A partir de: 0 une personne
1h
Deutsch, English, Espanol, Francais, Italiano, Japanese, Vietnamese
Illimité
Borgo
Convient aux enfants
Convient aux couples
Animaux admis
Parking disponible
Sans barrière
Soutien linguistique
Il comune di Ischia si divide in due località: Ischia Ponte e Ischia Porto. Qui, come dice il suo nome, c’è il caratteristico porto dalla forma circolare dove arrivano aliscafi, traghetti, barche private e pescherecci. È la località più animata dell’isola con ristoranti, bar e negozi. Secondo la leggenda, il re Ferdinando II di Borbone nel 1854, dopo essere caduto in acqua salendo sulla sua nave, decise di creare il porto, un luogo più sicuro per far attraccare le navi. Dopo solo un anno fu già inaugurato e rivoluzionò l’intera economia dell’isola. Era anticamente un lago, detto lago del Borgo, del Bagno o Pantaniello, originatosi da un antico cratere, sprofondato a causa di un terremoto e riempitosi d’acqua. Contiene al suo interno un isolotto, il Tondo, detto di Marco Aurelio poiché venne citato da lui in persona.
È una delle isole più piccole del mondo, con solo qualche metro di diametro e Marco Aurelio era molto incuriosito da questo pezzo di terra. Parlando con il suo precettore Marco Cornelio Frontone si chiedeva per quale ragione ci fosse un’isola dentro un’isola, lui gli rispose in modo davvero originale dicendogli: così come l’isola grande protegge l’isola piccola, l’imperatore padre protegge il principe dalle preoccupazioni del governo.
È il luogo perfetto per soggiornare se sei in cerca di relax e divertimento. A partire dal porto, camminando lungo Via Quercia si arriva a Piazza Antica Reggia dove potrai ammirare l’antico Palais royal e gustarti un buon gelato. Subito sulla sinistra la Riva Droite, parte destra del porto, è il luogo ideale per godersi un aperitivo in riva al mare. Continuando a passeggiare percorrerai Via Roma e poi il Corso Vittoria Colonna. strada di sera pedonale, ricca di botteghe e negozi aperti fino a tardi per fare shopping e acquistare tanti caratteristici souvenir.
In questa zona si trovano anche due importanti chiese, la Chiesa Santa Maria di Porto Salvo e la Chiesa di San Pietro.
In prossimità del porto, è il primo monumento che un turista può ammirare appena sbarcato ad Ischia, come se accogliesse il viaggiatore dopo la traversata. Faceva parte del disegno di valorizzazione del territorio finanziato dalla casa reale borbonica: è stata inserita in un particolare scenario paesaggistico-ambientale, affacciandosi sul porto e protetta alle spalle dalla collina sempre verde del Montagnone. A differenza delle altre chiese ischitane, non ha un sagrato che divide esterno e interno ma un imponente colonnato in stile greco. È a due piani, con tre navate e una pianta a croce latina: in ogni navata c’è un altare con una tela, in quello di sinistra la Visione di San Giuda Taddeo, protettore delle cause senza speranza, a destra invece un’immagine di San Francesco di Paola per il quale i Borbone avevano una profonda devozione e infine nella parte centrale, sull’abside maggiore c’è l’opera dedicata alla Madonna di Porto Salvo. Dal 1932 la chiesa è sede parrocchiale, una delle sette del comune di Ischia.
Qui potrai visitare anche la Chiesa di San Pietro, detta precedentemente di Santa Maria delle Grazie, per una consuetudine dell’epoca secondo la quale tutte le chiese utilizzate come luogo di sepoltura avrebbero dovuto chiamarsi così. Oggi è la Chiesa di San Pietro, per la processione che avveniva il 28 giugno di ogni anno dove gli abitanti trasportavano la statua dell’apostolo. Si racconta che qui avvenne un episodio molto cruento: un certo Pasquale Battistessa, uno dei nobili del Royaume de Naples che aveva aderito alla breve stagione della Repubblica Napoletana, venne giustiziato per impiccagione dai Borbone nei moti del 1799, sulla Spiaggia dei Pescatori ma era soltanto svenuto e “tornò alla vita” proprio nel cimitero della chiesa. Venne allora ucciso per la seconda volta con numerose coltellate, ai piedi dell’altare maggiore, profanando questo luogo sacro. Le strade e la piazza intorno alla chiesa oggi sono dedicate a lui.
Da un punto di vista architettonico è completamente diversa rispetto agli altri edifici religiosi nel comune di Ischia: la facciata ha uno stile barocco e una forma convessa che segue la curva ellittica della pianta interna. Ha una zona absidale e quattro cappelle laterali decorate dall’artigiano Francesco Starace. Dall’esterno è possibile ammirare la cupola ellittica ricoperta di maioliche gialle e verdi, realizzate dalla bottega napoletana dei fratelli Chiaiese. I visitatori all’entrata sono accolti da una coppia di acquasantiere a forma di conchiglia e vicino all’altare c’è una scultura lignea dedicata a San Pietro. Nella prima cappella a destra c’è invece un dipinto di San Camillo de Lellis che secondo la leggenda riuscì a guarire una piaga. La tela dell’altare maggiore invece rappresenta la Madonna delle Grazie e fu dipinta da Carlo Borrelli Ponticelli, celebre pittore ischitano.
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