A partire da: 0 a persona
1h
Italiano
Illimitato
Strada
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
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E' possibile arrivare sull'isola prendendo il traghetto dal porto di Napoli
Nei pressi della famosa piazza Umberto I di Capri, accanto al grand hotel Quisisana, troverai Via Camerelle. Quest’ultima è anche conosciuta come la strada dello shopping e delle grandi firme.
Questa zona dell’isola incarna il lato mondano e raffinato di Capri: di giorno potrai tranquillamente passeggiare e fare acquisti tra le caratteristiche botteghe artigianali e altri negozi, mentre di sera Via Camerelle si colora di musica e luci grazie ai vari ristoranti e alle discoteche che accolgono la movida notturna caprese.
Oltre ad essere una delle tappe obbligatorie per chi vuole visitare il centro dell’isola, è anche un punto di passaggio strategico per raggiungere con facilità la Certosa di San Giacomo e il Belvedere di Tragara, uno spiazzale dal quale potrai ammirare gli indimenticabili Faraglioni.
Capri è unica perché è mare, storia, panorami straordinari, spiagge, fiori e giardini, ma anche moda, lusso e frivolezze: chi la visita riesce ad assaporare e vivere diverse realtà semplicemente passeggiando tra i suoi vicoletti.
Passeggiando lungo questa strada, troverai alcuni edifici le cui origini hanno radici ben lontane.
Villa Pompeiana è stata costruita nel 1879 su una cisterna tiberiana e la struttura rimanda alle tipiche dimore romane, mentre Villa Jenny, costruita dal americano Giorgio Cerio in onore della moglie, è caratterizzata da una loggia ricca di colonne e un meraviglioso portico pavimentato con marmi policromi di origine romana. A dispetto di tutto ciò, purtroppo la loro storia d’amore non ebbe un lieto fine.
Molto famosa a Capri è anche la Boutique Chantecler, così chiamata per il soprannome del proprietario Pietro Capuano. Quest’ultimo era un intraprendente gioielliere napoletano, abituato sin da giovane a vendere pietre preziose ai ricchi visitatori dell’isola. Chantecler un giorno realizzò una campana in metallo e argento su richiesta degli americani e quest’opera ebbe così tanto successo che ben presto diventò il simbolo e il portafortuna del suo negozio. Dopo aver aperto la boutique a Via Camerelle nel 1947, nel 1952 si trasferì in una zona più centrale a Corso Vittorio Emanuele, dove è aperta ancora oggi.
Non lasciare che l’aspetto moderno di questa strada ti inganni: al di sotto dei negozi tinti di rosso e bianco si nascondono secoli di storia. Via Camerelle è l’erede della storica Via Anticaglia, un sentiero costruito già in epoca romana alle pendici del Monte Tuoro.
Via Anticaglia assunse il nome con cui la conosciamo oggi nel XVIII secolo. Il terrapieno romano originario poggiava su una quarantina di arcate chiuse su tre lati, le camerelle, sulle cui origini ci sono diverse teorie: quella più accreditata fa riferimento alle varie cisterne presenti sul tracciato costruito in età romana, necessarie per raccogliere l’acqua e per far passare le condutture.
Altre ipotesi, invece, conducono ad una serie di ambienti annessi in un unico muraglione che partiva dal Monte Castiglione per arrivare al promontorio di Punta Tragara. A questo proposito ancora oggi non si hanno certezze in merito alla funzionalità. Alcuni studiosi, infatti, hanno confuso le camerelle con le sellarie, cioè salotti adibiti alla prostituzione, i quali sono stati citati da Svetonio nella biografia sull’imperatore Tiberio.
Naturalmente nel corso del tempo la struttura delle camerelle, originariamente realizzate con i marmi romani, è cambiata o si è adattata alle esigenze del mondo moderno. Già dal Medioevo le cisterne erano state aperte sul fronte per trasformarle in depositi, mentre oggi sono prevalentemente adibite a negozi.
La realtà tranquilla della strada subì una vera e propria trasformazione a partire dal XX secolo, periodo in cui si intensifica il turismo sull’isola. Da questo momento in poi iniziano delle opere di riqualificazione della zona, ed è per questo che si parla della “prima fase d’oro” di Via Camerelle: nel 1845 nasce il famoso hotel Quisisana, le cui cucine inizialmente occupavano alcune camerelle affacciandosi sulla strada; successivamente vengono costruiti i primi negozietti, le botteghe, e un giardino meraviglioso al posto di uno spazio incolto.
Probabilmente il primo artigiano che rivoluzionò la relazione tra turismo e commercio nella strada fu Gennaro Canfora, il quale aprì un negozio di calzature di lusso fatte a mano e realizzate sul momento, lasciando ai turisti un grazioso ricordo di Capri.
La strada visse la sua seconda fase d’oro negli anni 40, a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Presto l’hotel Quisisana venne scelto come quartier generale degli americani sopraggiunti sull’isola dopo lo sbarco in Sicilia: da questo momento in poi gli alleati diventeranno dei veri e propri turisti, stimolando le idee e le iniziative degli isolani con le loro richieste.
Questo periodo è stato decisivo per il futuro di Via Camerelle e dell’intera isola, la quale ormai si conferma tuttora come una delle principali mete del turismo di massa.
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