A partire da: 0 a persona
1h
Italiano
Illimitato
Chiesa
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Ingresso gratuito
Adiacente alla bella Villa Comunale di Sorrento, si apre lo spazio, delimitato dalle mura, dell’incantevole Chiostro di San Francesco. Questo fa parte del Complesso Conventuale di S. Francesco d’Assisi che, posto su di un panoramico promontorio a picco sul mare, comprende anche il Monastero, la Chiesa e la Villa Comunale. Sullo sfondo la suggestiva vista che spazia su tutta la costiera vi fa da contesto perfetto.
Ritratto vivente di una vasta storia, situato in pieno centro della città di Sorrento, a ridosso dell’omonima chiesa e della Villa Comunale. Luogo ideale dove sostare circondati dalla vegetazione della villa, in uno dei bar vicini e dove pregustare un caffè o un aperitivo godendosi la bella vista panoramica.
Il Chiostro di San Francesco è caratterizzato da una pianta rettangolare ed è tra i monumenti più antichi che si possono visitare a Sorrento. Una costruzione unica dove lo stile trecentesco si fonde con altri di epoche successive e i resti pagani degli antichi insediamenti. Molte furono infatti le opere di restauro che hanno interessato questo sito. Testimonianze di ciò sono riportate impresse sui capitelli delle colonne al piano terra. Su quelli disposti al lato settentrionale del chiostro. Ritroviamo lo stemma della famiglia Sersale e sui capitelli del lato orientale e meridionale, i tipici motivi vegetali a fogliami che si rifanno all’influsso bizantino. Le colonne ottagonali, disposte al piano terra, sorreggono ora archi di tufo incrociati, che formano bifore di gusto tardo-gotico, ora archi tondi e a sesto acuto che presero il posto delle antiche ogive trecentesce originarie. Il refettorio, conserva l’originaria struttura trecentesca.
Il Chiostro di San Francesco d’Assisi fa parte dell’omonimo Complesso a cui appartengono anche il Monastero, la Chiesa e la Villa Comunale.
Il bel Complesso sembra quasi un piccolo angolo di paradiso incorniciato dalla fresca vegetazione delle Villa Comunale mentre sullo sfondo, appare tutta la costiera sorrentina lambita dalle acque del mare.
Il Complesso Conventuale di San Francesco d’Assisi, fu costruito nei pressi di un Monastero del VII secolo i cui ambienti sono tuttora abitati dai frati francescani.
Posta di fianco al Chiostro, si erge la Chiesa.
La sua facciata in travertino risalente al 1926, è caratterizzata da un finestrone centrale con un timpano. Alla sommità è posta una statua della Madonna Immacolata.
All’interno si accede tramite un portone ligneo del 1500 che apparteneva alla ormai demolita Chiesa della S.S. Trinità. Varcando l’ingresso ci si ritrova sull’unica navata centrale con ricche decorazioni barocche. Sull’altare maggiore, in marmo del ‘600, vi sono due busti di angeli alati e una tela.
Questa rappresenta San Francesco che riceve le stimmate ed è un’opera dell’allievo di Francesco Solimena, Antonio Gamba che la dipinse nel 1737.
In nicchie laterali, invece, sono conservati due affreschi del ‘700 raffiguranti rispettivamente S. Antonio da Padova e S. Giacomo della Marca.
Su ciascuno dei due lati della navata centrale, vi sono tre cappelle. In una è alloggiata la statua lignea del Santo con il Cristo Crocifisso. In un’altra, è custodito un pezzo di una colonna tufacea appartenente alla vecchia costruzione. Infine nella terza cappella troviamo: una tela raffigurante il transito di San Giuseppe, e un’altra, di forma ovale, che rappresenta S.Antonio Abate.
I confessionali lignei della Chiesa, risalgono al 1800.
Un’arcata angioina posta ove un tempo era il passaggio dalla vecchia sagrestia alla chiesa, è ciò che resta della ristrutturazione trecentesca francescana. Qui i capitelli presentano decorazioni a motivi vegetali.
La Chiesa fu infatti restaurata nei primi decenni del XX secolo. Durante quest’opera la navata centrale fu coperta da volte, furono rifatte le cappelle laterali e fu realizzato l’attuale presbiterio, con il prolungamento dell’abside. Il coro cinquecentesco venne sostituito da un impianto a T con al centro l’attuale altare.
Nel 1922, sul piazzale antistante la chiesa, fu collocata una statua in bronzo che raffigura San Francesco. Opera dello scultore Alfiero Nena che ha voluto celebrare la grandezza del Santo d’Assisi.
Il Chiostro di S. Francesco è oggi lo scenario perfetto per eventi musicali e mostre d’arte.
Inoltre mentre la Chiesa ospita le celebrazioni religiose, il chiostro, di proprietà comunale e circondato dalla bella e silenziosa vegetazione, viene adibito anche a sede per la celebrazione del matrimonio civile a Sorrento.
Per maggiori informazioni riguardo la celebrazione del matrimonio civile, contattare il numero 081 5335254.
Al secondo piano del chiostro vi è un’esposizione di macchine musicali costituita da oltre trenta carillon provenienti da tutta Europa e Stati Uniti datati alla fine dell’800.
La visita al Chiostro è agevole ed aperta a tutti: non vi sono barriere architettoniche. Tuttavia non sono presenti targhe per i non vedenti.
Il Complesso fu fondato nel VII secolo circa, sotto il pontificato di Gregorio II che fece erigere anche l’antico oratorio dedicato a S. Martino, edificato originariamente, al di fuori della città.
Successivamente nell’oratorio fu istituito un cenobio femminile benedettino. Tuttavia a causa del fatto che la struttura sorgeva su un luogo così esposto agli attacchi dei Saraceni, le monache furono trasferite nel vicino complesso (tuttora accanto alla Villa Comunale).
Nel XIV secolo circa l’edificio fu donato ai Frati Francescani che attuarono una serie di interventi di ristrutturazione e crearono una biblioteca.
Il terremoto del 1688 danneggiò gravemente il fabbricato ed i lavori di restauro durarono dal 1690 al 1727. Il chiostro fu rinforzato da possenti murature ed i porticati originari vennero rimpiazzati da grossi archi.
Dopo l’unità d’Italia, con la soppressione degli ordini religiosi, il Comune di Sorrento pensò di destinare i locali del Convento alle varie funzioni sia civili che religiose.
Il Chiostro risale al XIV secolo e per molto tempo ha avuto un ruolo fondamentale sia per la storia religiosa di Sorrento che per la vita amministrativa delle Città.
Si pensi, infatti che tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500, proprio in prossimità del chiostro era conservato il sigillo delle scritture comunali e si svolgevano alcune riunioni del Consiglio.
Il Chiostro venne restaurato più volte. Un primo intervento di restauro si ebbe nella metà del XV secolo voluto dal padre guardiano Giovanni Cerconi, come si legge su un’epigrafe che corona il primo capitello a destra del chiostro. L’opera fu eseguita durante l’episcopato di Domizio Falangola, tra il 1453 ed il 1470, ed il vescovo fece scolpire il proprio stemma (un leone rampante) sullo stesso capitello.
Molto probabilmente il restauro fu finanziato, almeno in parte, dalla nobile famiglia sorrentina dei Sersale, come si evince dalla presenza del loro stemma sui capitelli del lato settentrionale.
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