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Un'emozionante viaggio nel tempo alla scoperta di un mondo a lungo nascosto non lontano da Pompei.
Durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C, una colonna di materiale vulcanico si elevò fino a raggiungere i 14 km di altezza rilasciando una pioggia di lapilli e pomici che si depositò su Pompei e i vicini centri abitati: tra questi, Ercolano fu prima investita da una serie di nubi ardenti a una temperatura di circa 400°, poi da colate di fango che seppellirono la città sotto una coltre di circa 20 metri di materiale vulcanico.
Il primo ritrovamento di Ercolano, del tutto casuale, ha dato il via ad una serie di lavori ripetutisi nel corso degli anni, fino a riportare alla luce buona parte della città sommersa da ceneri, lapilli e fango: nel 1997 anche Ercolano diventa patrimonio dell'UNESCO come Pompei e Oplonti.
La nostra guida ti condurrà alla scoperta di questa meravigliosa città.
Una delle tappe più significative, e probabilmente la più toccante, è l'incontro con i trecento fuggiaschi, i cui corpi sono stati rinvenuti nei pressi della spiaggia nella speranza di trovare dei soccorsi via mare. Tra questi c'era anche una donna incinta di 8 mesi e una signora piena di bracciali, anelli e collane, poi soprannominata "la Signora dei gioielli".
La scoperta più importante nell’area dell’Antica Spiaggia è stata fatta il 3 agosto del 1982: nei pressi delle Terme Suburbane iniziò ad emergere dal fango vulcanico la chiglia di una barca rovesciata, lunga oltre 9 metri e somigliante al moderno gozzo. Il ritrovamento a poca distanza dello scheletro di un ufficiale, portò alla conclusione che si potesse trattare di una lancia militare della flotta guidata da Plinio il Vecchio e salpata da Miseno per prestare soccorso.
Lungo il percorso ti imbatterai in diverse domus, tra cui la cosiddetta Casa del Tramezzo di Legno, così chiamata per il ritrovamento al suo interno di una sorta di porta pieghevole in legno carbonizzato, atta a dividere lo splendido atrio dal tablino, lo studio del proprietario.
Come alla vicina Pompei, anche ad Ercolano sono stati scoperti alcuni edifici termali. I complessi sono tre: le prime, conosciute come Terme Centrali, dotate sia di una sezione maschile che femminile, i cui ambienti e le decorazioni sono ancora ben conservati; le Terme Suburbane, in particolare, sono testimonianza di un sistema di riscaldamento dell’acqua con caldaia in bronzo davvero innovativo, individuato anche nel terzo edificio termale.
Sulla strada si incontrano gli attuali fast food, in antichità conosciuti come Termopili, ma anche botteghe di artigiani, venditori e il panettiere. La palestra di Ercolano, invece, è anticipata da quello che un tempo era un imponente ingresso monumentale: una parte della struttura ritrovata ricorda il modello di ginnasio greco, lasciando all'immaginazione un enorme complesso dedicato anche all'esercizio di associazioni sportive e religiose.
Avventurati in questa magica esperienza e prova a rivivere gli attimi prima della catastrofe.
Biglietti e scontistica
Informazioni sulla visita
Facilitazioni
Limitazioni
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