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In Via Porta Carrese nei Quartieri Spagnoli, sull'onda esplosiva della street art è nato il Vico Totò, dedicato al principe della risata Antonio de Curtis e ad altri grandi del cinema italiano come Nino Taranto e Peppino de Filippo.
Talentuosi writers si sono riuniti nel settembre 2019 invadendo i quartieri, ognuno con il proprio stile, colorando ogni angolo del vicolo. Totò è stato rappresentato in modi diversi e originali lungo tutta la via, diventata un vero e proprio museo a cielo aperto.
Lino Ozon ha realizzato la prima opera che ha inaugurato il progetto, Totò donna in ricordo del film Truffa '62, quando Totò si veste da donna per imbrogliare il padrone di casa. È una delle scene più amate del principe della risata, in coppia con il comico Nino Taranto.
All'inizio del vicolo troviamo l'opera di Mr. Pencil, A' Matt, che ha rappresentato Totò come la carta più importante del mazzo, il Re: il corpo è del Re di denari e il volto è del principe della risata intento a fumare con l'immancabile bombetta che lo caratterizza.
Luca Carnevale ha rappresentato Totò con il corpo di Superman, opera che fa parte di un progetto più ampio dal titolo Humanhero - Napulitan Soul, nato dall'amore per Napoli, la sua cultura e i suoi eroi, i protagonisti del teatro, della commedia, del cinema, della letteratura, della canzone. Attraverso l'iconografia Pop l'artista si prende gioco della figura del supereroe mostrando la sua dimensione umana.
Sulla saracinesca di una bottega chiusa è stata creata una finta topografia, quella Lo Turco, dal celebre film La banda degli onesti, con le scene più divertenti dei tre falsari e le lire false stese ad asciugare.
Si trovano tante altre opere come Totò clown di Sdu Stencil Art, Totò astronauta per omaggiare i 50 anni dallo sbarco sulla luna e la lettera minatoria di Totò. Si mescolano i richiami del film degli anni 50 e le opere dedicate anche a Nino Taranto e Peppino de Filippo insieme a realizzazioni completamente nuove.
È cominciato tutto da un'idea di Massimiliano Mantice quando Lino Ozon ha regalato la sua prima opera: l'associazione culturale Onlus VivaNapoli oggi si impegna in questo progetto con l'appoggio di Quartieri Spagnoli Official.
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