Supporti in lingua
Parcheggio disponibile
Adatto ai bambini
Senza barriere
Animali ammessi
La necropoli di Cuma si estende all'interno del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e l’interno complesso della città di Cuma ha lasciato supporre che essa fosse almeno il doppio di Pompei.
L’antica necropoli, ancora oggi, continua a riaffiorare dalle sabbie del tempo, portando alla luce pitture e raffigurazioni straordinariamente conservate.
Le prime esplorazioni della necropoli di Cuma avvennero tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, diversi anni dopo l’inizio degli scavi della città.
I monumenti funebri si estendono in un’area lunga circa 3 km e dove è possibile ritrovare tombe risalenti all’epoca greca, sannita e romana.
Fu di Luigi Correale il ritrovamento, nella sua proprietà, delle prime testimonianze greche relative a due crateri a campane, con le raffigurazioni di Trittolemo (personaggio della mitologia greca) su un carro alato e di Aurora e Cefalo.
Le più antiche tombe cumane furono ritrovate tra il 1852 ed il 1857. Fu inoltre lo Stevens ad occuparsi di molte nuove tombe scoperte tra il 1883 ed il 1903. Si tratta per lo più di sepolture a cremazione, destinate ai ceti ricchi della popolazione, le quali prevedevano la disposizione delle ceneri del defunto in un calderone in bronzo, a sua volta poi chiuso in una custodia in tufo, dove intorno venivano deposti i corredi, che potevano variare a seconda del sesso e che comprendevano fibule in argento, armi, fermagli e altro.
Al periodo sannitico si riferiscono le tombe a cassa, realizzate con lastre di tufo e decorate con affreschi. In tal caso, i corredi erano per lo più composti da vasi a figure rosse e a vernice nera, vi era la presenza di manufatti in oro e in argento. Tra le principali tombe di questo periodo risale quella a thòlos, realizzata in tufo, con pianta circolare a volta conica ed all’interno una serie di nicchie, esplorata nel 1902.
La necropoli di Cuma si accrebbe durante il periodo romano. Tra le principali tombe si ritrova il Mausoleo delle Teste Cerate realizzato in tufo e laterizi, scoperto nel 1853, così chiamato poichè furono ritrovati quattro scheletri le cui teste erano state sostituite con maschere in cera.
Suggerimenti e idee di viaggio dal blog
Lasciati affascinare dalle misteriose origini di Procida, la piccola isola nel Golfo di Napoli. Scopri i racconti folkloristici tra mito e leggenda.
Pubblicato il
06 giugno 2021
Rivivi la storia della Fondazione di Cuma e Napoli esplorando i luoghi storici. Abbiamo ideato per te un percorso di cui rimarrai piacevolmente stupito.
Pubblicato il
27 novembre 2020