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Risalente al XI secolo, Villa Cimbrone è diventata famosa per una scena del film La principessa Sissi: era un vasto podere dove crescevano rovi e sterpi, legato a Nicola Mansi, un sarto ravellese emigrato in Inghilterra. Il nome Cimbrone ricorda l'antica denominazione del promontorio roccioso Cimbrogno su cui si trovava la città di Ravello.
Il podere con rovi e sterpi diventò una villa caratteristica quando Nicola Mansi, tornato a Ravello la trasformò in un luogo dalle singolari bellezze con tante varietà di suppellettili antiche dappertutto.
A sinistra vi è un preziosissimo cortiletto, l’ingresso è abbellito da bifore, un tipo di finestra a due aperture, e da due archi d’ingresso poggianti su colonne. Una porticina conduce in una caratteristica sala a terrazza della cripta, una costruzione veramente originale, piena di maestà ed armonia, assolutamente da visitare.
Da ammirare è il chiostro, ampiamente ridecorato da Lord Grimthorpe, con una copertura al centro e le mura ornamentate da bassorilievi e terracotta antica.
A destra del chiostrino è posta una torre di difesa a quattro piani incorporata al castello tutto decorato; anche i suoi interni sono ricchi di statue, bassorilievi, mobili antichi, arazzi e dipinti. Di fronte vi è un’altra torre di abbellimento coperta da maioliche.
Villa Cimbrone ha dei magnifici giardini, adornati di rare specie di piante, statue e fontane. I vialetti del giardino conducono al meraviglioso belvedere, la Terrazza dell'Infinito.
Sospesa a 400 metri d'altezza, regala una vista incredibile verso la montagna e verso il mare dalla Costa Cilentana fino ad arrivare alla Costiera Amalfitana, delineata da una serie di busti marmorei in contrasto con il cielo celeste e le acque azzurre del Mediterraneo.
La villa era inizialmente un ampio casale proprietà degli Acconciajoco patrizi di Ravello, successivamente dei potenti e facoltosi Fusco e degli Amici. Nel 1904 l'intera proprietà fu acquistata da un nobile banchiere britannico, Ernest William Beckett che la trasformò da luogo abbandonato in una meravigliosa villa con uno straordinario parco arricchito da elementi architettonici neoclassici, gotici, seguendo lo stile botanico.
Negli anni 90 è stata restaurata con un progetto di Giuseppe del Pizzo, Alberto White e Giovanna White ed oggi all'interno della villa si trova un incantevole albergo a 5 stelle gestito dalla famiglia Vuilleumier mentre il parco è aperto al pubblico e si può visitare a pagamento.
La terrazza di Villa Cimbrone, insieme a quella di Villa Rufolo, incantò Wagner, in onore del quale, si svolge ogni anno il Ravello Festival, che ha reso Ravello la città della musica nella Costiera Amalfitana.
La villa fu il ritrovo romantico di Greta Garbo, bella e solitaria attrice che fuggì da qui nel 1938 per sposare Leopold Stowkowski, un conduttore anglo-americano. Da allora la villa è diventata un'attrazione internazionale nonostante il loro matrimonio non fu mai consumato.