A partire da: 0 a persona
15minuti
Italiano
Illimitato
Chiesa
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
L'accesso è gratutito
E' vietato introdurre cibi e bevande
Le messe si svolgono il lunedì al venerdì dalle ore 07:30 alle 17:00; il sabato alle ore 7:30 e alle 18:00: la domenica alle ore 7:30, 10:00, 11:30, 18:00
La messa viene svolta dal prete in lingua italiana
L'accesso ai disabili in carrozzina è consentito
L’abitato bacolese, esteso sul lungomare che percorre tutto il litorale, è dominato dalla Chiesa madre di Sant’Anna. La sua facciata barocca e i colori allegri e tenui spiccano sulle stradine strette e i palazzoni che la circondano. Sant’Anna ha ricoperto un ruolo fondamentale per gli abitanti di Bacoli, tanto che dal XVII secolo in poi il giorno della sua processione, che si svolgeva la prima domenica di agosto, era l’occasione per scambiarsi gli auguri per un nuovo anno.
La Chiesa madre di Sant’Anna è un luogo di culto davvero molto importante per gli abitanti di Bacoli. Non si tratta solo di una chiesa dove vengono celebrati i riti religiosi cristiani, ma di una struttura costruita e consacrata ad una figura davvero fondamentale per i bacolesi. La chiesa fu costruita sui resti di antiche strutture romane, al centro dell’asse principale dell’originario nucleo seicentesco. La facciata barocca è preceduta da un ampio scalone ed è fiancheggiata da un’alta torre campanaria con cupola a cuspide. Appena varcato l’ingresso si estende una navata centrale che conduce fino all’abside, percorsa ai lati dal caratteristico colonnato che la divide dalla altre due navate secondarie. Le colonne scanalate con capitelli compositi sembrano reggere il soffitto cassettonato a riquadri esagonali che si presenta arricchito da decorazioni in stucco. Già dall’ingresso si è investiti dalla profondità della fede che i bacolesi nutrono per la Santa. In fondo alla chiesa, sull’altare maggiore, circondata dai marmi policromi, vi è un’edicola che ospita la statua della Santa che da lì sembra dominare l’intera struttura. La statua viene portata in una importantissima processione per le strade del paese ogni 26 luglio. Si tratta di una delle feste più importanti, folcloristiche e popolari della città.
Sant’Anna è considerata la madre della Vergine Maria, protettrice di tutte le madri e delle partorienti che si rivolgono a lei per ricevere la benedizione di un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente per poterlo allevare. Ma non solo: essendo la madre di Maria, ha custodito la Vergine come un gioiello ed è quindi la patrona degli orefici e dei bottegai protettrice di minatori, falegnami, carpentieri, ebanisti e tornitori. Insegnò alla Vergine a pulire la casa, a cucire, tessere, ed è quindi patrona dei fabbricanti di scope, dei tessitori, dei sarti, fabbricanti e commercianti di tele per la casa e biancheria. La tradizionale festa in onore della Santa si ripete ogni anno tra folklore e riti religiosi.
Tutto il centro storico di Bacoli viene addobbato con luminarie artistiche. Bancarelle dai profumi deliziosi, affollano le strade vendendo dolciumi e palloncini. Poi arriva il momento tanto atteso: quello della processione. L’Effigie di Sant’Anna esce dalla Chiesa madre tra inni e applausi della folla. La banda musicale apre il corteo e la statua, portata sulle spalle, percorre tutte le strade e vicoli di Bacoli. Durante tutto il percorso viene messo in scena un incredibile spettacolo di fuochi artificiali in onore della Santa.
La chiesa di Sant’Anna venne eretta tra il 1688 e il 1692 per volere del Vescovo di Pozzuoli per gli abitanti di Bacoli che erano costretti, per assistere ai riti religiosi, a recarsi sino a Pozzuoli e Miseno.
Per celebrare Sant’Anna arrivavano a Bacoli gli abitanti dei luoghi più lontani del paese e, incontrandosi dopo tanto tempo, si salutavano reciprocamente dicendo ”Grazie a Dio abbiamo visto un altro anno!” Ma la tradizionale processione è stata nel tempo rinnovata e migliorata. All’inizio si svolgevano due processioni: la prima nella domenica precedente alla festa vera e propria, che arrivava fino agli inizi di via Roma dal lato di piazza Marconi. La seconda, che si svolgeva la prima domenica di agosto, arrivava, invece, fino a Baia.
A queste due processioni, agli inizi del ‘900, se ne aggiunse una terza, voluta dai vignaioli. Questi chiesero ed ottennero di venerare la Santa attraverso una processione per ricevere la grazia di salvare le viti da una malattia che le aveva attaccate. La processione, infatti, percorreva i loro campi. Quando finalmente ebbero la grazia, i vignaioli regalarono a Sant’Anna un grappolo d’uva fatto in ottone dorato. Questa processione, una volta diventata fissa, si svolgeva a fine agosto, la domenica precedente il lunedì nel quale la statua di Sant’Anna veniva riposta nell’edicola della chiesa.
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