Villa Rosebery, a jewel between Posillipo and the sea

About this activity

On the splendid hill of Posillipo, from the Greek Pausylipon, "respite from danger" or "which makes pain cease," we find a splendid monumental complex, a paradisiacal setting sloping down to the sea, the historic Villa Rosebery, the Neapolitan residence of the President of the Italian Republic since 1957.

Perché visitare Villa Rosebery

Passing through Posillipo you cannot fail to visit this wonderful villa, one of the main references of Neoclassicism in Naples.

Within the estate we find the enchanting Bourbon Palace, with numerous reception rooms and a rich display of historical documents and images, the Casina a mare, the Small and Large guesthouse ma il vero splendore è il parco.

Inizialmente si presentava diversamente, con una certa rigidità dovuta alla presenza di aree coltivate, nel corso degli anni invece sostituite dal lussureggiante parco, caratterizzato dalla flora mediterranea, con pini, cipressi, allori, boschi, mirti, che si unisce perfettamente al giardino inglese. Il tutto è arricchito da palme di vario tipo, piante succulente, incantevoli esemplari esotici e profumatissimi fiori.

History of Villa Rosebery and its owners

The villa was built in 1801 at the behest of Austrian Joseph Von Thurn, a naval brigadier in the Bourbon fleet.

Austrian Joseph Von Thurn

Thurn acquistò e mise insieme alcuni fondi terrieri contigui facendo edificare una piccola residenza con una cappella privata e un giardino. Il resto dalla tenuta fu dedicata ad uso agricolo, con ampi vigneti e frutteti.

La proprietà fu confiscata nel 1806, quando le truppe napoleoniche destituirono i Bourbon from Kingdom of Naples, until 1816, when it was fortunately returned with the restoration of the Bourbon kingdom.

Princess Gerace and her son Augustine

In 1820 Thurn decided to put the villa up for sale, perhaps prompted by the increase in its value, with the construction along Posillipo Hill of a road connecting the Mergellina and Bagnoli, an area that until then could be reached mainly by sea. It was then purchased by Princess Gerace and his son don Augustine Greenhouse by Newfoundland who gave him the name Villa Serra marina and transformed it into the full-fledged residential mansion we know today.

Commander Louis of Bourbon

Upon the death of the princess and her son, their heirs sold the mansion to Louis of Bourbon, comandante della marina napoletana, che la ribattezzò The Brazilian, in honor of his wife, sister of the emperor of the Brazil. Il comandante fece recintare la villa e la utilizzò per incontri galanti, sostituendo le coltivazioni agricole con un grande parco e dotandola del porticciolo.

Archibald Philip Primrose, Earl of Rosebery

All’esilio in Francia di Luigi di Borbone a causa di alcuni comportamenti ambigui, la villa fu messa nuovamente in vendita e acquistata da un ricco uomo d’affari, Gustavo Delahante, proprietario fino al 1897, quando passò invece nelle mani del conte di Rosebery, from which it took the name by which we know it today, Villa Rosebery. Earl Archibald Philip Primrose was a British politician who in those years decided to retire and devote himself full-time to historical-literary studies, taking advantage of the enchanting Neapolitan coast.

Rese la villa un luogo riservato e chiuso alla mondanità, dove godersi la tranquillità del posto. Tornato poi alla politica, la frequentò raramente e a causa della costosa manutenzione, decise di disfarsene, accordandosi con il governo inglese per una donazione.

The Italian state, owner of the Neapolitan jewel

Anche gli ambasciatori inglesi la utilizzarono saltuariamente come luogo di villeggiatura e decisero nel 1932 di cederla a titolo gratuito allo Stato italiano, con il passaggio di proprietà firmato da Benito Mussolini. Fu messa a disposizione della famiglia reale per le villeggiature estive e nel 1934, alla nascita della primogenita del principe Umberto, fu soprannominata Villa Maria Pia.

Nel 1944, nominato luogotenente del Regno, Vittorio Emanuele III si trasferì nella villa con la consorte Elena, fino al 1946, quando il notaio napoletano Nicola Angrisano stese l’atto che sancì la sua abdicazione.

Recovered again by the Italian state, it was granted to the Air Force Academy in 1949 and remained empty for a few years until the 1957 law made it immovable in the endowment of the President of the Republic, reviving it.