Informazioni su questa attività
Il parco sommerso di Baia è una meravigliosa area marina protetta che sorge sulla costa a nord del Golfo di Napoli. Anche nota come “Pompei sommersa” per la sua struttura urbana, la riserva è stata istituita nel 2002 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali. Baia Sommersa è un esempio unico nel suo genere nel Mediterraneo ed è stata creata con lo scopo di proteggere il patrimonio archeologico inabissato e il paesaggio faunistico della zona.
Inglobato nel Parco dei Campi Flegrei, il sito sommerso di Baia ha risentito del fenomeno vulcanico del bradisismo che da sempre colpisce questo tratto di litorale campano. Negli ultimi 2000 anni tali movimenti sismici hanno provocato lo slittamento del terreno di molti metri, causando l’inabissamento della linea di costa romana di 6-8 metri.
La storia di Baia Sommersa
Baia è stata un centro urbano molto apprezzato nei secoli per il clima mite, i paesaggi da sogno e le proprietà benefiche delle sue acque termali note dal II secolo a.C. Infatti, è stata un importante luogo di villeggiatura degli aristocratici romani e dei membri della famiglia imperiale fino al III secolo d.C.
L’antica insenatura di Baia era in principio occupata dal lago Baianus Locus che comunicava con il mare attraverso un canale, sulle cui rive erano state costruite molte ville romane. Tra i più illustri proprietari ci sono stati Giulio Cesare, Gaio Mario, Marco Antonio, Cicerone, Claudio, Caligola, Nerone e Adriano.
I primi indizi del lento movimento di slittamento verso il mare sono cominciati alla fine del IV secolo d.C. A causa di questo sprofondamento della costa molte ville sono state abbandonate e i resti sono poi giunti a noi nel parco sommerso di Baia. Nel 1969 sono state trovate casualmente due statue di marmo a Punta Epitaffio, le quali raffigurano Ulisse e Polifemo.
All’inizio degli anni Ottanta nell’area sono quindi iniziati gli scavi archeologici che hanno riportato alla luce un grande ambiente rettangolare con abside che corrispondeva ad un ninfeo-triclinio. Dopo una lunga fase di restauro, le statue rinvenute e parte delle decorazioni architettoniche sono state esposte al Castello di Baia in una sala dedicata. Oltre al ninfeo il parco sommerso di Baia comprende anche il Portus Iulius, la Villa dei Pisoni e la Villa a Protiro.
Cosa vedere a Baia Sommersa
Portus Iulius
La costruzione di Portus Iulius è iniziata nel 37 a.C. ad opera dell’architetto Cocceio. Anticamente il porto era protetto da una lunga e stretta diga che partiva da Punta Epitaffio e si concludeva a Punta Caruso. Purtroppo, la sua vita militare è stata piuttosto breve in quanto già nel 12 a.C. la flotta navale è stata spostata nel porto di Miseno a causa del lento insabbiamento della zona. Il porto viene quindi riconvertito per uso civile, diventando luogo dedicato alle cure termali e alla costruzione di lussuose abitazioni.
Nei secoli a seguire la diga scompare inghiottita dall’acqua e lo stesso Lago di Lucrino diventa uno stagno. Portus Iuliusviene quindi riscoperto solo negli anni della Seconda Guerra Mondiale, grazie alle fotografie aeree e subacquee dei soldati americani. Da allora ha avuto inizio l’opera di conservazione e tutela che ha interessato solo la parte est del complesso composta di magazzini e casa padronale, mentre tutto il resto è ancora inesplorato.
Villa dei Pisoni
La Villa dei Pisoni è stata individuata alla fine degli anni Sessanta 150 metri a sud-est da Punta Epitaffio. Il primo vero rilievo topografico arriva però solo negli anni Ottanta per merito di alcuni volontari del Centro Campano di Archeologia Subacquea. Questo edificio è stato eretto nel I secolo d.C. ed è stato successivamente ristrutturato.
La villa si sviluppa intorno ad una corte centrale a pianta rettangolare ed era dotata di bacini di approdo. Attualmente è possibile svolgere un percorso guidato che attraversa una parte significativa del sito. La profondità massima è di 6 metri lungo un tragitto di 150 metri che richiede 40-50 minuti di immersione.
Villa a Protiro
Quest’area è formata da un vasto bacino impiegato come approdo per le barche protetto sul versante meridionale da una doppia serie di piloni. Il complesso urbanistico più rilevante è composto da una villa di 120 metri preceduta da un gruppo di botteghe.
La casa si divideva in una sezione termale e una residenziale, divise da un bacino rettangolare comunicante con il mare e decorato con statue. Nell’angolo nord-orientale dell’atrio principale si può osservare un mosaico bianco e nero con trama ad esagoni. Tutto intorno poi si possono vedere marmi, resti di affreschi, colonne e anfore. Anche a Villa a Protiro è stato istituito un sentiero guidato con una corda che indica ai sub il percorso da seguire.
Come e perché visitare Baia Sommersa
Oggi Baia Sommersa è una delle principali attrazioni della Campania ed è perfetta per chi ama fare immersioni in luoghi ricchi di storia e archeologia. Chi invece non è pratico di immersioni può comunque visitare il parco sommerso a bordo dei battelli cymba che dispongono di una chiglia sottomarina finestrata dalla quale si possono osservare gli antichi reperti in sicurezza. Queste imbarcazioni sono anche fornite di un’accogliente zona esterna dove poter ascoltare il racconto della guida.
Il parco sommerso di Baia si estende sul litorale di Pozzuoli e Bacoli compreso tra il molo meridionale del porto di Baia e il molo di Lido Augusto, toccando una profondità massima di 15 metri. L’area è suddivisa in 3 zone: riserva integrale (A), riserva generale (B) e riserva parziale (C), con differente regime di tutela.
Per ammirare le bellezze di Baia Sommersa è necessario recarsi al porto di Baia in Via Molo di Baia a Bacoli. Le visite guidate sono gestiste dall’ente ufficiale ed in genere si svolgono tra le 9:00 e le 17:00.