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Dal 26 giugno al 3 luglio il Castello Aragonese d’Ischia sarà teatro dell’Ischia Film Festival, un festival internazionale dedicato alle location del cinema.
Nato dal progetto Cinema e territorio di Michelangelo Messina, oggi direttore artistico della competizione, è stato realizzato dall’Associazione Culturale Art Movie e Music.
Il festival vuole conferire un riconoscimento artistico alle opere, ai registi, ai direttori, agli scenografi che valorizzano luoghi italiani o internazionali: rappresentando la realtà umana, storica e sociale e promuovendo cultura e tradizioni suscitano nello spettatore la curiosità e la voglia di scoprire luoghi meravigliosi.
Ha una missione, con un vero e proprio manifesto. Mira a contrastare le facili guerre che a volte cominciano tra le popolazioni per futili motivi, come la mancanza di dialogo interculturale. Incoraggia la pace favorendo il Cineturismo, neologismo ideato da Michelangelo Messina: la visita delle location cinematografiche e televisive. Incrementa la conoscenza dell’identità culturale dei più svariati luoghi con opere provenienti da tutto il mondo.
Le sezioni competitive dell’Ischia Film Festival
È un concorso cinematografico internazionale aperto a lungometraggi, cortometraggi e cinema dal reale, indipendentemente dal linguaggio. Le sezioni in particolare sono quattro.
I Lungometraggi, cuori pulsanti del festival, sia inediti che editi con documentari, animazioni, fiction e i Cortometraggi, con stesse caratteristiche ma durata più breve.
La Location negata, opere sia inedite che edite di ogni durata che rappresentano i territori disastrati, violati dalle contraddizioni e dal progresso, distrutti dalla guerra o da disastri naturali, trattano la violazione dei diritti umani e la mancata salvaguardia di paesaggi, beni e identità culturali.
Gli Scenari campani non potevano mancare per celebrare la regione Campania che ospita il festival, con cortometraggi e lungometraggi inediti tra cui documentari, animazioni, fiction, che raccontano questi luoghi attraverso l’arte.
Otto paesi si contenderanno il primo premio: Israele, Francia, Finlandia, Cina, Stati Uniti, Polonia, Portogallo e Italia. Ogni sezione avrà la propria giuria dedicata.
I lungometraggi in concorso
Il film in concorso sono Mr. Motor, Echoes of the Empire: Beyond Genghis Khan, Le Café de mes Souvenirs, Sombra, Abu Omar, Io sono Vera, Erotica 2022, Regina.
Mr. Motor di Hene Mi sarà in anteprima mondiale e Echoes of the Empire: Beyond Genghis Khan di Robert H. Lieberman farà la sua prima uscita internazionale. Mr. Motor racconta le contraddizioni della Cina contemporanea tra tradizione e modernità e Echoes of the Empire l’avventurosa vita del leggendario condottiero mongolo.
Le Café de mes Souvenirs di Valto Baltzar è un musical franco-finlandese che rende omaggio al cult movie Les parapluies de Cherbourg.
Pozzis, Samarcanda di Stefano Giacomuzzi parla del viaggio in moto di un centauro friulano per raggiungere la celebre Samarcanda.
Sombra di Bruno Gascon denuncia le organizzazioni pedofile internazionali attraverso la dolorosa scomparsa di un adolescente portoghese.
Abu Omar di Roy Krispel ci fa riflettere sull’attuale e straziante conflitto israeliano-palestinese.
Io sono Vera di Beniamino Catena ci racconta del surreale ritorno a casa di una ragazza sparita da anni.
Erotica 2022 denuncia i tentativi di restrizione delle conquiste civili e sociali delle donne polacche.
Regina è un film ambientato in Calabria, opera di Alessandro Grande, già ospite in passato del festival.
I cortometraggi in concorso
I corti in concorso sono Al-Sit, Being my mom, Due Feriscono, Tre Guariscono, El silencio del rio, Fibonacci, His death, Là dove la notte, Mezzanotte, Return to Toyama, Shakira, Stanbrook, Talker, This cloud is stille there, The God, Zheng.
Al-Sit di Suzannah Mirghani ci fa vivere le avventure della quindicenne Nafisa, innamorata di Babiker ma destinata ad un matrimonio combinato con Nadir, giovane uomo d’affari sudanese.
Being my mom di Jasmine Trinca racconta di una mamma e una figlia in giro per Roma con una grande valigia che passo dopo passo scoprono l’amore l’una per l’altra.
Due Feriscono, Tre Guariscono, di Elisa Baccolo, Daniele De Stefano, Martina Lioi, Walter Molfese e Beatrice Surano. Cinque capitoli per viaggiare nella magia cerimoniale lucana con la reinterpretazione del rituale come mezzo di guarigione.
