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Laboratorio didattico sulle specie botaniche della macchia mediterranea al Parco Archeologico di Cuma (1 dicembre 2023)

SP 164, 1, 80078, Pozzuoli
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Prenota da €10.00
Durata

2h

Le lingue

English, Italiano

Partecipanti

Illimitato

Tipo

Esperienze

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Adatto ai bambini

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Adatto alle coppie

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Animali ammessi

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Parcheggio disponibile

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Senza barriere

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Supporti in lingua

Cose importanti da sapere

Servizi inclusi

  • Esclusiva garanzia Movery soddisfatti o rimborsati
  • Servizio di assistenza turistica inclusa
  • Consegna biglietti istantanea
  • Si accettano biglietti su smartphone

Biglietti e scontistica

  • Il ticket per i bambini ha un costo di 12€ per l'evento del 1 dicembre
  • Il ticket per gli adulti è gratuito per l'evento del 1 dicembre
  • Il costo per il tour guidato da 2 a 20 persone è di 200€

Limitazioni

  • All'interno del sito non esiste un servizio guide
  • Il giorno di chiusura degli scavi è il martedì

Informazioni sul tour

  • Il tour è disponibile tutti i giorni su richiesta
  • L'orario di apertura degli scavi è dalle ore 9.00
  • Il prossimo evento di terrà il 1 dicembre 2023
  • Il tour ha una durata di 2 ore
  • Il tour inzia alle ore 10:30 del mattino e alle 16:30 del pomeriggio

Facilitazioni

  • Prima domenica del mese l'ingresso è gratuito
  • La guida è disponibile in italiano e inglese
  • Il parcheggio è disponibile a pagamento e custodito nei pressi della struttura

Informazioni su questa attività

Gli Scavi archeologici di Cuma

Cuma è parte integrante della storia della Magna Grecia: questa città ha contribuito più delle altre colonie a diffondere la cultura greca in Italia. Gli scavi archeologici di Cuma sono conosciuti soprattutto per l’affascinante leggenda che parla di una donna ingannata da un dio: la Sibilla Cumana.

La Sibilla era uno degli oracoli più conosciuti e consultati nel mondo antico, le cui predizioni sono descritte in numerose opere di autori greci e latini.

L’Antro della Sibilla, una galleria di circa 131 metri, fa parte dei reperti degli scavi archeologici di Cuma. Soprattutto grazie agli scavi dell’archeologo Amedeo Maiuri, sono stati riportati alla luce anche il Tempio di Apollo, il Tempio di Giove, la Crypta e la Necropoli. L’esplorazione della parte bassa è iniziata in un secondo momento.

Gli scavi presero il via nel 1911, restituendo i resti dell’antica città abbandonata definitivamente nel 1207, anno in cui venne distrutta dalle armate napoletane. I monumenti funebri della necropoli di Cuma si estendono su di un’area di circa 3 km, caratterizzata anche da tombe risalenti all’epoca greca, sannita e romana.

Il Tempio di Giove venne costruito in età augustea, alla fine del I secolo, probabilmente eretto sui resti di un precedente tempio di età greca dedicato a Demetra, divinità particolarmente venerata dai cumani. Del precedente tempio non si conosce la reale struttura: ciò che è pervenuto ai nostri giorni è l’imponente base in tufo e la consapevolezza che si trattasse della struttura sacra più importante della città, sulle cui fondamenta è stato poi innalzato il tempio romano. Quest’ultimo, tra la fine del V e l’inizio del VI, secolo venne trasformato in una basilica cristiana dedicata a San Massimo Martire, diventando presto cattedrale della diocesi di Cuma.

Probabilmente anche il Tempio di Apollo è stato edificato sui resti di un antico tempio greco dedicato a Era. Il Tempio è stato consacrato ad Apollo in quanto, secondo le parole del poeta Virgilio, Dedalo, scultore della mitologia greca, aveva consacrato al dio le ali che gli avevano permesso di fuggire dall’epico labirinto di Cnosso, dove era stato imprigionato insieme al figlio Icaro. Come il Tempio di Giove, anche questo edificio venne trasformato in una basilica cristiana: a provarlo sono i resti di una fonte battesimale e di alcune tombe nascoste nel pavimento.

Un ritrovamento casuale presso il parco archeologico di Cuma avvenne nel 1992, quando, durante la costruzione di un gasdotto nei pressi della spiaggia, fu scoperto un tempio dedicato alla dea Iside. Nel 1994, grazie all’attivazione del progetto Kyme, venne completato lo scavo di una tomba a tholos e venne esplorata una parte della cinta muraria; inoltre, proseguirono le indagini nella zona del foro, dove ci fu la grandiosa scoperta di un edificio a pianta basilicale chiamata Aula Sillana, del podio di un tempio e, oltretutto, costeggiando il litorale furono ritrovate anche tre ville marittime.

