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La Floridiana è un complesso storico artistico situato a Napoli, nel quartiere Vomero. Conosciuta principalmente per l'omonimo parco, nacque in realtà come villa residenziale durante il regno borbonico. La stessa struttura venne poi acquistata dallo Stato ed ospita, ad oggi, il Museo nazionale della ceramica Duca di Martina.
Il parco si estende in un punto favorevole della collina del Vomero, da cui è possibile, in un sol colpo d'occhio, ammirare tutto il Golfo di Napoli.
Viali e sentieri costeggiano ora giardini con camelie e palme, ora boschetti di lecci. Platani, pini e aiuole di pittosporo, arricchiscono di colori e ombre una bella passeggiata domenicale o sono un luogo perfetto per evadere dalle caotiche e affollate vie vomeresi. C'è chi porta i propri bambini a giocare, chi legge o si gode il bel sole steso sui prati, chi chiacchiera o ascolta musica e passeggia serenamente o riposa sulle panchine. I più romantici si ritrovano al belvedere per spingersi con lo sguardo fino al mare, i curiosi, invece, sbirciano nella fontana delle tartarughe, così chiamata per la presenza di questi esemplari e dove si può scorgere anche qualche pesciolino rosso.
Il parco è uno degli spazi più belli del quartiere, piacevole tappa prima di proseguire nella passeggiata tra i negozi o tornare alla solita routine.
Il parco della Floridiana di Napoli fu concepito secondo una combinazione di stile tra il giardino all'italiana e quello inglese. Geometria e ordine, infatti, si alternano ad ampie prospettive in un ambiente pittoresco e romantico al quale difficilmente si riesce a resistere.
Un tempio ionico sorge inaspettatamente a poca distanza dal belvedere e costituisce un punto panoramico all'estremità del giardino a terrazza.
In un altro spazio del parco, invece, è collocato lo storico Teatro della Verzura. Delimitato da siepi di mirto e gradinate in piperno, è un esempio dell'influenza del giardino all'inglese. Sul palco a forma ellittica si esibivano gli attori, mentre valloni e grotte ospitavano degli animali esotici, molto amati dalla coppia reale. Oggi, questi spazi, sono adibiti per convegni e attività culturali.
L'imponente villa, con il suo candore e la scalinata verso il belvedere, domina su tutto il parco. Il carattere sobrio di stile neoclassico dell'edificio, è arricchito da influenze ioniche. Nacque come vera e proprio residenza reale ma nel 1927 fu convertito in Museo nazionale della ceramica Duca di Martina. Oggi il museo della arti decorative ospita una ricca collezione di oggetti della seconda metà dell'800 del Duca di Martina, accanto ad alcune sale residenziali conservate ancora intatte.
Il complesso della Floridiana, deve il suo nome a Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia e moglie di Ferdinando IV di Borbone. Precedentemente tenuta del principe Giuseppe di Torella, fu acquistata e regalata dal re borbonico alla moglie nel 1815.
I viali e i sentieri furono sistemati e curati dal direttore dell'Orto botanico, Dehnhardt, con 150 specie di piante che caratterizzano il bel parco vomerese.
Nel 1919, la Villa Floridiana fu acquistata dallo Stato che la rese museo di esposizione per la collezione di ceramiche ricevute in dono da Maria Spinelli di Scalea, figlia del Duca di Martina, di cui ancora oggi porta il nome.
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