Il carnevale è sempre un momento molto atteso da grandi e piccini che non vedono l’ora di divertirsi e vivere attimi di goliardia tra dolci e piatti della tradizione. Si tratta di un’antica festività mobile cristiana che si svolge prima dell’inizio del periodo di Quaresima e solitamente prevede celebrazioni e manifestazioni pubbliche come parate e sfilate di carri allegorici.

In genere il carnevale cade tra metà febbraio e i primi giorni di marzo e prevede balli e feste nelle quali ci si traveste da personaggi reali o di fantasia tra coriandoli e stelle filanti. Grandi protagonisti sono ovviamente i bambini, ma spesso anche gli adulti si lasciano trascinare dallo spirito carnevalesco. Per il 2024 il Martedì Grasso cadrà il 13 février.

Le carnaval des blagues, des masques et des bonbons

La plupart des célébrations du carnaval se concentrent entre les fêtes de fin d'année et les fêtes de fin d'année. Giovedì Grasso et le Martedì Grasso, ovvero l’ultimo giovedì e l’ultimo martedì prima dell’inizio della Quaresima. Soprattutto il martedì è il giorno conclusivo in quanto nel rito romano il periodo quaresimale inizia con il Mercoledì delle Ceneri.

Secondo l’interpretazione più diffusa la parola “carnevale” deriva dall’espressione latina “carnem levare”, cioè eliminare la carne, poiché rappresentava il banchetto finale del Martedì Grasso, appena prima dell’inizio del periodo di digiuno e astinenza della Carême. Dunque, in questi giorni di bagordi e divertimenti ci si lasciava andare al bere e al cibo in eccesso come indulgenza, producendo grandi quantità di dolci, torte e ciambelle.

Proposition pour vous

Ma come si dice… a carnevale ogni scherzo vale! Infatti, in questo periodo dell’anno c’è l’abitudine di fare blagues per strada, non sempre piacevoli. Per esempio, a Napoli e provincia ai passanti capita di essere presi di mira da uova marce, schiuma bianca o farina lanciati dai più piccoli in vena di giocare.

In Italia il carnevale è quindi una festività ancora molto sentita e nei secoli ha dato vita a tantissime masques régionaux, nate soprattutto da usanze arcaiche, dal teatro dei burattini e dalla Commedia dell’Arte. Quelle più conosciute e amate da nord a sud sono Arlecchino, Colombina, Balanzone, Brighella, Gianduia, Farinella e Pantalone. In Campania le maschere più note sono Pulcinella, Tartaglia, Scaramuccia e Coviello.

Nella cosiddetta “settimana grassa” non possono poi mancare in tavola tantissimi dolci che rendono questi giorni ancora più speciali. A Napoli e in Campania a trionfare sono specialmente le preparazioni fritte. Come non citare le bavardage (frits ou cuits au four), des gâteaux fins et parfumés recouverts d'une grande quantité de sucre glace.

Nelle cucine napoletane non può mancare poi il mitico boudin noir, una golosa crema a base di cioccolato fondente e cannella che si mangia accompagnata alle chiacchiere. È diffuso in tutto il centro-sud Italia e il suo nome deriva dal fatto che in principio si preparava con il sangue di maiale.

Altro dolce carnevalesco per eccellenza a Napoli è il migliaccio, una soffice e profumata torta di semolino tipica della cucina contadina sin dal Medioevo. Il suo nome proviene dalla ricetta originale che includeva non il semolino, ma il miglio ed ancora oggi è una delle delizie del carnevale.

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