A partire da: 0 a persona
1h
English, Italiano
Illimitato
Chiesa
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Il costo del biglietto intero è di 6 €
Il costo del biglietto ridotto è di 4 €
Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle 13.00
È possibile prenotare un tour con una guida turistica privata chiamando il servizio di assistenza di Movery al numero 351.5585067
Il lunedì il museo è chiuso
Sull’isola di Capri, a due passi dalla celebre strada dello shopping Via Camerelle e dagli affascinanti Giardini di Augusto, sorge l’edificio storico più antico di Capri: la suggestiva Certosa di San Giacomo. La sua costruzione risale alla seconda metà del ‘300 per volere del conte Giacomo Arcucci, sotto il regno della regina Giovanna I d’Angiò. Il complesso monumentale, immerso in un’atmosfera silenziosa e lontana dal trambusto dell’isola, vanta una lunga storia tutta da scoprire. Oggi è sede del Liceo Classico di Capri, del Museo Diefenbach e occasionalmente ospita manifestazioni, concerti ed esposizioni d’arte.
Tra le costruzioni storiche più antiche che sorgono sull’affascinante isola di Capri si inserisce l’intrigante Certosa di San Giacomo. Il complesso è costituito da un’alta torre fortificata che s’innalza vicina al porticato della Chiesa. Diversi sono gli ambienti in cui si articola la certosa, costruita secondo la concezione in cui uomini e donne non potevano incontrarsi.
Esternamente sorge un edificio adibito un tempo a farmacia e a chiesa dove le donne potevano seguire la messa. Un altro ambiente, invece, era dedicato interamente ai frati e agli ospiti. Qui sorgevano scuderie, granai e laboratori dove i monaci lavoravano duramente per il sostentamento dell’intera abbazia. Si pensi, infatti, che ogni certosa era un luogo chiuso e indipendente che produceva quasi ogni cosa necessaria alla sussistenza dei monaci. Vi sono poi due chiostri: una Chiostro Grande, delimitato da un porticato in stile rinascimentale con archi che svettano dalle colonne di pietra. Al centro un’area verde totalmente immersa nel silenzio, è adornata da viali disposti a formare particolari motivi geometrici. Il Chiostro Piccolo, invece, presenta un porticato con colonne di marmo in stile romanico, da cui partono archi a tutto sesto.
Come abbiamo già detto attualmente un’ala dell’edificio ospita le aule del Liceo Classico di Capri mentre le sale che un tempo costituivano gli ambienti del refettorio, dove i monaci si riunivano in preghiera e consumavano i pasti della giornata, sono oggi sede del museo Diefenbach. Qui sono esposte le opere del pittore Karl Wilhelm Diefenbach che visse sull’isola durante i primi anni del Novecento. L’artista è ritenuto uno dei maggiori esponenti della pittura simbolista europea, stile con cui eseguiva le sue magnifiche opere. Molte erano ispirate proprio agli ambienti di Capri, al perfetto equilibrio tra la vita degli isolani e la natura, esposte dal 1975 nelle sale della Certosa di San Giacomo.
Durante i caldi mesi estivi, la Certosa si anima di irresistibili eventi quali concerti, esposizioni artistiche e spettacoli. Posta in un punto abbastanza alto, tra i giardini della Certosa di San Giacomo sono disposti diversi punti da cui si gode di un panorama davvero suggestivo che affaccia sui Faraglioni e sul mare del Golfo di Napoli.
La Certosa di San Giacomo fu fatta costruire per volere del conte Giacomo Arcucci nel 1371. Il conte era il Gran Camerario della regina Giovanna I d’Angiò che diede in concessione la terra su cui oggi sorge il complesso monumentale.
Si racconta che il conte Arcucci, non riuscì a concepire figli per lungo tempo. Così l’uomo fece voto di costruire un monastero non appena fosse riuscito ad avere un erede. Finalmente il conte ebbe due figli e mantenne la parola facendo erigere il monastero per l’isola di Capri. A seguito di una delle tante incursioni dei pirati che per più volte danneggiarono l’isola di Capri e i suoi edifici, la Certosa venne ristrutturata ed ampliata dai certosini che aggiunsero alla costruzione un chiostro. Durante il regno del generale Gioacchino Murat, la certosa venne confiscata ai monaci e fu adibita dapprima a caserma e ospedale fino a diventare tra il 1868 e il 1898 una colonia penale per militari e anarchici ribelli. Anni di decadimento seguirono una prima ripresa nel 1936, quando la certosa divenne sede del ginnasio.
Dal 1975 è sede del museo Diefenbach. Durante i primi anni del 2000 gli ambienti furono ancora una volta restaurati mentre nel 2014 rientra tra i beni gestiti dal MIBACT.
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