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30minuti
Italiano
Illimitato
Chiesa
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Il Santuario di San Gennaro è un antico monumento di culto della zona flegrea.
Sorge nei pressi della Solfatara, nel luogo preciso dove nel 305 Gennaro (vescovo di Benevento) e sei suoi compagni furono decapitati per il martirio.
La costruzione dell’edificio inizia nel 1574 e si conclude nei 1580. Nello stesso tempo fu edificato accanto alla chiesa il convento dei Frati Minori Cappuccini, i quali oggi ancora lo occupano ed officiano il sacro edificio con cura e zelo.
In un rendiconto sulla diocesi di Pozzuoli inviato dal vescovo Leonardo Vairo al papa nel 1589 (Relatio ad Sacra Limina) si può leggere:
” …La grande et universale devotione delli signori napolitani hanno edificato un nobile et bello monastero de’ padri Capuccini sotto la invocatione di detto santo Gianuario, dove officiano con tanta devotione et essemblarità di vita, che piamente si crede che per l’orationi di detti padri sia cessati li terremoti ch’erano tanto grandi et assidui che facevano cascare le case, et davano gran spavento a gli habitanti, et da cinque anni in qua che fu edificato detto monastero non se n’è sentito altro gratia al Signore…”. (D. Ambrasi, A. D’Ambrosio, La Diocesi e i Vescovi di Pozzuoli, Napoli 1990, p.90).
Il primo restauro venne eseguito su progetto dell’architetto Ferdinando Sanfelice e risale al 1701 concludendosi nel 1708, anno in cui la chiesa venne riconsacrata dal vescovo di Pozzuoli Michele Petirro.
L’edificio subisce altri interventi di restauro in seguito ad un incendio nel 1860, ma è nel 1926 che la chiesa viene abbellita ed impreziosita ulteriormente, grazie a vari dipinti di Luigi Tammaro.
L’11 febbraio 1945 il vescovo di Pozzuoli Alfonso Castaldo elevò il santuario a parrocchia dedicata anche ai martiri Festo e Desiderio, e ne affidò le cure ai Frati Minori Cappuccini.
La chiesa è dal 1584 uno dei più famosi luoghi di culto del Santo e meta di devoti pellegrinaggi, per tale motivi merita il nome di santuario.
L’edificio presenta una facciata semplice e un pronao profondo. Sulle pareti si possono ammirare delle lapidi commemorative.
Invece, sul portale del piperno ritroviamo un bassorilievo in marmo del ‘600 che raffigura il volto di Gesù.
Di notevole interesse risulta la cappella a destra della navata dove si venera la pietra sulla quale (secondo la tradizione) fu decapitato il santo. Nella stessa cappella è presente un busto del santo risalente al XII secolo circa, al quale sono attribuiti eventi prodigiosi.
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