Each Neapolitan che si rispetti ha visto la fatidica scena del caffè, ben ristretto, preparato al balcone, oppure, a Natale, ha ricevuto la domanda: “Te piace ‘o presepe?” da un nonno o uno zio.

I mean, certain images are naturally part of the DNA and background campano, without making much effort.

Ripercorri anche tu le orme di una leggenda del teatro, facendo un tour tra i vari edifici storici della città, tra Chiaia e il centro storico di Napoli.

An extended family in which there is an air of theater

Eduardo De Filippo was born, in 1900, out of the relationship between the theatrical seamstress Luisa De Filippo and the well-known playwright Eduardo Scarpetta.

Eduardo assume il cognome della madre, poiché il padre, già sposato con la zia di Luisa, non lo riconosce.

L’attore e autore teatrale è nato in 14 Vittorio Colonna Street, a Chiaia, where, today, ironically, a plaque commemorates the residence of another character (a certain Giustino Fortunato).

Attualmente, la zona è il heart of the nightlife, the right place to go for a drink.

Returning to the biography, Eduardo has two brothers with whom he holds a artistic partnership fortissimo: si tratta di Titina, sorella maggiore, e Peppino, il minore. Assieme a loro inizia a calcare il palco, già all’età di 4 anni.

È un bambino sveglio che, bonariamente, alle scuole elementari, quando non ha studiato, offre alla maestra i libretti delle commedie del padre.

Il debutto vero e proprio però, avviene, nel 1911, al Mercadante Theater, quando recita nelle vesti di Peppiniello in Miseria e nobiltà. Il Mercadante è un teatro settecentesco, sito in Piazza Municipio, ancora attivo e visitabile.

Early works and the success of Natale in casa Cupiello

In his 20s, he wrote his first play with a dramatic ending, Pharmacy on duty, messa poi in scena dalla compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta. A questa prima opera, negli anni ’20, seguono altre due pièces.

In questo periodo, sposa la sua prima moglie, Dorothy Pennington, che si occuperà di tradurre e di divulgare all’estero alcune delle sue opere.

La consacrazione di Eduardo-autore, però, arriva nel 1931, con la sua commedia più famosa, Christmas in the Cupiello House, brought to the stage on December 25 by the new company founded by the three brothers. The performance took place in a theater that stood on the site of thecurrent Filangieri cinema.

The play, set entirely within Luca Cupiello's household, recounts the vicissitudes of "Lucariello" to which are intertwined those of his daughter Ninuccia. The gags between Lucariello and his wife Concetta are memorable.

From now on, the Humorous Theater Company verrà richiesta nei più importanti teatri italiani.

War, the enhancement of Neapolitan theater, and Filumena Marturano

Gli anni del conflitto creano non poche difficoltà ai teatri, ma Eduardo e Peppino sovvenzionano a più riprese i reduci di war and displaced people throughout Italy.

In 1944, the association with Peppino came to an end and, on December 10, Eduardo and Titina founded their own company, which, the following year, chronicled the war in Naples millionaire!, staged at the San Carlo Theater, per beneficenza. Il teatro lirico, situato in Piazza del Plebiscito, è aperto al pubblico e ospita ancora spettacoli di danza e un museo.

'46 dates back to Filumena Marturano, the story of an ex-prostitute who tries to reunite her three children. Apparently Eduardo, was inspired by a real-life woman who lived in a brothel in Vico San Liborio, between Piazzetta Montesanto and Toledo Street. Oggi, in quel punto, un piccolo murales ritrae Sophia Loren, attrice che ne interpretò il ruolo nel film Italian Wedding by Vittorio De Sica.

During this period, Eduardo, in crisis with his first American wife, meets the young actress Thea Prandi. At the same time, Titina's first heart problems arise, preventing her from acting.

In 1948, Eduardo, actively engaged in the recovery of the Neapolitan theater scene, bought the rubble of the St. Ferdinand to rebuild it into a state-of-the-art theater. Located near the Rione Sanità, è considerato oggi la “casa” della commedia napoletana. Qui, è possibile visitare una mostra permanente dedicata agli attori partenopei più celebri.

Negli anni ’50, De Filippo cerca, senza successo, di far decollare il Teatro Stabile di Napoli e dà vita alla serie tv in sei puntate “Il teatro di Eduardo”.

A dark period for affections, but full of professional satisfaction

Tra il 1960 e il 1961, l’autore subisce due gravi lutti: la perdita della figlia Luisella e quella della seconda moglie, Thea, da cui è già separato. Nonostante i giorni bui, il lavoro non può fermarsi e il successo delle sue opere raggiunge l’URSS, l’Ungheria, l’Austria e il Belgio.

In the 1970s, he met international comedy stars such as Laurence Olivier.

In 1977, he married writer and translator Isabella Quarantotti in a civil ceremony.

In 1981, President Sandro Pertini named Eduardo De Filippo a senator for life.

Edwardian poetry: the verses that accompanied him throughout his career

Un aspetto particolare che ha contraddistinto il processo creativo dell’autore è l’abitudine a comporre poesie, soprattutto in dialetto, utili a favorire la stesura delle opere teatrali. Il drammaturgo, sfruttando i suoi molteplici talenti, usava i versi per sveltirsi nella redazione e dare profondità alla scrittura, riprendendo tematiche e motivi che rendevano vivi i personaggi. Tra gli scritti più famosi spicca la romantica “Si t”o sapesse dicere”.

Ah… si putesse dicere/ Ah… se potessi dire

chello c’ ‘o core dice;/ quello che il cuore dice;

quanto sarria felice/ quanto sarei felice

si t’ ‘o sapesse dì!/ se lo sapessi dire.

E si putisse sèntere/ E se poi tu sentissi

chello c’ ‘o core sente,/ quello che il cuore sente

dicisse: «Eternamente/ diresti  «Eternamente

voglio restà cu te!»/ voglio restar con te!»

Ma ‘o core sape scrivere?/ Ma il cuore non sa scrivere,

‘O core è analfabeta,/ il cuore è analfabeta,

è comm’a nu pùeta/ è come un poeta

ca nun sape cantà./ che non riesce a cantar.

Se mbroglia… sposta ‘e vvirgule…/ Si sbaglia… sposta virgole…

nu punto ammirativo…/ un punto esclamativo…

mette nu congiuntivo/ poi mette un congiuntivo

addò nun nce ‘adda stà…/ là dove non ci va.

E tu c’ ‘o staje a ssèntere/ E tu stai ad ascoltarlo,

te mbruoglie appriess’ a isso,/ ti sbagli insieme a lui,

comme succede spisso…/ come succede spesso…

E addio Felicità!/ E addio Felicità!