Nardò è una cittadina della provincia di Lecce che conta una popolazione di poco più di 30.000 abitanti. È situata sul versante ionico della costa salentina ed è incastonata tra i Comuni di Porto Cesareo, Avetrana, Veglie, Copertino, Galatina e Galatone.
La località pugliese si estende su una fascia costiera di 22 km e tra le principali mete balneari abbiamo Santa Caterina, Sant’Isidoro, Santa Maria al Bagno e Porto Selvaggio che ogni anno sono prese d’assalto dai turisti. Nardò però non è apprezzata solamente per le sue incantevoli spiagge poiché si caratterizza anche per il suo ricco patrimonio storico e artistico.
La città pugliese ha avuto origine intorno al VIII-III secolo a.C., ovvero al tempo della civiltà dei Messapi. Nel 269 a.C. Nardò passa sotto il dominio dei Romani e successivamente viene conquistata dai Bizantini che ne conserveranno il possesso fino all’XI secolo. Nel 1055 i Normanni occupano la cittadina, per poi essere soppiantati dagli Angioini nel 1266.
Nel 1497 il feudo di Nardò viene attribuito alla famiglia Acquaviva, di cui Belisario è stato il principale esponente. Nel 1861 anche il borgo pugliese viene annesso al Regno d’Italia e negli anni della Seconda Guerra Mondiale qui sono stati accolti migliaia di ebrei scampati ai campi di concentramento.
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