A partir de: 0 une personne
1h
Anglais, italien
Illimité
Plage gratuite
Convient aux enfants
Convient aux couples
Animaux admis
Parking disponible
Sans barrière
Soutien linguistique
Accès gratuit
Vous pouvez réserver une visite avec un guide privé en appelant le service d'assistance téléphonique de Movery au 351.5585067.
Sul litorale sono presenti anche lidi privati ed attrezati
Le persone disabili in carrozzina non possono accedere, poichè il percorso è roccioso
Nell’incantevole scenario di Capo di Sorrento, tra le scogliere di un selvaggio mare blu contornato dalla ricca vegetazione mediterranea, si nasconde un piccolo angolo di paradiso, conosciuto con il nome di Bains de la reine Jeanne. Nella bella conca naturale vi sono ancora oggi i ruderi di una grandiosa villa romana che fu abitata nel tempo da illustri personaggi, nonché dalla passionale Regina Giovanna. Lasciati incantare dalle sue storie e leggende e visita uno dei luoghi più affascinanti di Sorrente dove poter fare un tuffo tra le splendide acque del mare, completamente immersi in un meraviglioso paesaggio che vi lascerà senza fiato.
La bellezza di questo sito non è data soltanto dalla storia e dalle leggende che permeano il luogo, né dal fascino della natura incontaminata in cui la conca è immersa. Tutto è meraviglia, e tutto fa di questo luogo un mix esplosivo e irresistibile che lo rende una delle imperdibili mete turistiche di Sorrente. Alla suggestiva baia rocciosa dei Bagni della Regina Giovanna, si può accedere percorrendo un sentiero che da Capo di Sorrento, tra la ricca vegetazione e il profumo della brezza marina, conduce fino alla scogliera calcarea a picco sul mare.
Dopo la piacevole e caratteristica passeggiata nel verdeggiante sentiero, il paesaggio che si incontra è davvero unico: sulla scogliera, lambita dalle onde del mare, giacciono indisturbati i misteriosi resti di un’antica villa romana. Da qui, proseguendo su una scalinata, si arriva ad una piccola e incantevole laguna, protetta dal mare aperto e collegata a questo solo attraverso un pittoresco arco naturale. La bella spiaggia dalle acque turchesi e basse, è un luogo molto romantico dove tuffarsi e trascorrere del prezioso tempo con il proprio partner, circondati dalla particolare luce dell’insenatura.
Vi consigliamo, però, di proseguire ancora fino a Capo di Sorrento, dove vi attende un incredibile panorama che dal Golfe de Naples, spazia fin sulle isole di Ischia et Procida. Il culmine perfetto per concludere al meglio una giornata indimenticabile.
Il nome popolare con cui si identifica questa affascinate conca naturale è dovuta al fatto che al posto di quelli che oggi sembrano solo degli antichi ruderi recintati, un tempo sorgeva una maestosa villa di circa trentamila metri quadrati.
Di epoca romana, la lussuosa residenza fu poi abitata da altri illustri personaggi, tra cui spicca il nome del più singolare tra loro: la Reine Jeanne. Si racconta che tra il 1371 e il 1435, la villa era utilizzata come luogo di villeggiatura dalla sovrana. Qui il carattere focoso e passionale della Regina Giovanna d’Angiò Durazzo, trovava sfogo tra le più sfrenate storielle d’amore. Nascosta da occhi indiscreti, pare che la sovrana ospitava tra le stanze della villa, giovani amanti di ogni estrazione sociale per poi sbarazzarsene subito dopo, gettandoli in mare.
Fonti storiche testimoniano una certa veridicità della vicenda.
Per arrivare ai Bagni della Regina Giovanna, bisogna percorrere un sentiero di circa 600 metri, immerso nella vegetazione proseguendo poi su una scalinata abbastanza ripida. Il percorso è piacevole ma non del tutto agevole quindi si consiglia di portare con sé un berretto per proteggersi dal sole e dell’acqua. La baia è libera ma proseguendo oltre vi sono anche lidi attrezzati. Il fondale si presenta comunque roccioso ed è bene, quindi, munirsi di scarpette di gomma per gli scogli.
Il luogo può essere raggiunto anche dal mare.
Le prime fonti storiche che riguardano i resti della villa romana che possiamo ammirare sulla scogliera di Capo di Sorrento, risalgono a Stazio che descrisse la residenza nella sua opera “Silvae”. Altre fonti, invece, furono quelle di Orazio, Strabone e Plinio il Giovane, che pure citarono la villa nei loro scritti.
La maestosa opera architettonica della villa marittima, risaliva probabilmente al I secolo a.C e il suo primo proprietario fu un esponente di una ricca famiglia nobile: Pollio Felice. La villa si sviluppava originariamente su un’estesa area di almeno due ettari, divisibile in due parti distinte: una domus marittima, che si affacciava sul mare, e una residenza che sorgeva invece tra i campi. Le due strutture erano poi tra esse collegate da una serie di cunicoli e terrazze.
La villa era sfruttata per una duplice attività redditizia: nei suoi campi si producevano olio, limoni, vino ed altri prodotti dei campi mentre il mare offriva il pescato. Il bacino sottostante, infine, era adibito a luogo di attracco oltre che a piscina privata per i ricchi proprietari della villa.
Anticamente si credeva che i fantasmi avessero infestato la villa nel XV secolo, manifestandosi e animandola.
Vari film furono girati nell’incantevole ambientazione di questa baia rocciosa. Tra questi nel 1955, la conca fu utilizzata come scenario per l’incontro clandestino tra Sophia Loren e Vittorio de Sica nel film “Pane, Amore e..”.
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