A partire da: 0 a persona
1h
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Illimitato
Borgo
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
“… in Majori erano i cantieri, gli arsenali, la stazione delle flotte; quivi le rappresentanze marittime, piazza d’arme, …, i più imponenti fortilizi”. -F.Cerasuoli
Da queste parole si deduce che Maiori, paese compreso tra Cetara e Vietri da un lato e Ravello e Minori dall’altro, un tempo appartenesse all’antica Repubblica Amalfitana. Maiori è un comune in provincia di Salerno, situato lungo la meravigliosa Costiera Amalfitana. Si tratta di una località balneare che merita di essere visitata in qualsiasi periodo dell’anno, soprattutto a ridosso del Carnevale, i cui tradizionali festeggiamenti, i più famosi dell’intero litorale, rimandano direttamente al Medioevo. La spiaggia di Maiori, circa 1 km di sabbia vulcanica, è la più lunga dell’intera costiera: parte dal piccolo porticciolo e arriva ai piedi della Torre Normanna, un tempo dedita alla difesa della città dagli attacchi saraceni e oggi trasformata in un panoramico ristorante.
Sarebbero stati proprio gli arsenali di Maiori, inoltre, il luogo in cui gli abitanti del posto associarono il nome Tramontana al vento freddo spirante dal Nord, proveniente dalla valle del limitrofo comune di Tramonti.
Proprio da Maiori parte l’escursione che conduce al famoso Sentiero dei Limoni, una delle strade più antiche e trafficate della Costiera, erede della tradizione contadina di un tempo. La profumatissima passeggiata tra i limoneti incontra anche il borgo di Torre, un affascinante villaggio dalla cui terrazza puoi ammirare la splendida vista su Maiori, per poi raggiungere alla fine del percorso la vicina Minori.
Al centro del paese sorge la Collegiata di Santa Maria a Mare. La struttura venne costruita in epoca medioevale e ampliata nel tempo. Quasi fin da subito è evidente il distacco cromatico e architettonico che distingue il campanile dalla chiesa vicina: questo perché il campanile è ciò che resta di un’antica rocca difensiva costruita dai Longobardi, poi distrutta dai Pisani. La torre che rimase intatta venne poi trasformata nell’attuale campanile della chiesa. Anche un’altra fortezza fungeva da rifugio dagli attacchi dei Saraceni o dei Longobardi ai tempi della Repubblica Marinara, e si trova sui monti vicini: il Castello di San Nicola de Thoro Plano. È possibile raggiungere la struttura in macchina o a piedi, lungo un sentiero con più di 700 gradini. Una volta arrivati in cima, però, ti aspetta una vista spettacolare. Maiori, come tutte le magnifiche località della costiera, nasconde angoli di paradiso in cui rilassarsi e godersi il mare. Tra questi c’è la Baia Verde, un’insenatura così chiamata per il caratteristico colore cristallino dell’acqua. La Baia, anche conosciuta come Spiaggia di Salicerchie, non è molto ampia ma presenta un piccolo stabilimento balneare raggiungibile dopo una serie di scalini. A trenta metri dalla spiaggia, sulla destra, si trova la Grotta Sulfurea, mentre sulla sinistra si nasconde un altro anfratto scavato nelle rocce. Nella zona di Erchie puoi raggiungere anche la Spiaggia di Cauco, un luogo meraviglioso ma raggiungibile solo via mare; spesso vengono utilizzati dei pedalò dai lidi vicini, infatti è divisa dalla spiaggia di Erchie solo dalla Torre Cerniola, utilizzata anche come scenario nello spot del “Tonno Rio Mare” con protagonista Kevin Costner. Non lontano c’è lo Sgarrupo, che in dialetto significa “dirupo”: per raggiungerla, infatti, i più coraggiosi affrontano una discesa abbastanza pericolosa che segue a un primo sentiero con i gradini. Nonostante non ci siano strutture balneari, spesso in queste zone puoi contare sul “bar-barca ambulante” dove, avvicinandosi a riva, un abitante del posto vende granite, caffè freddo, bevande, macedonie, e anche la caponata.
Infine, per gli amanti del trekking, Maiori è un punto di riferimento perfetto per varie escursioni nella natura. Il sentiero che conduce sul Monte Falerzio, percorrendo l’Alta via dei Monti Lattari, permette di scoprire un monumento raggiungibile solo a piedi: si tratta del Santuario di Maria Santissima Avvocata, un edificio del XVI situato su una splendida terrazza panoramica, meta di molti pellegrinaggi. Il sentiero parte dal Casale dei Cicerali ed è lungo circa 4 km, infatti presuppone almeno 4 o 5 ore di cammino tra andata e ritorno.
Secondo la storia le origini del santuario risalgono al 1485, quando un giovane pastore di Maiori, Gabriele Cinnamo, portando al pascolo le capre, scoprì una grotta tra i boschi del monte Falerzio. Una notte la Vergine Maria gli venne in sogno, chiedendogli di costruire un altare in quel luogo, quindi il pastore si ritirò come un eremita sul monte raccogliendo offerte per edificare una piccola cappella con un altare nella grotta. Fu nel 1503, grazie al consenso di Papa Leone X, che venne eretta una chiesa sulla roccia sovrastante.
Maiori fu edificata nel IX secolo dal principe salernitano Sicardo, in origine col nome di «Rheginna Major» per distinguersi dalla limitrofa città di Minori, detta «Rheginna Minor».
Alcune teorie suppongono che Maiori sia stato il rifugio degli abitanti della città etrusca Marcinna (forse l’attuale Vietri sul Mare) a seguito di un alluvione o un saccheggio: è stato proprio questo incontro con una cultura nautica che ha posto le basi per fondare secoli dopo la prima Repubblica Marinara d’Italia. Durante il periodo di splendore del ducato Amalfitano, Maiori fu sede di numerosi arsenali e dell’Ammiragliato, nonché della Dogana e del Fondaco del sale. Ogni città dovette rinforzare le proprie fortificazioni ed è in questo periodo che a Maiori vennero costruiti diversi edifici a difesa della città, tra cui un potente baluardo aperto verso la spiaggia, chiamato fortezza di S. Sebastiano. Quelli che un tempo erano i borghi di Santa Tecla e Santa Sofia crebbero enormemente dal punto di vista demografico, infatti da essi si formarono due comunità diverse, Salicerchie ed Erchie. Maiori ha goduto nel corso dei secoli di diversi riconoscimenti, tra cui il titolo di “Città Regia” da Re Filippo IV di Spagna nel 1662, e anche il titolo di “Insigne Collegiata”, dedicato all’allora Basilica di S. Maria a Mare, ad opera del Pontefice Giulio II nel 1505.
Durante il Neorealismo Maiori fu scelta da Roberto Rossellini come set per alcuni dei suoi film: Paisà, Viaggio in Italia, Miracolo, La macchina ammazzacattivi. Molti cittadini presero parte alle riprese, in particolare lo scugnizzo di Paisà, che era proprio un maiorese.
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