A partir de: 0 une personne
2h
Anglais, italien
Illimité
Musée national
Convient aux enfants
Convient aux couples
Animaux admis
Parking disponible
Sans barrière
Soutien linguistique
Ingresso adulti 8€
Ingresso over 65, residenti dell'isola e biglietto studenti 6-13 anni 3€
Il ticket è gratuito per bambino fino ai 5 anni, giornalisti, portatori di handicap con accompagnatore
La visita guidata è su prenotazione
La struttura è aperta dal lunedì' alla domenica dalle 9:00 alle 17:00
La struttura è chiusa il 25 dicembre
L’isola d’Ischia è un vero e proprio monumento del passato, che racconta ciò che ha vissuto nel corso dei secoli. Numerose le popolazioni passate di qui: Pelagi, Fenici, Eubei e poi ancora i Romani, i Normanni, gli Angioini fino agli Aragonesi. Ha avuto diversi nomi tra cui Arime, Pithecusae, Aemarium, Aenaria, Iscla fino all’odierno Ischia.
Per fare un tuffo nella sua storia, da non perdere è il Museo Archelogico di Pithecusae. Prende il nome proprio da Pithecusae, il più antico stanziamento greco in Italia. Leggenda narra che Zeus liberò l’isola invasa dai Cercopi, massacrandoli e trasformandoli in scimmie. Ad ogni approdo sull’isola si udivano le urla delle scimmie, la chiamarono allora Pithecusae, “popolata dalle scimmie”. Si trova all’interno di Villa Arbusto, costruita nel 1785, dimora di noti personaggi come il padre dell’anarchismo moderno Michail Bakunin.
Il museo è organizzato in otto sale dove potrai ammirare reperti archeologici dall’età preistorica fino all’età romana, suddivisi a seconda del periodo storico.
Nella Sala I, troverai numerose testimonianze dell’età preistorica ischitana, dal periodo del Neolitico all’età del ferro.
Soggetta a numerosi e catastrofici eventi vulcanici, le più antiche testimonianze degli insediamenti umani nell’isola d’Ischia risalgono al periodo del Neolitico. Alcuni reperti sono stati ritrovati in località Cilentoà quelques mètres de l'entrée du cimetière d'Ischia, tels que des fragments de vases faits à la main, des poids en terre cuite pour les filets de pêche, des outils en pierre, des lames de couteau et des éclats provenant du travail des outils, du silex et de l'obsidienne.
Sur la colline de Castiglione, à Casamicciola, Lacco Ameno, sul Monte di Vico e in località Mazzola, sono stati ritrovati reperti risalenti all’età del bronzo, tra cui materiale ceramico della civiltà appenninica ma anche frammenti di ceramica micenea, la prima testimonianza della presenza della Civiltà micenea sur les rives de la mer Tyrrhénienne. On peut y observer des vases, des bols, des coupes, aux motifs décoratifs variés, tous travaillés à main levée, sans l'aide du tour de potier.
Durante l’età del ferro sono cambiate molte cose nella produzione di oggetti, come la forma, la decorazione, il tipo di incisioni, non più scavate profondamente ma solo leggermente graffite prima della cottura. Sono state rinvenute fusaiole e altri oggetti per la tessitura, attività molto diffusa, poi anche macine utilizzate per la coltivazione del frumento, recipienti e fornelli di terracotta, altri vasi, tazze e scodelle, idoli, cioè delle figure umane estremamente stilizzate con braccia e testa rappresentate da dischi.
Dans les salles II, III et IV, vous pourrez observer des objets provenant de la colonie grecque de Pithèques.
Intorno al 760 a.C i greci sbarcarono ad Ischia e prosperarono con il commercio, l’industria metallurgica e la produzione di ceramica. Sono stati rinvenuti numerosi reperti, tra cui soprattutto oggetti dell’accompagnamento funerario di tipo egizio come boccette per unguenti, anfore, provenienti dal vicino Oriente, Cartagine, Grecia, Spagna, Etruria, Puglia e Sardegna, ma anche vasi dipinti, oggetto in metallo, antefisse. Era l’unico sito che commerciava con un così vasto ambito geografico. La più importante testimonianza greca sull’isola è la celebre tazza importata da Rodi, la tasse de Nestor, trovata all’interno di una tomba a cremazione nella necropoli, in un corredo funerario particolarmente ricco su cui è stato inciso, a Pithecusae stesso, un epigramma in tre versi che allude all’Iliade d'Homère.
«Di Nestore… La coppa buona a bersi. Ma chi beva da questa coppa, subito quello sarà preso dal desiderio d’amore per Afrodite dalla bella corona»
Entre 450 et 420 avant J.-C., des populations sabelliennes s'installent dans l'Apennin abruzzo-molonais et occupent la Campanie. Seuls les Neapolis, l’odierna Napoli, si salvò e Pithecusae fu occupata dai napoletani, rimanendo così una città di civiltà greca. L’industria della ceramica conservò la sua importanza, con la produzione di molti prodotti come la ceramica di mensa, tutta verniciata di nero e le statuette di terracotta.
Anche i Romani approdarono ad Ischia. Prevedendo i rischi che avrebbero corso sull’isola, come eruzioni, terremoti, frane, realizzarono un insediamento più piccolo rispetto a quello nel vicino territorio dei Champs Phlégréenssous le nom de Aenaria, oggi cittadina sommersa. Sul fondale marino, sono stati rinvenuti resti di una fonderia di piombo e stagno, strutture murarie, ceramica grezza, di cui la più antica è del III e II sec. a.C., ancore, resti di pareti decorate con particolari rilievi, splendide testimonianze attraverso le quali potrai rivivere anche l’epoca romana.
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