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La meravigliosa Villa San Michele

Viale Axel Munthe 34, 80071, Anacapri
Durata

1h

Le lingue

___

Partecipanti

Illimitato

Tipo

Villa o Palazzo

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Adatto ai bambini

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Adatto alle coppie

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Animali ammessi

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Parcheggio disponibile

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Senza barriere

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Supporti in lingua

Informazioni su questa attivitĆ 

Nel comune di Anacapri, sito sulla bella isola delle sirene, sorge la luminosa e affascinante Villa San Michele. Il complesso fu la residenza di Capri del famoso scrittore e medico svedese Axel Munthe. Questi la progettĆ² seguendo il suo sogno di una casa piena di luce e reperti archeologici con un infinito panorama sul Golfo di Napoli che si estendeva ai suoi piedi. Oggi la residenza ĆØ sede di un piccolo e raffinato museo che stuzzica la curiositĆ  dei turisti. Tappa obbligatoria dellā€™isola di Capri, ĆØ un luogo suggestivo e imperdibile dove si mescolano diverse forme dā€™arte.

PerchƩ visitare Villa San Michele

La costruzione di Villa San Michele iniziĆ² nel 1895. Questo fu lā€™anno in cui il medico svedese Axel Mounthe visitĆ² le rovine di unā€™antica cappella dedicata a San Michele. La struttura sorgeva su un costone roccioso di Anacapri circondata dai ruderi di una villa romana e da un vigneto. La volta era sfondata, retta da alti muri danneggiati dal trascorrere inesorabile del tempo. Quando il medico vide questi resti, perĆ², il suo sognoĀ poteva avverarsi. Affascinato dalla ricchezza storica e dal panorama che circondava lā€™edificio, Axel iniziĆ² la lunga opera di restauro. Dalla vicina villa romana attinse i reperti architettonici che tuttā€™oggi sono custoditi allā€™interno del museo.

Il risultato del lungo lavoro fu davvero strabiliante. Il complesso, arricchito da testimonianze storiche di antiche civiltĆ  e completamente circondato dal verde e dal mare, si articola su piĆ¹ livelli. Il primo piano ospita quel che fu lo studio privato del medico svedese. Una suggestivo loggiato, invece, si snoda tra verdeggianti e fresche pergole su cui si arrampicano piante di edera e glicine, rette da un colonnato in marmo. Ai lati del tratto ortensie, clivie, camelie e roseti accompagnano i visitatori fino ad un belvedere da cui si gode un panorama mozzafiato su tutto il Golfo di Napoli.

Allā€™interno del complesso, oggi sede di un museo, si puĆ² visitare una gran varietĆ  di reperti storici e archeologici davvero interessanti.

Le bellezze del museo di Villa San Michele

Lā€™oggetto artistico piĆ¹ famoso del museo di Villa San Michele ĆØ la Tavola Cosmatica con il suo magnifico mosaico. Il termine ā€œcosmaticoā€ deriva dal nome di una famiglia di marmorari romani, molto famosi durante il Medioevo per i loro spettacolari opere mosaiche. Si racconta che Axel Mounthe venne in possesso di questa tavola durante uno dei suoi viaggi in Sicilia, quando si imbattĆØ in un gruppo di donne sulle sponde di un ruscello, chine a lavare i panni sfregandoli sul piano di un bellissimo mosaico che risaliva tra il XII e XIII secolo. Il medico svedese, propose loro un lavatoio moderno se in cambio loro gli avessero regalato lā€™antico mosaico. Le donne accettarono la proposta e il medico svedese riuscƬ a portare nella sua bella residenza di Capri il fantastico mosaico esposto, in tutta la sua gloria, nella loggia delle sculture.

Unā€™opera romana cattura lo sguardo. Si tratta della Donna con Bambino, una scultura misteriosa che risale ad un periodo compreso tra il XIII secolo a.C e il V secolo d.C. Probabilmente la scultura faceva parte di un piĆ¹ esteso monumento commemorativo della famiglia.

Diverse teste sono esposte in nicchie e angoli del museo. In una nicchia compare un Ulisse raffigurato in etĆ  matura con rughe e barba e sulla testa il berretto frigio, simbolo di libertĆ . Lā€™opera risale al I secolo d.C. e sul viso di marmo ĆØ evidente lā€™effetto levigatore del mare che ne ha corroso la superficie. CiĆ² indica che la scultura fu probabilmente ritrovata in mare. Nella loggia di Hermes ĆØ esposta la scultura del dio Bacco. Una rappresentazione fanciullesca e dallā€™espressione felice che ben si addice al dio dellā€™ebbrezza e del vino. Di fronte al Priapo della sala delle sculture, lā€™opera di Tiberio ĆØ datata circa 2000 anni fa. La preziosa opera fu rubata durante il 1991 e recuperata dalle forze dellā€™ordine che nel 2020 la restituirono alla villa. Nello studio di Axel Mounthe, invece, ĆØ esposta la testa di MedusaĀ in marmo bianco, proveniente dal Tempio di Venere. Copia romana del 307 d.C, la scultura rappresenta in tutto il suo temibile splendore, la piĆ¹ celebre delle tre Gorgoni. Quella di Hypnos ĆØ infine una scultura molto particolare che rappresenta il dio del sonno con unā€™ala che spunta dal suo orecchio destro. Di grande valore simbolico per Mounthe, che durante i suoi studi aveva imparato pratiche di ipnosi per curare lā€™isteria e lā€™insonnia.

