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Animali ammessi
Il Monte Faito è una meta ideale per le scampagnate e le gite fuoriporta, molto apprezzata e frequentata da chi abita a Napoli e Provincia o nel Salernitano.
Il suo nome "Faito", è riconducibile al termine "faggeta": l'ampia vegetazione di faggete, infatti, lo ricopre. Si tratta di una montagna alta più di 1000 metri che occupa l'area tra i comuni di Castellammare di Stabia e Vico Equense e fa parte della catena montuosa dei Monti Lattari.
La montagna Faito suscitava grande interesse per la produzione di legname, è stata una risorsa importantissima: venne utilizzata da Ferdinando IV di Borbone per la costruzione della sua flotta. Durante il regno di Ferdinando, la foresta era utilizzata anche per la produzione di ghiaccio: veniva realizzato creando dei fossati riempiti di neve e ricoperti di fogliame. I fossati del Faito erano dei veri e propri frigoriferi naturali che venivano utilizzati per la conservazione di cibi e bevande.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Monte cominciò ad essere considerato una località turistica e nel 1952 venne inaugurata la suggestiva funivia che in soli 8 minuti collega la cima del monte al centro di Castellammare.
Percorrendo la Quisisana, storica strada ed ex mulattiera del Faito che conduce alla vetta del monte, si ha l'opportunità di ammirare gli straordinari panorami dell'intero golfo napoletano. Da un lato, la penisola sorrentina fino all'incantevole Capri e i suoi Faraglioni, dall'altro tutta la zona vesuviana con la sua bella Napoli. Itinerario comodo e tranquillo per chi vuole provare il trekking per la prima volta e passare una giornata circondato dalla natura. Ci sono numerosi sentieri, larghi e ricchi di ombra e frescura come il Sentiero dell'Angelo ma anche ristoranti, bar, un centro sportivo con giochi per bambini e una piscina.
Così chiamato poiché secondo la tradizione qui si raccolsero in preghiera i santi Catello, patrono di Castellammare di Stabia, e Antonino, noto anche come Sant'Antonio Abate, ai quali apparve in sogno l'Arcangelo Michele. Questi ordinò loro la costruzione di una cappella in suo onore, poi sostituita nel 1950 dal Santuario di San Michele Arcangelo. Il sentiero parte dal piazzale della funivia e arriva al santuario.
Si narra che, durante l’invasione dei turchi a Sorrento, un gruppo di fuggitivi si rintanò sul Monte Faito chiedendo l’aiuto di San Michele. Dalla statua sgorgarono delle gocce di sudore e il giorno dopo la città fu liberata dagli invasori. Negli anni successivi, secondo gli scritti dell'epoca, il miracolo fu molto frequente.
Fare un giro in funivia, può essere un'esperienza divertente per i vostri bambini, come una giostra sospesi tra terra e mare. Arrivati sul Monte, potrete passare una meravigliosa giornata in famiglia, tra pic-nic e tranquille passeggiate nello splendido bosco di faggi.
Costruita nel 1952 collega Castellammare con il pittoresco villaggio montano. Fu la prima grande funivia di questo territorio, un mezzo innovativo dal quale ammirare lo splendido Golfo di Napoli. Attrazione per molti turisti già da allora, rese il Faito molto famoso.
Gli anni felici e spensierati furono però interrotti da un'orrenda tragedia nel 15 agosto del 1960, quando la teleferica si sganciò precipitando all'imbocco del tunnel ferroviario sottostante. Quattro persone persero la vita per la scelleratezza umana. I responsabili della funivia, avevano deliberatamente infranto le norme di sicurezza, disattivando i limitatori di velocità, semplicemente per realizzare più corse. Riprese nuovamente servizio il 16 luglio del 1962 e piano piano i viaggiatori riacquistarono fiducia in questo meraviglioso mezzo.
Un vero e proprio festival è organizzato sul Monte, con un tema molto attuale, la metamorfosi. Organizzato in parte in presenza e in parte online, l'estate del 2020 si è svolto il Prologo alla Metamorfosi con delle suggestive proiezioni all'aperto, sotto il cielo stellato. Hanno avuto luogo due competizioni internazionali di cortometraggi, con giuria altrettanto internazionale, che ha valutato 13 cortometraggi. Nel 2021 i membri della giuria saranno ufficialmente invitati al Faito Doc Festival, in presenza, per presentare i lungometraggi creati e i nuovi cortometraggi.
Il Faito divenne tristemente famoso nel 1996 poiché fu il luogo dove scomparve Angela Celentano. Strazianti le parole del padre, che ricorda il momento esatto della scomparsa. Si girò e chiamò <>, convinto che la bambina fosse ancora dietro di lui, ma voltandosi era sparita nel nulla, e mentre cercava invano di ritrovarla con lo sguardo, Maria, la mamma di Angela, gli chiese cosa voleva nel suo panino e lui rispose dicendo <>.
Per quattro lunghi giorni il Monte fu messo sottosopra alla ricerca di Angela, purtroppo senza successo.
Funivia
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