El silencio del rio di Francesca Canepa parla di Juan, un bambino peruviano di 9 anni che vive con un papà molto taciturno in una casa galleggiante sul fiume Amazzonia. Un viaggio allegorico nella giungla della foresta pluviale che rivelerà l’identità di suo padre.
Fibonacci di Tomáš Hubáček presenta un cacciatore oscuro e un gregge umano che corre tra i campi. Si basa sulla celebre successione di Fibonacci, uno dei più grande matematici di tutti i tempi.
His death, di Avishai Sivan racconta dell’incontro dopo tanti anni del laico Noah con i suoi fratelli. Si ritrovano a Gerusalemme per ascoltare il testamento del patriarca da poco scomparso.
Là dove la notte di Francesco Filippini, presenta la storia di Pic e sua nonna. Un lampo fa andar via la luce: arriva un lupo, un gufo e delle foglie cominciano a cadere. Torna la corrente e la nonna scopre sulla parete i disegni di Pic con tutto quello che hanno visto e c’è anche un tronco d’albero sulla loro casa. Partono in gita notturna per raddrizzare l’albero e passo dopo passo scoprono le loro origini.
Mezzanotte di Giuseppe Carrieri, parla di due adolescenti nello stesso rione della periferia napoletana, Peppe e Imma. Peppe è costretto a trasferirsi in Germania per lavorare con lo zio ma trascorre la sua ultima serata a Napoli consegnando pizze a Scampia. Non aveva mai parlato davvero con Imma e quella sera la incontra in un appartamento dove avvengono aborti clandestini. Vivono quella notte come se fosse l’ultima della loro vita.
Return to Toyama di Atsushi Hirai è la storia di Takumi che lasciato il Giappone per andare in Francia contro il parere di suo padre. Decide poi di tornare nella sua città natale dopo una lunga assenza.
Shakira di Noémie Merlant è la storia di una giovane donna zingara che cerca di salvare la sua famiglia dalla strada e incontra Marius, membro di una banda di rapinatori.
Stanbrook di Óscar Bernàcer. Siamo in Spagna nel 1939, alla fine della guerra civile e nel porto di Alicante migliaia di persone aspettano una nave. Il cargo Stanbrook assiste alla straziante disperazione di quei momenti.
Talker di Mehrshad Ranjbar, la vita di una signora anziana che si prende cura tutta la sua vita del marito malato ma un giorno non è più così.
This cloud is still there di Mickey Lai è la storia di una giovane donna cristiana. Il nonno Xiao Le si ammala in maniera terminale e lei ha l’opportunità di intervenire con dei rituali taoisti della famiglia. Comincia a pregare segretamente sperando di salvarlo ma la madre la scopre e non è per nulla contenta.
The God di Shim Ik Tae. Racconta di un villaggio di sciamanesimo dove Taeju è il rappresentante di Dio. Jeong-hee, la pazza del villaggio, un giorno viene trovata annegata in un bacino. Tutti pensano sia solo un incidente ma non Seo-ok che l’ha vista proprio quel giorno litigare con Tae-joo.
Zheng di Giacomo Sebastiani parla di un giovane cinese solitario, lavoratore in Italia sin da bambino e mai soddisfatto della sua vita. È sempre combattuto tra il rigore del lavoro e la voglia di stare con i suoi coetanei e sarà chiamato a prendere una decisione.
Location negata
I film sono Admiral Tchumakov, Aylesbury Estate, Dajla: cinema and oblivion, Days of ignorance, Hakamada – The longest-held mand in deathrow, Magnifiche sorti e progressive, Mila, Movida, On island west, Sapelo, Shawka, Shero, The criminals, The Vatican, The Visit, What we don’t know about Mariam.
Admiral Tchumakov di Laurier Fourniau e Arnaud Alberola racconta della figura malinconica di un ammiraglio sovietico 30 anni dopo la caduta dell’URSS. La storia si svolge sul lago Issyk Kul, uno dei cinque più profondi al mondo. Le costruzioni e i relitti sulle sue sponde stanno per essere rimossi per trasformare il porto di Bayktchy in resort.
Aylesbury Estate di Carlotta Berti. L’Aylesbury Estate è un grande complesso di case popolari costruito a sud-est di Londra negli anni ’60. Il film racconta di questa comunità resistente ai tentativi di speculazione edilizia concentrandosi su Fred, un ex-demolitore prossimo allo sfratto.
Dajla: cinema and oblivion di Arturo Dueñas parla della vita a Dakhla, un campo profughi dimenticato da 45 anni nell’Algeria meridionale dove la celebrazione di un festival da finalmente una scossa di vita ma poi l’evento termina e si torna nell’oblio.
Days of ignorance di Abolfazl Tajik presenta la vita e il lavoro di Ali-Mohammad, 84enne ultimo sopravvissuto feltrai rurali nella regione di Neyshabur.
