È nel cortile di palazzo Ruffo di Castelcicala sito a Via Foria a Napoli che il dottor Cazzaniga e il professor Bellavista si incontrano per la prima volta, iniziando a costruire un rapporto che li porterà ad instaurare una solida e preziosa amicizia. Da qui può partire il nostro tour alla scoperta della Napoli di Bellavista, una città che più di ogni altra Luciano De Crescenzo ha saputo raccontare con il mare negli occhi e il Vesuvio nel cuore.

Perché visitare i luoghi della Napoli di Bellavista

Il percorso è caldamente consigliato non solo a coloro che desiderano ripercorrere e rivivere i luoghi del film, ma anche a coloro che vorrebbero vivere Napoli in chiave diversa, attraverso gli occhi e le parole del professor Bellavista.

Seguire il percorso, oltre ad incontrare il gusto del cineamatore e di chi ha amato le pagine del libro Così parlò Bellavista, riporterà, con te, in quelle strade, l’ingegnere-filosofo più famoso del mondo che le ha sapute dipingere con generosità e gentilezza, come lo erano il suo cuore e i suoi modi.

Incamminiamoci dunque in questo percorso per conoscere più da vicino le storie, i luoghi e anche i personaggi che hanno animato le vicende di quella Napoli.

Il palazzo di Bellavista

Il cortile del palazzo dove abita il professor Bellavista si trova a Via Foria 106.

La casa esatta dove abita il professor Bellavista con la moglie Maria e la figlia Patrizia (rispettivamente interpretate da Isa Danieli e Lorella Morlotti) non è purtroppo individuabile nel film. In questo stesso cortile è stato ambientato anche il seguito del film Il mistero di Bellavista. Con un po’ di fortuna riuscirete anche ad accedere al cortile per scattare qualche fotografia.

Va subito messa in luce una cosa importantissima: nel libro Così parlò Bellavista De Crescenzo non è il professor Bellavista, ma uno che chiacchiera con Bellavista, uno dei suoi tanti “seguaci” insomma. I due opposti quindi sono: Palluotto, che nel film sarebbe il dottor Cazzaniga, e il professor Bellavista. I due sono su due posizioni filosofiche diametralmente opposte. Dal primo incontro, tra i due si crea quello che potremmo definire un dialogo platonico in salsa napoletana, dove le idee dell’uno e dell’altro non si incontreranno mai, ma pur consapevoli di questa impossibilità d’incontro, la conversazione e lo scambio di pensieri e considerazioni continuano in pieno stile napoletano.

Il Vico Rose

Continuando su Via Foria, procedendo verso il Museo Archeologico Nazionale, ci dirigiamo adesso verso Vico Rose. Dopo Piazza Cavour, incamminiamoci verso Via Enrico Pessina e poi su Via Santa Teresa degli Scalzi. Eccoci giunti a Vico Rose.

Qui è stato girato l’episodio dello spazzino con Sergio Solli, che nel film interpreta Saverio. Guardandoci intorno e alzando lo sguardo, ci aspettiamo di trovare affacciata ad una delle finestre Nunzia Fumo che, dopo averne dette di tutti i colori della contessa che abita al piano superiore e facendo riferimento soprattutto alle sue abitudini poco igieniche, conclude sentenziando: «se nasce fetiente».

Sempre a Vico Rose è ambientato un altro episodio, quello della vendita della bara a rate. È il vicolo dove Giggino (interpretato da Francesco De Rosa) tenta inutilmente di convincere Bellavista ad acquistare una bara a rate, proponendogli anche diversi modelli.

Il lungomare di Napoli

Per continuare adesso in nostro tour alla scoperta dei luoghi de La Napoli di Bellavista dobbiamo spostarci sul Lungomare. Dunque, passeggiamo tra le strade del centro, tra i negozi e le botteghe, attraversando Piazza Dante, Piazza Carità, Via Roma, magari tagliando per Santa Lucia, proprio dove è nato De Crescenzo, e giungiamo sul meraviglioso Lungomare di Napoli.

Il film Così parlò Bellavista si apre con la scena del taxi. All’interno di un taxi che corre sul Lungomare di Mergellina troviamo il dottor Cazzaniga, impersonato da Renato Scarpa, appena arrivato da Milano. Il tassista è magistralmente interpretato da Tommaso Bianco, ma non altrettanto magistrale può dirsi la sua guida del taxi, che puntualmente rischia di scontrarsi con qualche auto o di ritrovarsi imbottigliato nel tanto famoso quanto temuto “ingorgo a croce uncinata”!

Esasperato dalla guida del tassista, Cazzaniga accetta ben volentieri un caffè che quest’ultimo gli propone.

Il caffè preso a Napoli in realtà è a Roma

Saltando in un caffè ci spostiamo in un batter d’occhio in Via Beniamino Franklin a Roma! Il bar dove si svolge la scena della fuga di Cazzaniga, assalito da una ressa di persone che gli chiede un’assunzione in quanto il malcapitato si è lasciato scappare incautamente di essere il nuovo capo del personale dell’Alfa Sud, infatti, si trova precisamente alla quinta porta del palazzo che sorge all’incrocio di questa strada. Lo si capisce abbastanza facilmente, poiché è lo stesso palazzo dove è stata girata la scena de “I penultimi fuochi” del film 32 dicembre, sempre diretto da Luciano De Crescenzo.

Sempre sul Lungomare, precisamente a Via Caracciolo, è ambientata la scena dell’assistito, dove il vice sostituto portiere Salvatore (interpretato da Benedetto Casillo) accompagna Patrizia da Don Gaetano, cioè l’assistito. Don Gaetano (interpretato da Nicola Esposito), entrando in trance, racconta episodi visionari da cui bisogna poi dedurne i numeri da giocare al lotto.

Vialetto privato di Rampe di Sant’Antonio a Posillipo

Restando sul Lungomare, procediamo ora verso Posillipo e ci dirigiamo precisamente verso il vialetto privato di Rampe di Sant’Antonio a Posillipo n.110. Qui De Crescenzo ha ben pensato di adattare l’episodio del parco dell’amore a pagamento, con Patrizia e il suo fidanzato Giorgio (interpretato da Geppy Gleijeses). I due arrivano con la famosa 500, dove ad accoglierli c’è il parcheggiatore Gianni de Bury che offre loro sicurezza e comfort, senza dimenticarsi del caffè!

La scena del negozio di articoli sacri di via Duomo, invece, quello situato al civico di confine, conteso dalle due frange mafiose che chiedono il pizzo.

Le altre location

Il boss è interpretato da un cinico quanto bravissimo Nunzio Gallo ed è in realtà stata girata… a Roma! Il negozio si trova in Piazza della Rotonda al Pantheon.

In merito al simpatico episodio della fototessera, che vede Vittorio Marsiglia improvvisarsi regista a pagamento per lo scatto delle fototessere, ahimè la location non esiste ma è stata ricostruita in studio.

Nel film Così parlò Bellavista il bravissimo Edoardo Scarpa interpreta il dottor Cazzaniga che però nel libro lo “ritroviamo” nel personaggio di Palluotto.

Il romanzo Così parlò Bellavista (Mondadori, 1977) ha venduto oltre 600.000 copie, ed è stato tradotto in più di 20 lingue, anche in giapponese, diventando un vero e proprio caso letterario.