La maggior parte dei reperti recuperati è conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ed il Museo Archeologico dei Campi Flegrei.

Prossimo evento

Il prossimo evento si terrà il 1 dicembre 2023 presso il Parco Archeologico di Cuma. I bambini parteciperanno ad un laboratorio all’aperto e andranno alla scoperta delle specie naturalistiche proprie della Macchia mediterranea, attraverso i miti, fiabe e leggende ad esse connessi. Durante l’attività, avranno modo di riscoprire la natura ma anche le tradizioni antiche e alla fine saranno guidati nella realizzazione di un erbario di alcune specie incontrate.

Il mito della fondazione di cuma

Secondo Strabone, Cuma è la prima colonia greca di popolamento in Occidente. Immaginate i coloni greci partire dalla lontana Calcide. Alla guida delle imbarcazioni Megastene e Ippocle, protetti dal dio Apollo, che poi fondarono questa città intorno al 730 a.C., su un promontorio, guidati da una colomba di giorno e dal suono di bronzei cimbali di notte.

La Cuma Greca

Dopo aver occupato provvisoriamente l’isola d’Ischia, i greci si stanziarono a Cuma: collocarono l’acropoli su due terrazze e su un più basso sperone meridionale del Monte di Cuma, fondando la nuova città su un promontorio caratterizzato da pareti ripide e scoscese, ottimale per prevenire le incursioni dei nemici. Successivamente, da questa prima colonia partirono coloro che edificarono Palepoli, cioè l’antica Parthenope.

Nel giro di pochi anni la colonia di Cuma si sviluppò rapidamente, aiutata dai favorevoli scambi commerciali con i popoli del Lazio e della Campania, infatti si espanse fino alla costa, tanto da avere un importante controllo su tutto il Golfo di Napoli, tale da permetterle di create delle sub-colonie a Baia, Pozzuoli, Napoli, Miseno e Capri. Tuttavia, dopo tale florido periodo la città cadde in una profonda crisi politica interna, che culminò con la conquista da parte dei Sanniti nel 421 a.C.

Nel 338 a.C. fu poi occupata dai Romani, i quali le riconobbero lo stato di municipium per il sussidio dato dalla città durante le guerre puniche: anche il dominio romano non portò molti benefici a Cuma, che continuò il suo lento declino, tanto che tra il IV ed il V secolo d.C. si ridusse ad essere popolata da un esiguo numero di abitanti.

Gli scavi archeologici di Cuma vi riporteranno in un mondo carico di un’atmosfera antica e surreale, dove vita e morte si incontrano spesso: è impossibile non accorgersene non appena oltrepasserete la galleria di accesso al parco.

Da: €10.00

  • Bambini
    €12.00
    0

  • Da 2 a 20 pax
    €200.00
    0
Totale
€0.00

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Puoi pagare utilizzando la carta di credito, bonifico bancario o presso i nostri uffici (previo appuntamento) in Via Solfatara 31, Pozzuoli (Napoli). Il nostro sistema di pagamento cripta i tuoi dati per proteggerti da frodi e transazioni non autorizzate. Per processare le transazioni della tua carta di credito, Movery utilizza sistemi di pagamento sicuri e riconosciuti a livello internazionale. Per garantire la tua sicurezza, non inviare pagamenti diretti ad alcun fornitore di attività al di fuori del nostro sito. Il pagamento sarà processato al momento della prenotazione. Tuttavia, alcune attività richiedono una conferma da parte del fornitore dell'attività. Se la tua prenotazione non è stata confermata prima del tuo viaggio o prima dell’orario di inizio dell’attività, puoi contattarci per richiedere un rimborso attraverso lo stesso metodo di pagamento da te utilizzato durante la prenotazione.

Posizione dell'attività

SP 164, 1, 80078, Pozzuoli

Come arrivare

Come raggiungere il parco Archeologico di Cuma con l'auto

Da Piazza Garibaldi prendi l’autostrada A56 da Corso Novara e Corso Malta, poi segui A56 in direzione di Via Toiano a Pozzuoli. Prendi l'uscita 13 verso Cuma. Segui Via Montenuovo Licola Patria, Via Arco Felice Vecchio e Strada Provinciale Cuma Licola fino alla tua destinazione.

Come raggiungere il parco Archeologico di Cuma con i mezzi pubblici

Da Piazza Garibaldi prendi la linea 2 della metropolitana e scendi alla fermata Montesanto, qui fai il cambio con la linea Circumflegrea. Con la Circumflegrea scendi alla fermata Fusaro. Raggiungi la fermata del bus EAV Miseno-Fusaro-Miseno e scendi alla fermata Capolinea Cuma Scavi. In alternativa, dalla fermata Piazzetta Circumvesuviana, presso Piazza Garibaldi a Napoli, prendi il bus EAV Napoli-Monte di Procida e scendi alla fermata via Cuma. Da lì, prosegui a piedi seguendo le indicazioni per il Sito Archeologico.  

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