Soffici nuvolette ripiene di una deliziosa crema al latte: gli inconfondibili fiocchi di neve di Poppella, una garanzia tutta napoletana. Chi non ne ha mai sentito parlare?

La fama di queste piccole brioche le precede a livello internazionale, in men che non si dica hanno conquistato il palato di chiunque le assaggiasse.

Le origini del dolce

La prima volta in cui questa prelibatezza è stata sfornata non è tanto lontana da noi, e risale al 2015, quando Ciro Poppella, erede di una pasticceria situata nel Rione Sanità, ha deciso di preparare un ripieno semplice, fresco e delicato: una crema al latte e ricotta di pecora, con cui farcire una soffice brioche (che vanta ben 8 ore di lievitazione!) ricoperta da una cascata di zucchero a velo. Il risultato è stato un dolce buono ed economico, che ha riscosso un enorme successo in pochissimo tempo; basti pensare che da una ventina di pezzi sfornati ogni domenica oggi vanta circa diecimila fiocchi di neve a settimana.

La prima sede di Poppella, inizialmente un panificio, ebbe origine da due consorti, Raffaele Scognamiglio, soprannominato Papele, e Giuseppina Evangelista, ossia Pəppənella (Peppina): l’unione tra i loro nomi diede vita al marchio più famoso di Napoli. La cultura gastronomica del forno passò di generazione in generazione, diventando anche tarallificio, fino ad arrivare alla gestione attuale, nelle mani di Ciro Scognamiglio e Ciro Oliva.

Le file chilometriche sono la perfetta testimonianza dell’ottima riuscita di questo dolcetto. Nel frattempo, oltre alla sede principale vicina al Palazzo Sanfelice, è stato aperto anche un secondo punto vendita, in via Santa Brigida, a pochi passi dal Maschio Angioino, da Galleria Umberto I e dal Teatro San Carlo.

Varianti e imitazioni

Col tempo sono nate diverse varianti nella farcitura del fiocco per soddisfare tutti i gusti, ad esempio quella al cioccolato o al pistacchio (li abbiamo assaggiati tutti, una goduria!)

Nonostante sia ormai abbastanza nota la classica preparazione per realizzare i fiocchi, non è mai stata divulgata la ricetta completa e originale di Poppella: chissà se riusciremo a scoprire quali sono gli ingredienti che lo rendono così speciale tra tutti!

Naturalmente nel corso degli anni sono stati tanti i laboratori di pasticceria che hanno provato replicare la ricetta, attribuendogli nomi diversi: primo tra tutti la famosa Nuvola di Casa Infante, a primo impatto identica al fiocco di neve, o ancora i Biancaneve della pasticceria Rescigno a Via Foria.

In Via Carbonara, invece, la pasticceria Capriccio ha proposto un’alternativa ispirata al fiocco ma differente, le babane: si tratta, infatti, di babà ripieni di crema al latte, panna e mascarpone.