A partire da: 0 a persona
1h
English, Italiano
Illimitato
Edificio storico
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Biglietto Intero: € 9,00 a persona
Biglietto ridotto € 6,00 a persona
Biglietto Casa del Tessitore € 1,00 a persona
Biglietto Gratuito per portatori di handicap minori di 6 anni di età e loro accompagnatori
Biglietto Scolaresche € 4,00 a persona
Il ticket ridotto è rivolto: per giovani con età compresa tra i 6 e i 18 anni, persone di età superiore ai 60 anni, docenti di scuole e delle università di Stato, giornalisti muniti di tessera dell’ordine, militari ed assimilati in divisa, studenti universitari muniti di libretto, cittadini residenti iscritti all’anagrafe di Caserta con apposito documento di riconoscimento
In Via Vaccheria vi è un’area di sosta per gli autobus
Le visite guidate per gruppi si effettuano su prenotazione
Orari di mattina: 9:30 – 10:45 – 11:30 – 12:00 – 12:45 – 13:30
Orari di pomeriggio: 15:00 – 15:30 – 16:15 – 16:45
Gli animali sono ammessi con guinzaglio e museruola
È possibile prenotare un tour con una guida turistica privata chiamando il servizio di assistenza di Movery al numero 351.5585067
Il mercoledì pomeriggio la struttura è chiusa
Chi fa tappa a Caserta alla volta delle bellezze campane non può non godere del fascino del Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio a Caserta. Già famoso alla fine del 1600, un tempo ex colonia e industria serica, oggi è un complesso monumentale che vanta nella memoria storica locale un posto di prim’ordine. Gli amanti delle tradizioni e dell’arte troveranno a San Leucio tessuti pregiati e monumenti che raccontano la storia di una passione, che da anni si porta avanti gelosamente quasi come a custodire un’identità che non si vuole e deve perdere. Il passato di questo incantevole borgo ci spiega come con la nascita della seteria in quel di San Leucio si aprì un varco di avanguardismo sul territorio Casertano.
Con il re di napoli Ferdinando IV di Borbone la seteria di San Leucio ebbe il periodo di maggior lustro. Il sovrano napoletano ambiva a creare una comunità che oggi definiremmo “utopica”: la seteria di San Leucio era una vera è propria città nella città e tutti gli abitanti potevano auto-approvvigionarsi senza aver bisogno di uscire fuori dalle mura del feudo.
Il re Ferdinando IV di Borbone aveva molto a cuore la sua colonia e progettò di ampliarne il territorio per le nuove esigenze industriali dovute all’introduzione della lavorazione della seta e della manifattura dei veli. Voleva costruire una nuova città e chiamarla Ferdinandopoli. Il progetto utopico del re Ferdinando finì purtroppo con l’unità d’Italia quando tutto venne inglobato nel demanio statale, ma tradizione e qualità nelle produzioni di tessuti serici sono rimaste ancora oggi.
Il percorso di visita comprende la Sezione di Archeologia Industriale dove vedrai tutti i macchinari destinati alla produzione della seta, gli Appartamenti Storici, in cui vissero i sovrani e pochi fidati, i Giardini Reali che si potevano raggiungere dalla Reggia di Caserta e la Casa del Tessitore, casa tipica degli operai della seteria, aperta ogni prima domenica del mese, grazie alle associazioni locali che si occupano di spiegare ai visitatori gli usi e i costumi degli antichi leuciani legati al sogno utopico del re Borbone.
Per tutti gli amanti dei tessuti pregiati che desiderano sapere dove acquistare le sete leuciane, consigliamo di visitare:
La Real Colonia di San Leucio venne costituita nel 1778 e la comunità viveva seguendo proprie leggi e regole. Ai lavoratori delle seterie veniva offerta una casa all’interno della colonia, ed ai familiari una formazione gratuita in discipline professionali. Le abitazioni, fin dall’inizio, furono dotate di acqua corrente e servizi igienici. Le donne della comunità godevano del diritto di una dote dal re, destinata al momento delle nozze con un giovane appartenente alla colonia. A disposizione di tutti vi era una cassa comune di carità, dove ciascun lavoratore versava una parte dei propri guadagni. Abolendo il concetto di proprietà privata e garantendo l’assistenza ad anziani e infermi, re Ferdinando mirava ad esaltare il valore della fratellanza e del sostegno comunitario.
Nel 1997 insieme al Palazzo Reale di Caserta, San Leucio venne riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
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