Hakamada – The longest-held man in deathrow di Louis Dai è la storia di Iwao Hakamada, detenuto del sistema giudiziario penale giapponese che detiene il record mondiale di permanenza nel braccio della morte. Sua sorella ha lottato per dimostrare la sua innocenza per 47 anni.
Magnifiche sorti e progressive di Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Umberto Migliaccio affronta un interessante riflessione attraverso gli occhi di Renato Curcio, socio-analista, cofondatore delle Brigate Rosse, ormai prigioniero in Italia da oltre vent’anni. Esplorando l’isola di Santo Stefano e il carcere Ergastolo paragona le istituzioni e la rete: internet, i social e tutti gli algoritmi collegati possono essere delle prigioni virtuali.
Mila di Cinzia Angelini parla della guerra vista gli occhi di una bambina che ha perso tutto ma ha ancora speranza.
Movida di Alessandro Padovani è la storia di due bambini, Tommaso e Riccardo che trascorrono l’estate giocando tra parcheggi e magazzini abbandonati nel territorio di Belluno, una delle tante aree italiane che si stanno spopolando.
On island west di Carolyn Saunders racconta di Arya, 18enne cresciuto su un isola come un militante razzista. Un giorno arriva un perseguitato canadese indigeno e Arya comincia a sentire un desiderio di libertà e giustizia razziale in contrasto con la sua educazione.
Sapelo di Nick Brandestini è un documentario sulla storia del griot Cornelia Walker Bailey e i suoi figli adottivi, una narratrice, scrittrice e storica che ha lavorato per preservare la cultura Geechee-Gullah dell’isola di Sapelo.
Shakwa di Farah Shaer, ambientato a Beirut, parla di Hoda che va in segreto a denunciare un crimine commesso dal marito e deve affrontare conseguenze inaspettate.
Shero di Claudio Casale racconta di Shabnam, vittima di un attacco con l’acido da adolescente, oggi diventata una Shero, un’attivista indiana per i diritti delle donne.
The criminals di Serhat Karaaslan è l’avventura di una giovane coppia alla ricerca di una camera d’albergo, rifiutati da tutti perché non sono sposati.
The Vatican di Gonzalo Almeida parla della dura vita di due persone emarginate dalla società, rifugiati in un edificio abbandonato.
The Visit di Azadeh Moussavi racconta di Elaheh che si prepara, con la figlia Tara, all’incontro con suo marito dopo 6 mesi di prigionia.
What we don’t know about Mariam di Morad Mostafa è la vicenda di Mariam che si reca in ospedale per sanguinamento e un forte dolore addominale ma dopo la visita comincia a litigare con il marito.
Scenari campani
I film sono Al lupo cattivo, Clarus, Estate povera, Frammenti, L’ardore dei timidi, Le conseguenze dell’attore – Il piccolo Michele Esposito.
Al lupo cattivo di Chiara Tarfano e Ilaria Luperini è la storia di Sergio Piro, psichiatra eretico con la passione per il linguaggio che comprende i “matti”. Come Basaglia al Nord riuscì a far istituire la legge 180 per la cancellazione dei manicomi, anche lui al Sud fece la sua rivoluzione ma rimase nell’ombra.
Clarus di Michele Schiano è il racconto di Marco, custode e guida delle strutture archeologiche di Alife che a fine giornata, proprio quando sta per chiudere l’ultima porta degli scavi, si accorge della presenza di Claro, il primo vescovo di Alife e comincia un viaggio tra storia e leggenda.
Estate povera di Andrea Piretti parla dei meravigliosi volontari che operano senza sosta a Napoli per aiutare tutti coloro che hanno bisogno.
Frammenti di Boris Molinaro sono i frammenti di vita di Giovanni De Angelis, Raffaele Buono e Sandro Petti, storici abitanti dell’isola d’Ischia. Riflettono sul passato e sul presente e fanno vivere l’isola in una dimensione contadina, spirituale e mondana.
L’ardore dei timidi di Antonio Vladimir Marino è una toccante riflessione sulle persone dal carattere timido, che vivono un po’ fuori dal tempo, sempre da parte ma quando sono mossi dalla loro passione danno vitalità, speranza, ci fanno tornare sulla giusta via in un mondo dominato dall’apparenza.
Le conseguenze dell’attore – Il piccolo Michele Esposito di Daniele Chiariello e Pierfrancesco Cantarella racconta di Michele, ultimo nato in una semplice famiglia di Amalfi che si trova catapultato a soli 11 anni nel mondo del cinema. Si gode la sua fama fino ai 15 anni ma poi, come accade spesso e volentieri, non è più chiamato da nessuno.
Il programma e gli ospiti dell’Ischia Film Festival
I film in gara sono tanti e interessanti ma non è finita qui. Potrete vedere altri numerosi film celebri come Quo Vadis, Aida?, Calibro 9, Black Parthenope, Arca russa e Oliver Twist e tanti ospiti prenderanno parte all’evento.
