Il Castello Aragonese di Baia è uno dei principali punti d’interesse dell’area flegrea che si trova nell’omonima frazione del Comune di Bacoli. La costruzione è stata eretta su un promontorio a 50 metri sul livello del mare ed è incastonata tra un dirupo di tufo a picco sul mare e una depressione creata dalle caldere dei vulcani noti come Fondi di Baia.

Contornato da ponti levatoi, fossati e alte mura, il castello era praticamente inespugnabile per i nemici e la sua posizione strategica permetteva di controllare tutta la zona del porto, impedendo l’avvicinarsi delle flotte nemiche. Per la sua posizione rispetto ad altre attrazioni del territorio flegreo, il Castello di Baia è l’attuale sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei che ospita la gran parte dei reperti rivenuti nei siti flegrei.

La storia secolare del Castello Aragonese di Baia

In età romana il promontorio era occupato da un complesso residenziale i cui resti sono andati distrutti e in parte inglobati nell’attuale struttura del castello. La realizzazione della fortezza è stata iniziata dagli Aragonesi nel 1495, poco prima dell’arrivo dei francesi di Carlo VIII. Per il progetto il re Alfonso II d’Aragona si è avvalso della collaborazione dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini, noto per le sue tecniche innovative nel campo delle difese militari.

In seguito all’eruzione del Monte Nuovo, il viceré don Pedro de Toledo ha deciso di avviare una totale ristrutturazione del Castello di Baia che ha così assunto l’aspetto attuale. L’edificio ha mantenuto la sua funzione di fortezza militare anche nel periodo del dominio austriaco e durante il regno borbonico.

Nel 1734 la costruzione è stata seriamente danneggiata nel corso della guerra dei Borbone contro gli austriaci e per questa ragione è stata ulteriormente fortificata e restaurata da Carlo III di Borbone. Dopo l’Unità d’Italia il Castello Aragonese di Baia ha conosciuto un lento abbandono e nel 1887 è passato sotto il controllo di diversi ministeri.

Potrebbe interessarti

Nel 1927 viene poi ceduto al Real orfanotrofio militare e nei successivi tre anni sono state apportate nuove modifiche. Invece nel corso della Seconda Guerra Mondiale il castello è stato impiegato come carcere militare per i prigionieri di guerra. Solo nel 1980 la sua gestione passa nelle mani della Regione Campania e nel 1984 è stato definitivamente preso in carico dalla alla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta affinché potesse accogliere il Museo Archeologico dei Campi Flegrei.

Per ammirarne le sue bellezze senza tempo ti consigliamo questo tour guidato al Castello di Baia. L’attività si svolge ogni prima domenica del mese e ti consente di vedere gli oggetti esposti nelle incantevoli sale del museo. Inoltre, dalla sommità del castello si gode una magnifica vista sul Golfo di Pozzuoli.

Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Il Castello Aragonese di Baia è la sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, dove si possono osservare tantissimi reperti storici ritrovati nei principali siti della zona flegrea. Nelle sale interne dell’edificio sono messi in mostra oggetti provenienti dal Rione Terra di Pozzuoli, la ricostruzione del Sacello degli Augustali di Miseno, i calchi in gesso trovati alle Terme di Baia e i ritrovamenti del Ninfeo di Punta Epitaffio.

Tra le diverse sezioni si possono poi vedere collezioni ottocentesche di reperti cumani, manufatti di provenienza sannitica, frammenti provenienti da santuari di epoca greca, marmi di origine romana e altri ritrovamenti di età bizantina.

Invece nella Sala Polveriera si può visitare la mostra intitolata “Il visibile, l’invisibile e il mare”. È dedicata alla statua di Zeus in trono che è tornata ai Campi Flegrei dal Getty Museum di Los Angeles. Oltre a queste opere sono esposte altre 11 sculture provenienti dai depositi del Parco Archeologico dei Campi Flegrei che raccontano il rapporto dell’area flegrea con il mare, tra emersione e immersione dovuta ai fenomeni del bradisismo.

Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei è aperto dalle 9:00 alle 20:00 tutti i giorni, tranne il lunedì. Per quanto riguardo i biglietti, il ticket intero costa 5 €, mentre il ridotto costa 2 €.