A partir de: 0 une personne
2h
Deutsch, English, Espanol, Francais, Italiano
1-20 les personnes
Musée national
Convient aux enfants
Convient aux couples
Animaux admis
Parking disponible
Sans barrière
Soutien linguistique
Tra i più importanti musei del mondo e tra gli enti museali italiani più ricchi in esposizione, spicca senz’ombra di dubbio, il Musée archéologique national de Naplesles MANN. L’edificio si sviluppa su una superficie espositiva di ben 12650 m², custodendo collezioni e reperti archeologici che vanno dall’epoca preistorica fino a quella tardo-romana, arricchiti altresì, dalle collezioni appartenute alle più altolocate famiglie nobili, oltre che le collezioni pompeiane e quella dell’Égypte ancienne.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è il più ricco ente museale della città la cui esposizione viene ospitata in uno tra i più interessanti palazzi monumentali partenopei che sorge, tra l’altro, sull’antica necropoli della città greca di Neapolis. Si tratta di un prestigioso edificio che, con la sua ricchezza, affascina e sorprende piacevolmente i suoi visitatori.
È un luogo davvero molto interessante che si presta bene sia ad una visita con amici sia ad una piacevole giornata in famiglia in cui, grazie alle indicazioni e ai tabelloni espositivi, grandi e piccini possono apprendere molto sulla propria storia e sul più lontano passato.
Le musée archéologique national de Naples abrite de nombreuses collections intéressantes organisées et exposées dans différentes sections à l'intérieur et à l'extérieur du bâtiment.
Sottostante l’edificio museale vi è la necropoli della città greca di Neapolis che coincide con la stazione metropolitana di Museo. L’accesso a questa sezione è gratuita. Custodisce tutti i reperti archeologici rinvenuti durante i lavori di scavo della Linea 1, davvero numerosi e molto interessanti.
Il existe des traces préhistoriques d'une terre cultivée au cours du 4e millénaire avant J.-C., parfaitement conservées grâce à une éruption volcanique phlégréenne qui a préservé les vestiges intacts sous une épaisse couche de cendres volcaniques.
Des poteries et des objets de l'époque grecque, des vestiges architecturaux de l'époque romaine tels que des chapiteaux, des colonnes et des sculptures, des vestiges de fortifications et les restes d'une fontaine de l'époque byzantine, ainsi que des objets datant de l'époque espagnole.
L'entrée proprement dite du bâtiment se trouve au rez-de-chaussée, où sont exposées diverses collections.
La collection Farnese, che ospita reperti archeologici di Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III. Egli collezionò gemme, ritratti e sculture che risalgono a partire dal XVI secolo.
La collezione è esposta nelle sale e gallerie dalla 1 alla 29, disposte intorno al cortile orientale del pianterreno. Qui è possibile osservare un labrum (grand bassin ornemental de l'époque romaine), en porphyre rouge, au centre de la cour.
Un’altra collezione è quella pompeiana. Disposta intorno al cortile occidentale, comprende calchi pompeiani ma anche sculture provenienti non solo dalle città vesuviane, come la riproduzione romana del Doriforo che fu rinvenuto proprio a Pompei, ma anche opere che provengono dall’area flegrea e dall’antica città di Capua.
Dal piano terra, a destra dello scalone principale, si può accedere al Seminterrato. Qui troviamo la Collection égyptienne, appartenente ad una delle più antiche collezioni europee ci è pervenuta grazie all’interesse che la famiglia Borgia, sua prima e legittima proprietaria, aveva dell’Antico Egitto. Ad essa appartengono statue ed oggetti di carattere funerario e magico-religioso. Ad arricchire questa sezione è anche la collezione della famiglia Picchianti, un viaggiatore veneto che raccolse, durante i suoi viaggi in Egitto numerosi reperti funerari come: mummie, canopi, sarcofagi, specchi, sandali e vasi cosmetici. Egli vendette i suoi ritrovamenti al Musée britannique e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Alla collezione della famiglia Farnese, apparteneva, invece, un naoforo (tipo di scultura egiziana) che rappresenta il reperto più antico della collezione egizia.
Altra collezione presente nel seminterrato è quella epigrafica, costituita da una raccolta di circa 2000 scritti in greco, latino e dialetti italici che facevano parte di collezioni di diverse famiglie tra cui quella Farnese ereditata dal Carlo di Borbone e dei Borgia, acquistata invece da Gioacchino Murat.
En montant au rez-de-chaussée par l'escalier principal, avant de monter au premier étage, on se retrouve dans une autre partie du musée, la mezzanine. Ici se poursuivent les expositions de pas moins de trois autres sections d'exposition.
I Mosaïques - La maison du faune, sezione che si trova sulla sinistra dello scalone principale. Si tratta di un’esposizione di bellissimi mosaici, da una parte sono collezionati quelli provenienti da Pompei ed Ercolano, ospitati nelle sale dalla 57 alla 59 e nella 64, dall’altra parte invece, nelle sale 60, 61 e 63 sono esposti mosaici provenienti specificamente dalla Casa del Fauno di Pompei e un’originale scultura bronzea del Faune dansant.
