A partire da: 0 a persona
2h
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Illimitato
Lungomare
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Il porto di Pozzuoli era costituito anticamente dal Molo Caligoliano e rappresentava il fulcro economico della città stessa. Esso durante il II secolo a.C., acquisì un’importanza tale da diventare l’emporio di Roma nonché il principale centro di traffici marittimi dell’intero Mediterraneo. Oggi, dell’antico e glorioso molo non resta più nulla poiché è stato totalmente sostituito dal moderno che ne conserva, però, la fisionomia. La sua antica costruzione è ancora oggi considerata una delle costruzioni architettoniche più imponenti dell’antichità in quanto a funzionalità e grandiosità.
Osservando oggi il moderno molo di Pozzuoli, possiamo visualizzare la grandezza architettonica dell’antica civiltà romana. Tale maestria nella costruzione di edifici, porti, acquedotti ed ogni genere di struttura edilizia, è pervenuta fino ai nostri giorni non solo con le rovine che hanno resistito nel corso dei secoli ma è evidente anche nel fatto che alcune moderne costruzioni non sono altro che una riproduzione esatta di quelle che i romani edificarono anticamente.
Il Molo Caligoliano ne è un esempio, costituito da un lungo pontile che poggia su 15 pilastri e presenta una leggera curvatura. I pilastri e la sua forma, come nell’antico molo, consentiva una maggior resistenza ai venti e alle mareggiate e ne evitava l’insabbiamento poiché permetteva all’acqua di defluire tra le sue alte arcate. Alle due estremità del molo vi erano due archi trionfali: uno, prossimo alla terraferma, era sormontato da un gruppo di tritoni, mentre sull’altro spiccava una quadriglia di ippocampi trainanti Nettuno, il Dio del mare. Tra i due archi vi erano anche delle colonne con Polluce e Castore, figli di Zeus e protettori dei naviganti.
Ovviamente dei resti dell’antico molo ci sono ancora oggi tracce sommerse dalle acque. Fu infatti a causa del bradisismo che la struttura venne sommersa e quindi abbandonata. Il Molo era una delle installazioni marittime che costituivano la Ripa Puteolana, un tratto costiero che dall’emporium romano, l’antico porto fluviale, correva fino al Portus Iulius, la base dell’antica flotta imperiale romana. Le sue esatte sembianze nonché l’importanza e la storia di questo importantissimo centro commerciale sono pervenute fino ai nostri tempi per mezzo delle iscrizioni di scrittori e poeti che nelle loro opere hanno descritto fedelmente l’antico Molo e la sua altisonante e storica importanza.
Armati di maschera, tubo e pinne o di bombola d’ossigeno e muta, i più avventurosi e sportivi possono fare un’escursione marina tra i resti di quest’antico tratto costiero. Nuotando in acque non molto profonde, ci si imbatte in antiche rovine sommerse di ville patrizie, le botteghe di artigiani scalpellini dette orrea, ambienti termali e piscine. Un’escursione davvero emozionante in cui il fondale è cosparso di cocci di anfore, oggetti in marmo e altre tracce romane che, ovviamente, non possono essere raccolte. Orate, spigole, piccoli barracuda e i pesci del golfo puteolano, oltre al bell’ambiente costiero misto di sabbia e roccia, fanno da sfondo accompagnando i più curiosi nella piacevole visita-immersione.
Proprio di fronte al Molo Caligoliano, sorge un importante punto di ritrovo per i giovani napoletani: il Gozzetto. Location davvero interessante, questo caratteristico locale storico affaccia proprio sulla Darsena puteolana. Questo è il luogo ideale per gustare aperitivi, caffè e godersi meritati momenti di relax accompagnati dal profumo del mare e dal piacevole dondolio delle barche ormeggiate nell’antico porto. Qui è anche possibili mangiare gustose prelibatezze nel ristorante di pesce Abbascio ù Mare, anch’esso a due passi dal Molo.
A pochi passi dal Molo è possibile passeggiare nella graziosa Villetta Italo Balbo, situata nella piazza omonima dove sono collocati tre busti marmorei di Giuseppe Mazzini, patriota, politico, filosofo e giornalista, Antonio Sacchini, grande compositore e Giovanni Battista Pergolesi, anche lui famoso compositore, organista e violinista. Dal 24 novembre 2021 la villa comunale è stata dedicata e intitolata Pierluigi Rotta. L’agente Rotta è caduto nell’esercizio del proprio dovere in un conflitto a fuoco, il 4 ottobre 2019, insieme al suo collega Matteo Demenego.
A circa 10 minuti a piedi dal Molo è possibile visitare anche il Rione Terra, il primo nucleo abitativo di Pozzuoli, abbandonato a causa del fenomeno del Bradisismo, oggi adibito a percorso archeologico e sede degli eventi puteolani.
Poeti e scrittori ci riferiscono, attraverso le loro opere, che il Molo Caligoliano fu edificato nella prima età imperiale. Una delle iscrizioni attesta che l’importanza del Molo fu tanta che a seguito di una violenta bufera, quando gran parte della costruzione venne gravemente danneggiata, l’imperatore Adriano ne ordinò una consistente opera di restauro che fu fatta poi eseguire nel 139 d.C., dal suo successore, l’imperatore Antonino Pio. Successivamente anche nel 394 d.C., fu ordinata ancora un’opera di restauro poiché nel IV secolo l’attività del porto era ancora molto florida. Il declino delle attività commerciali di Pozzuoli si ebbe sostanzialmente a causa dei forti movimenti della Terra (il bradisismo), che inabissò definitivamente l’intero tratto dell’antica Ripa puteolana.
Dal porto di pozzuoli è possibile prendere i traghetti per la isola di Ischia, Capri, Procida e Sorrento.
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