The struffoli, crispy balls covered with a delicious icing of honey under a rain of candied fruit and confetti colorful: who has never tasted them at Christmas?

Every family carefully preserves its recipe, what is certain, though, is that a nice plate of struffoli can never be missing on a Neapolitan table; they are often given to friends and relatives for the holidays, moreover, eating them is a sign of good omen for the new year that is about to begin!

P.s: a little secret to make them even tastier is to make small balls so that each one is fully coated with honey, which will make it even tastier.

Origins and interesting facts about struffoli

Although it is a typical dessert in the Neapolitan culinary tradition, it is spread throughout the south-central and actually is thought to have been anciently imported from Magna Greece; today, in fact, in Greece and in Turkey are still prepared in their variant, the lokoumades, pancakes leavened and fried rounds, covered with honey or sugar syrup, cinnamon Or other flavorings.

Also known as "strozzaprete", the origins of this name are very curious. From the Greek "strongoulos", that is, rounded, and "pristòs" meaning cut, comes out "strongoulos pristòs," meaning a round cut ball, which perfectly describes the ostrich. By assonance, it later became "strangolapre(ve)te" in Greece, because they are able to "strangle" those who at the time were considered greedy members of the clergy.

Other scholars believe that with good probability the origins are Andalusian, referring to the period of the spanish domination to Naples. In the Southern Spain, in fact, they cook the Andalusian equivalent of struffoli, the piñonate, different from ours mainly because of the more elongated shape of the dough balls.

Beyond which people first handed down this tasty preparation, it is almost assured that it was the neapolitan nuns to preserve the recipe, preparing them often, even during Christmas, starting the tradition of struffoli in Naples.

This typical dessert is mentioned in an ancient cookbook as early as 1634, but not with specific reference to the Christmas season. John Baptist Crisci publishes in Naples the "Lucerna de corteggiani", an extensive collection of menu for different times of the year-the first true repertoire of products and specialties of the South Central region.

Struffoli in other Italian regions

In Umbria, nelle Marche, in Molise and in Abruzzo lo struffolo si chiama cicerchiata, perchĂ© le palline legate tra loro col miele ricordano la caratteristica forma delle cicerchie, mentre in Basilicata and Calabria è conosciuto come la “cicerata“. Nelle zone vicino Viterbo gli struffoli sono associati ad un altro dolce, le frittelle di pasta morbida che generalmente sono conosciute come le castanets by Carnival. A Taranto vengono chiamati “sannacchiudere“, mentre a Lecce “purceḍḍuzzi”, il cui nome richiama la forma simile a dei piccoli porcellini dolci, detti anche pizzi cunfitti, “purcidd” a  Martina Franca; a Palermo, invece, si chiamano strufoli, con una “f” mancante. A Carloforte at Sardinia sono detti “giggeri“.

Preparali anche tu per le feste!

Ricetta

Dosi per 6 persone:

  • Farina 00 450 gr
  • Uova 3 intere
  • Burro 90 gr
  • Zucchero bianco 3 cucchiai
  • Rum bianco o limoncello 30 ml
  • Buccia grattuggiata di 1 limone
  • Salt to taste. 
 

Per il condimento

  • Miele di acacia 300 ml
  • Frutta candita: una manciata a dadini
  • Praline colorate di zucchero q.b.
  • Olio di semi di arachide 1 litro
Proceedings
  1. Partendo dall’impasto, appoggiati ad un piano preferibilmente in legno e setaccia la farina, aggiungi un pizzico di sale, le uova, tre cucchiai di zucchero e il burro giĂ  morbido. Aggiungi anche il rum (o il limoncello se preferisci) e la buccia grattugiata di un limone.
  2. Lavora l’impasto con una forchetta, poi passa alle mani per ottenere una pasta elastica e liscia.
  3. Avvolgi il panetto nella pellicola trasparente e lascialo in frigo per circa un’ora.
  4. Dividi poi l’impasto in piĂą parti e inizia a lavorare i pezzi creando dei cilindretti lunghi, poi taglia ogni “serpentello” a rettangolini, della lunghezza di circa 1 centimetro. Se preferisci delle palline tonde puoi lavorare i rettangolini con le mani, altrimenti lasciarli così come sono.
  5. Scalda in una padella o pentola abbastanza alta (come un wok) un litro di semi di arachide. Quando l’olio avrĂ  raggiunto la temperatura per friggere usa una schiumarola per adagiare delicatamente gli struffoli nell’olio pochi alla volta. Fai attenzione! I tempi di cottura sono brevissimi, appena saranno dorati al punto giusto toglili subito. Naturalmente togli l’olio in eccesso mettendoli in un piatto con della carta assorbente.
  6. Nel frattempo in una pentola dove andranno anche gli struffoli cotti inizia a scaldare il miele. Una volta sciolto spegni il fuoco e aggiungi struffoli, canditi, confettini, Mescola il tutto.
  7. A questo punto poggiali su un piatto e crea una piccola montagna di deliziose palline colorate.