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Luogo simbolo della tormentata storia di Amalfi sono le mura del Granducato di Amalfi con la Torre dello Ziro, una delle tante presenti lungo la Costiera Amalfitana innalzata per prevenire incursioni dal mare.
Si trova nel tratto di strada che collega Amalfi ed Atrani, precisamente a Pontone, frazione del Comune di Scala in provincia di Salerno, raffigurata infatti nello stemma della frazione. Non se ne conoscono precisamente le origini, ma le prime notizie risalgono al 1151, quando era ancora conosciuta come Turris de Sancto Felice cioè Torre di San Felice. Nel 1292 il nome cambiò in Turrisi Cziri, poi italianizzato in Torre dello Ziro.
La torre, di forma cilindrica ed elevata su tre piani, era un tempo circondata da mura merlate di cui sussiste ancora qualche traccia: dalla sommità possiamo ammirare lo splendido panorama che abbraccia Atrani, Amalfi e Ravello.
La Torre è tristemente ricordata per essere stata sede della prigionia di Giovanna d'Aragona e i suoi figli in seguito al matrimonio clandestino con il maggiordomo Antonio Beccadelli. Si dice che nella Torre i figli di Giovanna furono trucidati dai fratelli della nobile o che addirittura furono murati lì dentro poiché la torre non ha porte. La Torre si trova all'interno dell'area naturale protetta Valle delle Ferriere, meta di meravigliose escursioni.
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