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Monte Castello e il Castrum S. Adjutoris di Cava de’ Tirreni

Cava de' Tirreni, 84013, Salerno

Ora aperto
Durata

1h

Le lingue

___

Partecipanti

Illimitato

Tipo

Castello

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Adatto ai bambini

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Adatto alle coppie

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Animali ammessi

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Parcheggio disponibile

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Senza barriere

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Informazioni su questa attività

Monte Castello è sicuramente il simbolo storico e culturale di Cava de’ Tirreni. È il luogo dove ogni anno, nell’Ottava del Corpus Domini, ha sede l’omonima festa commemorativa del miracolo del SS. Sacramento, in cui il parroco sopravvissuto Don Angelo Franco arrestò la peste che divagò a Napoli nel 1656 con una processione eucaristica.

In questa giornata avviene l’esposizione del Santissimo Sacramento dal castello verso i quattro distretti “de La Cava”, e per tre giorni le strade della città sono animate da cortei, archibugieri, dame, cavalieri e sbandieratori.

La storia del castello

In merito alla fondazione del castello ci sono idee divergenti: molti affermano che venne edificato nel 773 da Arechi II, principe di Benevento, con l’obiettivo di difendere il ducato longobardo da un possibile attacco di Carlo Magno, costruendo questo e altre quattro fortificazioni, rafforzate da torri, terrapieni e mura, estendendosi su un territorio molto ampio. Altri ancora credono che le origini risalgano al IX secolo per difendersi dai Saraceni. Ciò che non è in dubbio è che il castello fu donato dal duca Ruggiero al figlio Roberto verso la fine del XI sec.

Fino al 1500 il complesso non aveva un nome; solo successivamente l’intero schieramento difensivo venne denominato “Castrum Sancti Adiutoris” grazie al Santo che aveva dato il nome alla terra circostante. 

Ma la storia non finisce qui. Nel 1110 fu acquistato dal Monastero della S.S. Trinità, diventando l’abitazione di un monaco e di un laico a capo delle guarnigioni poste a difesa della città. Dopo aver subito una distruzione nel 1291 per volere di Carlo II d’Angiò, ritornò in vita nel 1380 con l’obbligo per i cittadini di pagare un’imposta per il suo mantenimento. Da questo momento in poi la fortezza funse da postazione militare fino alla Seconda Guerra Mondiale, in particolare fino al 1943: i tedeschi la occuparono favoriti dalla posizione strategica con mira dei cannoni su Vietri, grazie alla quale riuscirono a rallentare l’avanzata degli alleati che sbarcarono a Salerno.

Come conseguenza del suo vissuto iniziò la decadenza della struttura, soprattutto causata dagli innumerevoli bombardamenti del conflitto mondiale. Solo nel 1970 il sito è stato ripreso e restaurato. Nel 2010, durante degli scavi archeologici di riqualificazione, è stata recuperata una moneta di epoca normanna utilizzata da bizantini e longobardi, il follaro.

Perché visitare il castello

Dal Castello, che protegge e veglia su Cava dall’alto della sua collina, si può godere di un ampio panorama su tutta la città. Al suo interno presenta una cappella e, a sud, i resti di quella che un tempo era una torre di osservazione e delle mura. Sul lato orientale puoi notare due bastioni, caserme e cortine. Puoi approfittare dei giorni in cui cade la festa locale per ammirare i fuochi d’artificio dall’alto di Monte Castello.

Il Castello è dimora di storie misteriose: si racconta che da qualche parte si nasconde un passaggio sotterraneo segreto tra il Castello di Cava e quello di Salerno, e che nella cisterna del Castello sia morta una vecchia strega che, secondo la leggenda, di tanto in tanto riappare improvvisamente; questa leggenda trae origine da un evento ricordato nei registri della chiesa della SS. Annunziata, secondo cui ad annegare il 9 gennaio 1729, in realtà, fu un eremita del castello, il frate Antonio Micano. Altri ancora, invece, dicono che da qualche parte nella fortezza sia celi un antico tesoro, ma non si sa molto a questo proposito.

Posizione dell'attività

Cava de' Tirreni, 84013, Salerno

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