Il Castello di Otranto, in inglese The Castle of Otranto, è un’opera dello scrittore Horace Walpole ed è comunemente considerata il primo gothic novel della letteratura. La storia raccontata si svolge nella località salentina di Otranto. Grazie a Walpole, ha avuto origine tutto un genere di grande successo che avrebbe poi incluso autori come Mary Shelley (Frankenstein) e Bram Stoker (Dracula).

L’autore Horace Walpole (1717-1797) era uno scrittore e politico inglese, figlio del Primo Ministro Robert Walpole. Per tanti anni membro del Parlamento, ha raggiunto la fama proprio con Il Castello di Otranto, scritto al rientro dal suo Gran Tour in giro per l’Italia. L’opera è quindi ambientata proprio nel maniero pugliese e oggi al piano terra dell’edificio c’è anche una sala dedicata.

Trama e curiosità sul romanzo

The first edition of the The Castle of Otranto è datata 1764 e nella finzione letteraria si presentava come una traduzione di un antico manoscritto stampato nel 1529 a Napoli e ritrovato da poco nella biblioteca di una famiglia cattolica del nord dell’Inghilterra. Questo manoscritto fittizio e il suo autore Onuphrio Muralto erano il simbolo delle aspirazioni creative di Walpole che aveva preso lo pseudonimo di William Marshal.

Nelle edizioni successive Walpole decide di svelare la paternità dell’opera. Infatti, in quegli anni era in corso un vivace dibattito su quello che era il ruolo della literature. That is, whether novels should represent real life or simply be imaginary. Rather, the English writer's was an attempt to bring together the novel and the romance.

La storia inizia con l’attesa per il matrimonio di Corrado, unico erede maschio di Manfredi, principe di Otranto, con la figlia del marchese di Vicenza, Isabella. Il ragazzo però non si presenta e verrà ritrovato nel cortile del castello schiacciato da un enorme elmetto piumato caduto dalla scalinata.

Il macabro evento sarebbe collegato ad un’antica profezia, secondo cui il castello di Otranto e il titolo nobiliare passeranno al vero erede quando questi sarà troppo grande per abitarlo. Invece di disperarsi per il figlio, Manfredi fa sapere a Isabella che vuole ripudiare sua moglie per sposarla. La giovane scappa impaurita attraverso i sotterranei della fortezza, dove incontra un contadino in fuga, Teodoro, che la aiuta a rifugiarsi nell’abbazia di San Nicola.

Theodore però verrà catturato e condannato a morte. Poco prima di essere giustiziato, padre Girolamo riconosce in lui suo figlio. Matilda, figlia di Manfredi, si innamora del ragazzo, così come Isabella. Nel frattempo, arriva Federico, padre di Isabella, intenzionato a farla uscire dal convento in cui è rinchiusa. Teodoro ferisce per errore Federico e a questo punto i due padri decidono di concedere la mano delle proprie figlie l’uno all’altro.

Manfredi sees Theodore with a woman and thinking it was Isabella, he stabs her, only to discover that it was his daughter Matilda. As the woman dies, the castle collapses to its foundations and among the rubble emerges the figure of Alfonso, former prince of the lordship of Otranto, who points to Theodore as his heir. Alfonso's vision ascends into the sky and among the clouds is seen the figure of St. Nicholas of Bari. The affair ends with the marriage of Isabella and Theodore. Instead, Manfredi retires to a convent to atone for his sins.

The Castle of Otranto

A fare da sfondo al romanzo Il Castello di Otranto è proprio l’antico maniero che si può oggi ammirare nella piccola cittadina di Otranto, in provincia di Lecce. Importante ponte verso Oriente, Otranto sin dal medioevo è stata protetta con diversi sistemi difensivi e opere fortificate, modificate nei secoli dalle varie dominazioni subite.

Anche noto come Forte a Mare, il castello di Otranto è stato costruito su richiesta di Alfonso d’Aragona, forse sui resti di una precedente costruzione voluta da Federico II di Svevia nel 1228. I lavori cominciano nel 1485 e sono affidati Francesco di Giorgio Martini, noto architetto militare dell’epoca rinascimentale.

L’aspetto attuale si deve principalmente ai viceré spagnoli. Infatti, vengono aggiunte opere di difesa nel 1535 grazie a Don Pedro of Toledo. At present, the castle has a pentagonal plan surrounded by a moat, a drawbridge and 4 towers. A series of tunnels and underground passages branch off below the ground floor, forming the dungeons.

Such rooms have great historical value and have remained unchanged since their construction dating back to the late 15th century. Here one can easily grasp the different phases that marked the construction of the military fortress. Today, the interior rooms host exhibitions, readings and displays.