrà a realizzare e, per l’occasione, sarà già incluso anche il grembiule personalizzato con il proprio nome.
1 giorno:
2 giorno:
La tecnica shibori si diffuse particolarmente durante il periodo Edo della storia giapponese. La prima apparizione dei tessuti tinti shibori risale al VIII secolo, in quanto questi ultimi erano stati donati insieme ad altri oggetti dall’imperatore Shomu al Todai-ji alla città di Nara. I tessuti principali utilizzati da Shibori erano seta, canapa e poi cotone, mentre la tintura principale era l’indaco; altre volte, invece, rosso corallo e viola, infatti venivano usate anche radici di robbia e viola.
La tecnica tradizionale prevedeva che un panno bianco piegato venisse prima compresso o attorcigliato e poi legato prima di essere immerso in coloranti naturali. Tuttavia, nel corso dei secoli, gli artigiani Shibori hanno adottato nuovi metodi per ampliare il processo di lavorazione.
La stilista che ti seguirà in questo corso è impegnata nella costante ricerca di similitudini tra la cultura sartoriale partenopea e quella giapponese, entrambe fondamentali per sostenere una produzione sostenibile e lo scambio culturale tra uomo, natura e territorio.