30minuti
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Illimitato
Piazza
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Gli abitanti di Pozzuoli identificano lo spazio delimitato dalle strade Via girone, Via Diano, Traversa iaccarino e Corso Terracciano ancora come Largo Palazzine, quella che dal 2014 è Piazza del Ricordo.
In Largo Palazzine sono presenti diversi locali e un grande parcheggio, per questo spesso, la sera, vi si ritrovano i giovani. Poco distante dalla piazza, anche se nascosta tra i palazzi c’è una delle più belle viste sul Golfo di Pozzuoli.
La piazza è un buon punto di riferimento sia per iniziare una passeggiata all’insegna della Storia che per regalarsi una romantica serata in relax se si ama camminare.
Da questo punto, infatti, distano di poco l’Anfiteatro Flavio Neroniano e il tempio di Nettuno.
Percorrendo la vicina via Milite Ignoto però si può anche raggiungere una scala che collega Pozzuoli Alta con la Zona Porto e conduce al magnifico tempio di Serapide e nel cuore della movida Puteolana.
Pozzuoli non dimentica, infatti lo spazio conosciuto come Largo Palazzine, da quando Il monumento alle vittime della tragedia di Monteforte Irpino è stato posto all’altezza di Corso Terracciano 53 è ufficialmente la Piazza del Ricordo.
Al centro della Piazza troviamo anche un monumento dedicato al tenente pilota Antonio Pesce, caduto durante la Seconda Guerra Mondiale, che combattè sostenendo la Repubblica sociale. Per questo la stele ha sollevato non poche polemiche, ma ha prevalso il voler riconoscere l’atto eroico di un giovane 25 enne che si immolò per difendere il suo campo-base e i civili.
La sua storia dimostra quanto definire i gesti o le scelte di un uomo sia difficile, Antonio Pesce può essere considerato un eroe nonostante la sua ideologia politica, probabilmente è questo il senso più profondo e importante di questa stele.
Un simbolo archetipico della scala a forma di spirale rappresenta i punti di collegamento tra terra e cielo, passaggio tra immanente e trascendente. Questo è il monumento in acciaio donato dall’artista Lello Lopez posto per ricordare un triste momento per la comunità puteolana.
Insieme al monumento sul Belvedere di San Gennaro ricorda vicende più vicine a noi ma non meno importanti per capire il carattere di questo territorio che celebra e non dimentica mai i suoi figli.
La Tragedia è avvenuta il 28 luglio 2013, su un viadotto di Monteforte irpino ma i pellegrini a bordo del bus che era di ritorno da Pietrelcina provenivano tutti da Pozzuoli. I giornali riportarono che l’autista del bus, giunto poco prima del viadotto, in un tratto leggermente in discesa, perse il controllo a causa di un guasto al sistema frenante. L’autista ha cercato in tutti i modi di fermare il pullman azionando il freno a mano ma ha perso il controllo del mezzo ed è precipitato nel vuoto.
La grande tragedia ha colpito la città, togliendo a molti i propri cari, 40 furono infatti le vittime dell’incidente. Segnati per sempre i sopravvissuti all’incidente che hanno riportato gravi danni: sono stati persi mariti e figli. Ragazzi molto giovani, anche di soli 16 anni.
Dopo un lungo percorso legale tutti i parenti delle vittime che hanno chiesto giustizia hanno ottenuto un risarcimento ma nulla potrà colmare quel vuoto lasciato da chi avevano di più caro.