Diego Armando Maradona per Napoli è stato molto più di un semplice calciatore: è diventato un pezzo della sua anima. Quando arrivò in città nel 1984, il Napoli non aveva mai vinto uno scudetto e l’idea di competere con i grandi club del Nord sembrava quasi un sogno. Con lui, però, tutto è cambiato. In pochi anni ha portato la squadra a vincere due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa UEFA e una Supercoppa Italiana, trasformando il Napoli in una potenza calcistica e regalando ai tifosi gioie che nessuno avrebbe mai immaginato.

Ma l’importanza di Maradona non si limita ai trofei sportivi. Per la città, che in quegli anni viveva difficoltà economiche e sociali, ha rappresentato un simbolo di riscatto. La sua storia, fatta di talento incredibile e di lotta contro chi lo aveva dato per sconfitto, parlava direttamente al cuore dei napoletani. Maradona arrivò e si schierò con loro, con i più semplici, con chi aveva fame di rivincita. È stato proprio questo a creare un legame così forte, quasi familiare.

A Napoli non era considerato un idolo distante, ma era “uno di casa”, un figlio adottivo che dava voce all’orgoglio di una città intera. Lo Stadio San Paolo è diventato il suo regno, tanto che oggi porta il suo nome. E ancora oggi, camminando per le strade, è impossibile non incontrare il suo volto tra murales, altarini, bandiere e fotografie appese nei bar. Per molti, Maradona è diventato una sorta di santo laico, un simbolo che protegge, che rappresenta, che ricorda a tutti la forza e la dignità di un popolo.

Il ricordo di Maradona tra statue, altarini e murales sparsi in città

Camminando per le strade di Napoli è facile imbattersi in tantissimi tributi e monumenti dedicati al ricordo del celebre calciatore argentino. L’attrazione forse più famosa è il grande murales presente nei Quartieri Spagnoli e realizzato nel 1990 dall’artista locale Mario Filardi subito dopo che il Napoli vinse il suo secondo scudetto. Il disegno sulla facciata di un palazzo raffigura Maradona con la maglia del Napoli e nel 2016 è stato restaurato per mantenere vivo e nitido il volto del “Pibe de Oro”. Dopo la scomparsa di Maradona lo spiazzo è stato ribattezzato Largo Maradona ed oggi è meta di pellegrinaggi da parte du tifosi, turisti e visitatori da tutto il mondo che passano per ammirare il murale, lasciare fiori, scattare foto e rendere omaggio.

Altro famoso tributo è il murale di Maradona a San Giovanni a Teduccio, una delle opere più emblematiche di Jorit Agoch, l’artista napoletano di origini olandesi che nel 2017 decise di dedicare al calciatore un ritratto monumentale sulle facciate delle case popolari di via Taverna del Ferro. Jorit ha cominciato il progetto autofinanziandolo, ma l’opera è stata completata anche grazie al sostegno di chi credeva nel valore simbolico del murale, tra cui l’allora capitano del Napoli, Marek Hamsik, e alcune associazioni del territorio. Il risultato è l’immagine di un Maradona adulto, con la barba folta, lo sguardo intenso e dei segni sul volto, ispirata a una fotografia scattata quando allenava la nazionale argentina.

Tra le tante opere d’arte ispirate a Maradona ci sono varie statue, come quella in bronzo di Domenico Sepe esposta al Museo Maradona ai Quartieri Spagnoli oppure la grande statua alta ben 6 metri inaugurata in Largo Maradona. L’opera si intitola D10S ed è stata realizzata dall’artista italo-argentino Salvador Gaudenti.

Visita il Museo Maradona

Tra le tante iniziative nate a Napoli per omaggiare il suo campione più amato, c’è anche il Museo Maradona, situato in Vico Cariati, a pochi passi dal celebre Largo Maradona nei Quartieri Spagnoli. Questo piccolo ma prezioso spazio espositivo custodisce numerosi oggetti appartenuti al Pibe de Oro, trattati quasi come reliquie, tanto è forte il sentimento che lega la città alla sua leggenda.

Il museo nasce dalla volontà di Massimo Vignati, figlio di Saverio, storico custode dello stadio partenopeo per trent’anni. Grazie al legame di amicizia costruito dalla sua famiglia con Maradona, al punto che la moglie di Vignati, Lucia, è stata per anni governante personale del calciatore, Massimo ha ereditato molti oggetti che oggi compongono la collezione.

Tra i pezzi più significativi spicca la statua in bronzo di Maradona, realizzata nel 2020 dallo scultore Domenico Sepe, che raffigura Diego come un eroe vittorioso, ornato dai simboli degli scudetti e della Coppa Italia conquistati con il Napoli. Ma il museo conserva anche numerosi cimeli unici:

  • la maglia del Boca Juniors
  • la camicia indossata da Maradona il giorno del suo arrivo a Napoli
  • la maglia del Napoli della stagione 1987-88
  • il pallone dei Mondiali di Messico 1986
  • la panchina degli spogliatoi utilizzata dal campione

La visita guidata a Museo Maradona entrare in contatto con la storia, la memoria e l’emozione di un uomo che ha unito generazioni di napoletani e che continua a vivere come un mito intramontabile nel cuore della città.

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Terminata la visita, potrai immergerti nei Quartieri Spagnoli, un dedalo di vicoli animati e ricchi di vita e storia. Le strade sono decorate da opere di street art e, tra queste, spicca l’iconico murale dedicato a Maradona, tappa irrinunciabile per chiunque voglia comprendere il cuore popolare della città. La passeggiata continua poi verso Via Toledo, una delle zone più importanti e affollate di Napoli, dove potrai regalarti una pausa per un caffè o un dolce o fare un po’ di shopping.