Tutti sogniamo un turismo accessibile e soprattutto una realtà accessibile. Non esistono limiti a meno che questi non vengano creati. Ed è per questo che diversi siti di Napoli si sono impegnati nel rendere la cultura, l’arte e la storia fruibile a tutti.

La Sala DAI al Palazzo Reale di Napoli

Tra questi, il Palais royal de Naples ha creato la Sala DAI (Didattica-Accessibilità-Inclusione), la sala didattica per l’accessibilità universale, fondata nel 2007 e situata al pianterreno del Cortile d’Onore. L’idea alla base è quella di offrire strumenti che possano facilitare la visita e la conoscenza dell’edificio e delle opere che ospita in modo alternativo: attraverso un video in LIS per le persone sorde, video con cartoon dedicato alle persone Down, una guida facilitata (in italiano e inglese); inoltre, nel 2007 la Federazione Italiana Pro Ciechi ha realizzato un modello in scala 1:200 con didascalie Braille per riprodurre la struttura della Reggia, così che il visitatore possa percepire attraverso un’esperienza tattile l’architettura e l’articolazione volumetrica dell’edificio. Non manca un itinerario tattile permanente con riproduzioni in scala ridotta delle statue dei re di Napoli della facciata principale e altri oggetti provenienti dai depositi.

Il panorama tattile nei pressi di Castel Sant’Elmo

Paolo Puddu, con il progetto Follow the Shape ha vinto il Concorso Giovani Artisti, decidendo di dedicare alle persone cieche il panorama tattile di Napoli grazie al linguaggio Braille che segue il corrimano dei camminamenti che circoscrivono Piazza d’Armi, per l’esattezza dove cominciano le mura medievali di Castel Sant'Elmo al Vomero: in questo modo potranno inoltrarsi in un percorso interiore, dove le parole di scrittori e poeti dedicate a Napoli permetteranno loro di conoscere la città, il paesaggio e vivere un’emozione senza porre alcun limite all’immaginazione.

Anche gli Fouilles archéologiques d'Herculanum aprono le porte ad una realtà diversa e accogliente. La Soprintendenza, insieme all’Unione italiana ciechiles Centro nazionale del Libro parlato e il Centro studi Herculaneum, hanno avviato un’iniziativa volta all’esplorazione del parco attraverso l’olfatto, il tatto e l’udito. L’Unione italiana ciechi ha partecipato in prima persona e con entusiasmo al progetto, in quanto è stata chiamata ad effettuare una serie di test affinché si potesse ideare il percorso migliore per le persone cieche e gli ipovedenti. I visitatori saranno invitati a toccare con le mani mosaici, iscrizioni e strutture, ad ascoltare rumori particolari o a sentire gli odori di alcune piante presenti nel parco archeologico, in modo da poter ricostruire un’immagine del parco attraverso gli altri sensi.

L’Orto botanico e il Museo tattile ed olfattivo

Chi ama essere circondato dai suoni e dai profumi della natura, può visitare l’Orto Botanico di Napoli. L’area ospita un Museo tattile ed olfattivo, dedicato ai ciechi e ipovedenti. Lo “Chalet” è dedicato all’esposizione di parti di piante corrispondenti ai vari organi che contraddistinguono i vegetali superiori, nonché alle fragranze tipiche di alcune specie. Tra gli espositori in legno ci sono le teche, utilizzate per l’esposizione di componenti di alcune piante, e i pannelli, i cui tappi in sughero rilasciano il profumo di huiles essentielles.

Il compartimento superiore di ogni teca contenente il materiale vegetale esposto, è fornito di un foro attraverso il quale l’utente può percepire al tatto le particolari caratteristiche degli organi vegetali presenti e, nel caso in cui siano esposte parti odorose di piante, lasciarsi guidare anche dall’olfatto. Sulla superficie posta lateralmente al foro è stato predisposto un testo sintetico, in caratteri braille, riportante informazioni relative al materiale vegetale contenuto nella teca.

Per quanto riguarda i pannelli, invece, sollevando i tappi e apprezzando gli odori intensi e avvolgenti, il visitatore può riconoscere le rispettive specie grazie alla dicitura in braille posta accanto ad ogni tappo.

Il percorso esterno, invece, è molto differenziato: c’è un corrimano le cui incisioni seguono le tipologie di piante che si possono incontrare, ma sono anche esposte le piante aromatiche tipicamente utilizzate nella Cuisine méditerranéenne; nella zona della vaseria sono stati allestiti degli espositori con specie di piante particolarmente percepibili col tatto e l’olfatto, come la melissa, il millefoglio e l’assenzio, concludendo con delle rose senza spine.