ll Lago d’Averno è un piccolo lago di origine vulcanica che si formato all’interno della conca di un vulcano ormai spento. Ricade nel Comune di Pouzzoles e più precisamente tra la frazione di Lucrino e il Parco Archeologico di Cuma.

Si tratta del secondo lago per dimensioni della provincia di Napoli ed oggi è una splendida oasi naturale molto affascinante che mostra una variegata flora e fauna. In passato, però, il paesaggio era completamente differente, poiché le esalazioni sulfuree proveniente dall’acqua non permettevano la vita agli animali.

Il Lago d’Averno in epoca augustea ospitava il porto militare Portus Iulius, di cui era il bacino interno. Inoltre, è una località piena di mistero e secondo l’antica mitologia, rappresentava la porta d’accesso all’aldilà.

Origini e storia del Lago d’Averno

La parola Avernus sembra derivare dal greco e significa “senza uccelli”. Infatti, si racconta che questa mancanza di uccelli nelle vicinanze del lago fosse dovuta al fatto che dall’acqua si sprigionassero delle esalazioni di gas che non permettevano agli uccelli di vivere qui. Questo perché il Lago d’Averno è situato in un cratere vulcanico inattivo da 4.000 anni.

Sia la mitologia greca che romana ritengono che questo posto sia il varco d’accesso al regno dell’oltretomba, governato dal dio Plutone. Sarebbe anche la sede terrestre dell’angelo caduto Lucifero e per questo gli Inferi dei romani erano anche chiamati Averno. Secondo alcuni poi gli alberi intorno alle rive del lago avrebbero ispirato la famosa selva oscura di cui parla Dante nell’Inferno.

A parlare del Lago d’Averno è anche il poeta latino Virgile, il quale nel VI libro dell’Eneide narra di come Enea consulti la Sibilla Cumana nel suo antro di Cuma, chiedendole di guidarlo verso gli Inferi, la cui porta d’ingresso è appunto al lago.

Antiche leggende narrano poi che Zeus ha lottato e sconfitto i Titani in queste acque e sempre qui il condottiero cartaginese Annibale avrebbe offerto dei sacrifici a Plutone per ingraziarsi i suoi favori in vista dell’importante Battaglia di Canne.

Il Lago d’Averno nel corso del XIX secolo è stato anche sottoposto a vari studi per analizzare alcuni fenomeni naturali come quello della Fée Morgane, una sorta di illusione ottica che distorce la percezione degli oggetti. Proprio in questo periodo si è quindi diffusa la credenza popolare secondo la quale la Fata Morgana del ciclo arturiano avesse scelto tale lago come propria dimora.

Cosa vedere nei pressi del Lago d’Averno

Il Lago d’Averno oggi è un sito naturalistico di grande bellezza e intorno alle sue sponde si possono incontrare diverse attrazioni turistiche. Per esempio, abbiamo il Temple d'Apollon, una costruzione monumentale che risale al I secolo d.C. Tra le rovine si vede la base ottagonale e ciò che resta di quella che doveva essere una copertura a volta. L’edificio si sviluppa su due piani e non è chiaro se fosse un complesso termale o altro.

Vicino al Lago d’Averno si può poi ammirare l’Caverne de la sibylle cuméenne. È una grotta scavata nel tufo che si estende per 200 metri fino a sbucare verso il mare. Forse è stata creata per culti e rituali magici ed è un ambiente molto suggestivo per le infiltrazioni d’acqua che compongono un fiume sotterraneo.

Infine, si può vedere l’entrata della Grotte de Cocceio, ovvero un tunnel sotterraneo costruito dai Romani sotto il monte Grillo per scopi militari e per collegare il lago a Cuma. Attualmente non è più visitabile all’interno a causa di danni strutturali causati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Ad ogni modo, per godere del fascino e della suggestione leggendaria del Lago d’Averno puoi sempre acquistare questo walking tour. Durante la visita potrai avvistare tantissime varietà di uccelli che vivono in questo luogo e avrai l’occasione di vedere il Tempio di Apollo e il mitico Antro della Sibilla Cumana. Corri subito a prenotare il tuo biglietto!