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Adatto ai bambini
Senza barriere
Animali ammessi
L'Acquario della Stazione Zoologica Anton Dohrn vanta di una moltitudine di specie provenienti dal Golfo di Napoli e di un'importantissima storia che ne fa un vero e proprio tesoro che resiste al passare del tempo.
Chi visita Napoli, la sua storia, le sue vie, non può tralasciare questa piccola meraviglia.
Nelle sue ben ventitré vasche, distribuite in una grande sala dalla conformazione a ferro di cavallo, vivono tantissimi animali: gamberetti, pesci, murene e molte altre specie di fauna ittica delle acque napoletane. Particolare importanza è dedicata alle tartarughe marine in una sezione chiamata "Turtle Point". Qui trovano rifugio tartarughe che sono state trovate impigliate nelle reti dei pescatori o ferite per poter essere curate e rimesse quindi in libertà.
L'Acquario Dohrn è un'immancabile tappa per turisti e quanti visitano la Villa Comunale di Napoli e vogliono portare i bambini in un luogo insolito e istruttivo.
Il prezzo del biglietto d'ingresso è davvero molto basso e accessibile a tutti e la struttura si trova in un punto ben fornito da pullman e metro. Insomma non c'è scusa che tenga per non visitare questa meta adatta a grandi e piccini di passaggio nella Villa Comunale, in Via Caracciolo, o anche nel vicinissimo Centro Storico.
Nella Stazione Zoologica non vi sono nè bar nè distributori automatici ma a pochi passi, nella Villa Comunale, vi sono chalet e punti ristoro.
Voluto nel 1872 dallo zoologo e naturalista Anton Dohrn, di cui celebra ancora oggi il nome, la Stazione Zoologica fu una delle più importanti istituzioni scientifiche dell'epoca, contemporanea all'Orto Botanico e all'Osservatorio astronomico di Capodimonte, in un contesto storico-scientifico che stava prendendo piede nell'800.
A differenza delle altre, fu la prima ad esser nata puramente per scopi scientifici e assunse ben presto un'importanza mondiale per lo studio della biologia marina.
Sull'esempio dell'acquario di Berlino, Dohrn volle costruire, a sue spese, un acquario a pagamento che avrebbe ospitato anche un laboratorio scientifico. Lo zoologo trovò metodi per autofinanziarsi davvero efficaci, ad esempio l'affitto dello spazio di ricerca: per una somma annuale, i ricercatori potevano condurre in maniera del tutto libera i proprio studi. Idea funzionale per lo stesso Dohrn e per gli scienziati che avevano accesso al suo centro: ben diciannove furono i premi Nobel che operarono attivamente nella Stazione zoologica.
Il complesso ospita anche un erbario, una biblioteca, un archivio storico e un'interessante collezione zoologica.
Dopo la sua morte la direzione della Stazione passò prima al figlio Rinaldo e poi al nipote Pietro.
Ancora oggi, presso la Stazione zoologica Anton Dohrn si svolgono ricerche di carattere interdisciplinare effettuando il campionamento attraverso la nave di ricerca "Vettoria", data in dotazione alla struttura.
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