Tra la sala delle sculture e il loggiato si erge la scultura di Mercurio a riposo copia del XIX secolo che rappresenta il messaggero degli dei Mercurio, o Hermes. Lā€™opera fu donata a Munthe dal popolo della cittĆ  di Napoli, in segno di riconoscenza per il lavoro svolto dal medico durante lā€™epidemia di colera del 1884. Lā€™originale ĆØ invece esposta nelle sale del MANN. Mercurio ĆØ ripreso seduto a riposare su una grande roccia con le piccole ali ai lati dei piedi, ripiegate.Queste e tante altre opere fanno della Villa San Michele uno scrigno di tesori tutti da scoprire.

La leggendaria Sfinge della Villa San Michele

Tra le spettacolari opere di Villa San Michele ĆØ forse la SfingeĀ ad essere la punta di diamante del complesso. Lā€™opera di granito rosso egiziano ha circa 3200 anni e risale al periodo di Ramsete II che regnĆ² nel XIII secolo a.C. Esposta in fondo al portico della cappella, sembra che sia intenta a guardare il mare e tutte le persone che, ignare, passeggiano sullā€™isola. La creatura mitologica con la testa di uomo e il corpo di leone, apparve a Munthe in sogno una notte. Destatosi dal sonno, il medico salƬ su una barca e andĆ² a cercare la Sfinge. Non si sa come sia riuscito a trovarla e a portarla con sĆ© ma si attribuiscono alla scultura poteri occulti. Si dice che se si posa una mano sulla testa della sfinge e si guarda il panorama concentrandosi intensamente su un desiderio, questo potrĆ  avverarsi.

La figura di Axel Munthe

Figlio di un farmacista, Axel Munthe nacque nel 1857 ad Oskarshamn. Fu uno psichiatra di successo tanto che divenne il medicoĀ personale della regina Victoria di Svezia. Divenne anche uno scrittore di fama mondiale e la sua opera, intitolata La Storia di San Michele ĆØ diventata uno dei libri piĆ¹ letti al pari del Corano e della Bibbia. Il libro scritto nel 1929 racconta della lunga storia del restauro del complesso, oggi una delle mete piĆ¹ importanti di Capri.

Axel Munthe nella sua vita si dedicĆ² anche alla protezione degli animali. InvestƬ una grande somma di denaro per creare una fondazione che vietasse lā€™uso di animali negli spettacoli dei circhi equestri e per far chiudere i giardini zoologici. AcquistĆ² il Monte Barbarossa alle spalle del complesso di Villa San Michele per proteggere dalla caccia gli uccelli migratori che facevano tappa sul territorio dellā€™isola di Capri.

Amante della natura e uomo colto, era appassionato anche di musica. Alla sua morte che sopraggiunse nel 1949, Villa San Michele fu donata allo Stato svedese.

Cose da sapere e CuriositĆ  su Villa San Michele

Nonostante il suo grande amore per lā€™isola di Capri e per la sua bellissima Villa San Michele, Axel Munthe non abitĆ² per molto tempo questa residenza. La causa fu lā€™aggravarsi della sua malattia agli occhi, che lo costrinse a vivere in un ambiente piĆ¹ buio.

Oggi la villa ĆØ di proprietĆ  di una fondazione svedese che ha fatto della residenza la sede di un raffinatissimo museo. I suoi spazi verdi fanno parte dellā€™Associazione Grandi Giardini Italiani e durante il periodo estivo, si svolgono qui suggestivi eventi e spettacoli di musica classica da camera.

Ultima curiositĆ . Prima che la grande Sfinge egizia fosse posta a guardia dellā€™incredibile panorama, si trovava unā€™altra sfinge, etrusca, che fu collocata successivamente nei pressi dellā€™ingresso della cappella.

Fu il poeta tedesco Jean Paul, molto stimato dallo stesso Munthe, a paragonare lā€™isola di Capri alla figura della sfinge. Con grande probabilitĆ  ĆØ questo il motivo della scelta proprio di una sfinge per simboleggiare la maestosa Villa San Michele.

Posizione dell'attivitĆ 

Viale Axel Munthe 34, 80071, Anacapri

Come arrivare

Come raggiungere Villa San Michele con l'auto

Sul traghetto che conduce dal porto di Pozzuoli o da quelli di Napoli al porto di Capri, ĆØ possibile, con un prezzo aggiuntivo, imbarcare anche il proprio mezzo di trasporto. Da qui procedi in direzione di Via Marina Grande e Via Caprile ad Anacapri. Imbocca la Strada Faro di Carena in direzione Via Caposcuro e raggiungi Viale Axel Munthe. Prendendo lā€™autobus per Anacapri, invece, scendi a Piazza Vittoria e imbocca la scala in salita per accedere a Villa San Michele.

Come raggiungere Villa San Michele con i mezzi pubblici

Da Napoli o da Pozzuoli, ĆØ possibile raggiungere lā€™isola di Capri con il traghetto. Una volta raggiunto il porto proseguire in direzione della Rampa San Costanzo. Svolta su Via Marina Grande e sali la Scala Fenicia. Ti troverai davanti la tua destinazione.

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