Ci saranno Oliver Stone, celebre regista da oltre quarant’anni nel mondo del cinema, poi Alexander Sokurov, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia con “Faust” nel 2011 e anche Allan Starski, scenografo premio Oscar per Schindler’s List.
Il festival comincerà sabato 26 giugno con la proiezione del film Quo Vadis, Aida? di Jasmila Žbanić che descrive l’atroce massacro di 8000 musulmani bosniaci nel luglio del 1995 a Srebrenica. Continuerà con L’ultimo paradiso di Rocco Ricciardulli. Un affascinate Riccardo Scamarcio che interpreta Ciccio Paradiso, un uomo che cerca di proteggere un gruppo di operai dallo sfruttamento di Cumpà Schettino, proprietario terriero senza scrupoli. In questa serata il regista, sceneggiatore e attore Alessandro D’Alatri riceverà il Plinius Award.
Saranno poi proiettati Sic Est, il racconto della periferia di Napoli con gli occhi dei ragazzi, Oplontis, un viaggio nell’ultimo dramma in musica di Claudio Monteverdi, all’interno della suggestiva Villa di Poppea del Parco Archeologico di Oplontis, Frammenti, Al lupo cattivo, Al-Sit e Hakamada – The longest-held man in death row.
Domenica 27 giugno ci sarà la premiazione di Barbara Bouchet e Marco Bocci, con l’Ischia Film Award. Introdurranno loro stessi la proiezione di Calibro 9 di Toni D’Angelo, la storia di Fernando, un brillante penalista che si trova ad avere a che fare con una truffa. Il regista Franco Bruni presenterà invece Cosa sarà, la vita piatta di un uomo di nome Bruno che un giorno scopre di avere la leucemia. Saranno successivamente proiettati The Vatican, Shakwa, Magnifiche sorti e progressive e Sapelo.
Lunedì 28 giugno ci sarà la premiazione di Allan Starski con il Life Achievement Award, il premio alla carriera dell’Ischia Film Festival e la proiezione di un altro suo capolavoro, Oliver Twist. A seguire ci saranno Guida romantica a posti sperduti, le avventure dell’alcolista Benno e della paurosa Allegra, Estate povera, His death, Erotica 2022, Regina, Return to Toyama e The God.
Martedì 29 giugno sarà presentato in anteprima Black Parthenope di Alessandro Giglio. Il regista insieme al cast Giovanni Esposito, Gianluca Di Gennaro e Nicola Nocella saranno presenti al festival. Altri ospiti saranno Giovanni Amura, Elvis Esposito e Sara Falanga. Ci sarà poi la proiezione di 200 metri, la storia di Mustafa e sua moglie divisi da un muro in due paesi distanti solo 200 metri, Clarus, Echoes of the Empire, Pozzis, Samarcanda, Shero, Being my mom, Shakira, Talker e Movida.
Mercoledì 30 giugno saranno proiettati Any given sunday, che ci parla dell’allenatore Tony D’Amato, Io sono Vera, L’ardore dei timidi, El silencio del Rio, The criminals, The cloud is still there, Là dove la notte, Mila, Fibonacci, The visit, Dajla: cinema and oblivion e Le conseguenze dell’attore – Michele Esposito.
Giovedì 1 luglio verranno proiettati Est – ditturatura last minute, l’avventura di tre amici che partono per una vacanza dell’Europa dell’est, Sombra, Due feriscono, tre guariscono, On island west, What we don’t know about Miriam, Abu Omar, Mezzanotte, Stanbrook, Days of Ignorance e Mr Motor.
La serata del venerdì 2 luglio sarà dedicata ad Alexander Sokurov: riceverà il Premio alla Carriera IFF 2021 e ci sarà la proiezione del suo capolavoro Arca russa, la storia di due viaggiatori durante uno dei periodi più decisivi della storia politica e sociale russa. Saranno poi proiettati Tutti per Uma, una misteriosa ragazza che cerca di aiutare la famiglia Ferliga, poi Admiral Tchumakov, Talking dreams, Zheng, Le café de mes souvenirs, Aylesbury estate.
Sabato 3 luglio ci saranno le ultime proiezioni con Lacci, il matrimonio in crisi di Aldo e Vanda e Security, che parla della tranquilla cittadina di Forte dei Marmi. Il gran finale sarà la premiazione delle opere vincitrici alla Cattedrale dell’Assunta.
L’Ischia Film Festival a casa tua
Il festival porta anche il mondo del cinema nella nostre case. Chi vorrà potrà vedere comodamente da casa e gratuitamente 33 film fuori concorso, andando sul sito dell’Ischia Film Festival. Thriller, avventura, drammatico, romantico, tutto a portata di click.
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