Abbey of St. Michael Archangel in Procida

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Nel cuore dell’antico borgo di Terra Murata a Procida, ad un’altezza di circa 91 metri, sorge l’imponente Abbazia di San Michele Arcangelo, la chiesa più antica dell’isola che ha avuto un ruolo centrale a livello religioso e culturale nel passato dell’isola di Procida.

History of the Abbey of St. Michael the Archangel

L’Abbazia di San Michele Arcangelo è stata il centro religioso e culturale dell’isola.

Fondata nel 1026, fu in primis monastero benedettino, dedicata al culto di Sant’Angelo. Distrutta e ricostruita più volte nel corso dei secoli, la sua attuale architettura è del Cinquecento. L’impianto attuale della chiesa, infatti, è frutto di una lunga serie di stratificazioni architettoniche susseguitesi nel corso dei diversi secoli, la più importante fu ad opera del Cardinale Innico D’Avalos nel 1561 che le diede l’impronta architettonica ancora oggi riconoscibile.

The Abbey was named after St. Michael the Archangel, patron saint of Procida, only later, most likely at the end of the 15th century.

La struttura e gli interni dell’Abbazia

The entire complex is on two levels: the church on the upper level and the abbey complex on the lower level.

All’interno dell’Abbazia troviamo preziosi marmi del XVIII secolo, l’organo centrale, il più grande che si conservi in Campania, e altri tre preziosi organi a mantice in legno più piccoli, di manifattura napoletana.

L’Abbazia ha tre navate e diciassette altari. Nella navata centrale è presente un soffitto a cassettoni risalente al XVII secolo realizzato in legno ed oro zecchino, al centro del quale domina il dipinto più prestigioso dell’intera chiesa: St. Michael defeating Satan, made by Roman painter Luigi Garzi in 1699. A 17th-century wooden choir and four paintings occupy the apse. The paintings, dated 1690, were made by Neapolitan painter Nicola Russo, a Baroque artist and pupil of Luca Giordano. Prominent among them is the canvas depicting the apparition of St. Michael the Archangel intent on protecting the island from the dreaded Saracens.

Also of relevance are other oils on board titled La Trinità, The martyrdom of St. Catherine of Alexandria and The Judgement of Saint Lucia before the tyrant of Syracuse., dei cui artisti non ci è pervenuto il nome. Due grandi e preziose cappelle si trovano a destra e a sinistra dell’abside. La Cappella del Santissimo Sacramento e la Cappella della Pentecoste, all’interno della quale si può trovare un’ancora rinvenuta dagli abitanti dell’isola ed attribuita ai saraceni messi in fuga dall’Arcangelo.

L’Abbazia è dotata di due diversi ingressi, quello principale, detto Porta del Carmine con il portale in pietra di piperno del 1600, e l’ingresso secondario, che si trova al lato opposto, caratterizzato dalla presenza di una statua di San Michele Arcangelo e dall’iscrizione “Defende nos in praelio” (“Difendici nella battaglia”).

Le cose più importanti da sapere su Abbazia di San Michele Arcangelo

L’Abbazia di San Michele Arcangelo è tra le chiese più prestigiose e ricche del meridione d’Italia. Sotto la chiesa ci sono i sotterranei, un vero e proprio complesso museale articolato in vari livelli.

Qui si trova un meraviglioso presepe del XVIII secolo, composto prevalentemente da pastori di scuola napoletana, in legno e in terracotta, la Chapel of Our Lady of the Rosary, the Chapel of St. Michael with the library of texts dating back to the 16th century, and finally the Segreta, once a place of prayer for the brotherhood of the Reds. Unfortunately, the dungeons cannot be visited at present.