Le sezioni espositive non finiscono qui! C’è anche quella del cosiddetto Cabinet secret. Alla fine della sezione dei Mosaici, nelle sale 62 e 65, vi è questa particolare sezione, chiamata così dalla famiglia Borbone, a cui apparteneva. Si tratta di una mostra di oggetti a carattere erotico, proveniente dalle città di Pompei ed Ercolano.
Sur le côté droit de l'escalier, à l'étage de la mezzanine, se trouve la section Numismatique qui, suivant un ordre chronologique strict, expose des pièces de monnaie datant de l'époque de la Magne Graecia jusqu'au Royaume des Deux-Siciles.
En accédant au premier étage, en montant l'escalier principal du musée dans son intégralité, on accède enfin à quatre autres sections d'exposition.
La prima sezione è il Salle du Cadran, un tempo chiamato Gran Salone, un enorme salone seicentesco con enormi porte-finestre. Lungo le pareti della sala sono esposti quadri ottocenteschi in stile pompier e tele del pittore genovese Draghi.
Dans la deuxième section, nous trouvons la Collection Pompéienne. Dal Salone della Meridiana, si accede ai vari spazi che ospitano gli oggetti della collezione. Qui, nelle gallerie e sale del cortile orientale al primo piano, sono esposti numerosi reperti come avori, vetri, affreschi, vasellame, argenti, reperti del Tempio di Iside e un plastico di Pompei che ritrae l’antica città romana in tutti i suoi particolari.
Poi c’è il Secteur topographique de l'ancienne Naples, un percorso cronologico di oggetti risalenti alle antiche civiltà degli Etruschi ed Italici in Campania e della Magna Grecia.
Più avanti è possibile visitare il Secteur topographique de Pithekoussai - Préhistoire et protohistoire, percorso cronologico che va dalla Preistoria e percorre l’Età Eneolitica, del Bronzo, del Ferro, Cuma, Pithecusae (antico nome dell’isola di Ischia), Neapolis, fino ai ritrovamenti della Villa dei Papiri.
Internamente all’edificio del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, vi sono anche due giardini che si sviluppano nei due cortili al lati dell’ingresso principale: rispettivamente il cortile orientale e quello occidentale. In particolare, in quello orientale, è stato ricostruito un tipico giardino di epoca romana con il pergolato, viti, rose e sculture.
In questi spazi sono conservati fascicoli, disegni, volumi, manoscritti relativi al museo e riviste specialistiche di archeologia, numismatica ed ogni altro volume e pubblicazione relativa al Museo.
Un’altra area fondamentale anche se non vi è consentito l’accesso ai visitatori è costituita dai depositi presenti all’interno dell’edificio. Qui vengono collocati numerosi pezzi di vario venere ed opere d’arte, in attesa di essere restaurati.
Mostre ed eventi, organizzate all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sono elencate sul sito del museo. È consentito fotografare i reperti per uso privato, senza flash, cavalletti e aste telescopiche. Le foto professionali devono essere autorizzate dalla Direzione del Museo. Nel Museo sono state eliminate tutte le barriere architettoniche che potrebbero limitare la possibilità di spostamento autonomo da parte dei visitatori portatori di disabilità motorie. Rampe ed ascensori consentono quindi una piena e libera fruizione degli spazi museali per tutti i visitatori.
Fauteuils roulants et tablettes avec vidéoguide LIS disponibles au point d'information.
Des parcours tactiles et des ateliers pour les aveugles et les malvoyants sont organisés sur rendez-vous par le personnel d'accueil et d'animation spécialisé du musée.
Grazie al re Carlo III di Borbone, possiamo visitare oggi le magnifiche collezioni ospitate ed esposte all’interno del Museo. Il re promosse, infatti, l’esplorazione delle città vesuviane sepolte dall’eruzione del 79 d.C. e volle la realizzazione in città di un Museo Farnesiano, ove potesse trasferire parte della ricca collezione ereditata dalla madre Elisabetta Farnese.
In realtà l’edificio esisteva già intorno al 1500 come casernes de cavalerie. Fu poi denominato e riqualificato come Palazzo degli Studi, sede dell’Università fino al 1777, quando il re Ferdinando IV di Borbone, riunì, all’interno del palazzo, i due nuclei della Collezione Farnese e della raccolta di reperti vesuviani.
Dal 1777 l’edificio fu interessato da una lunga fase di lavori di ristrutturazione e progetti di ampliamento, affidati agli architetti F. Fuga e P. Schiantarelli e nel 1816 assunse la denominazione di Real Museo Borbonico. Concepito come Museo universale, ospitava inizialmente, istituti e laboratori (come la Real Biblioteca, l’Accademia del Disegno, l’Officina dei Papiri ecc…), successivamente trasferiti in altre sedi.
Les collections du musée, devenu national en 1860, ont ensuite été enrichies par l'acquisition d'objets provenant de fouilles en Campanie et dans le Sud et de collections de familles nobles.
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