Oltre la pizza tradizionale: alla scoperta della pizza di scarole

Quando si parla di pizza, l’immaginario comune corre subito alla classica margherita. In Campania, però, esiste una preparazione altrettanto rappresentativa, meno conosciuta fuori regione ma profondamente legata alla tradizione: la pizza di scarole. Un piatto che racconta storia, stagionalità e cultura contadina, presente tutto l’anno sulle tavole campane e protagonista indiscussa della vigilia di Natale, giornata dedicata ai piatti “di magro”.

Una ricetta nata dalla cucina povera

La pizza di scarole affonda le sue radici nella cucina popolare, dove pochi ingredienti semplici bastavano a creare piatti completi e ricchi di gusto. Farina e acqua, elementi sempre disponibili, si univano a verdure facilmente coltivabili come la scarola, largamente diffusa nelle campagne campane. Questa verdura, usata spesso come contorno o in insalata, veniva insaporita con olive, capperi e acciughe, trasformandosi così nel cuore saporito di una pizza rustica e nutriente.

Un grande classico che torna protagonista

Negli ultimi anni la pizza di scarole sta riconquistando spazio e attenzione, complice una rinnovata voglia di riscoprire le ricette della tradizione regionale. Sempre più pizzaioli scelgono di riportare in primo piano preparazioni storiche, affiancandole alle proposte più classiche e offrendo così un racconto più autentico della cultura gastronomica campana.

Gli elementi che fanno la differenza

La riuscita di una buona pizza di scarole passa innanzitutto dalla qualità degli ingredienti. Le scarole vengono insaporite con acciughe dal gusto intenso e olive dal carattere leggermente amarognolo, capaci di bilanciare perfettamente il ripieno. Altrettanto importante è l’impasto, frutto di farine selezionate e di una lavorazione accurata che lo rende fragrante, profumato e leggero. È proprio l’equilibrio tra semplicità e attenzione ai dettagli a rendere questo piatto così apprezzato.

Tradizione, semplicità e gusto autentico

La pizza di scarole è l’esempio perfetto di come una ricetta semplice possa diventare memorabile. Pochi elementi, scelti con cura, raccontano un modo di cucinare che oggi torna ad affascinare chi cerca sapori genuini e preparazioni legate al territorio. Le feste natalizie possono essere il momento ideale per riscoprire questa specialità e riportare in tavola un grande classico della cucina campana.

La ricetta della pizza di scarole

Ingredienti

Per l’impasto

  • 340 g di farina 0
  • 200 ml di acqua tiepida
  • 8 g di lievito di birra fresco
  • 7 g di sale
  • 8 g di olio extravergine di oliva

Per il ripieno

  • 500 g di scarola napoletana
  • 4 cucchiai di olive itrane denocciolate
  • 1 cucchiaino di capperi
  • 5 filetti di acciughe sott’olio
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extravergine di oliva q.b.

Procedimento

Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida. Disponete la farina su un piano di lavoro, versate al centro l’acqua con il lievito e iniziate a impastare. Aggiungete il sale e l’olio e lavorate fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Trasferitelo in una ciotola, coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio.

Nel frattempo lavate la scarola, sbollentatela per circa un minuto in acqua salata e scolatela bene. In una padella fate rosolare l’aglio con un filo d’olio, unite le acciughe e lasciatele sciogliere, quindi aggiungete la scarola, le olive e i capperi. Fate insaporire per qualche minuto e spegnete.

Dividete l’impasto in due parti. Stendete la prima e sistematela in una teglia unta. Distribuite il ripieno di scarole e coprite con la seconda sfoglia di impasto, sigillando bene i bordi. Praticate qualche foro in superficie e spennellate con olio.

Cuocete in forno statico preriscaldato a 180 °C per circa 40 minuti, finché la superficie non risulterà ben dorata. Lasciate intiepidire prima di servire.

In un’epoca che riscopre l’essenziale, la pizza di scarole torna protagonista, dimostrando che la vera ricchezza sta nella qualità e nella tradizione.