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Il Castello di Castellammare di Stabia è un antico maniero in uso tra il X e il XVIII secolo. Dopo tale periodo, la struttura è rimasta abbandonata per molto tempo, prima di subire un importante restauro negli anni Trenta del secolo scorso. Oggi è una proprietà privata e viene principalmente impiegata come location per meeting e ricevimenti.
Intorno a questo castello però ruotano molte leggende, tra cui quella della cosiddetta Dama Rossa, una bellissima e misteriosa donna la cui storia è poco conosciuta, ma rientra tra i racconti più enigmatici e suggestivi della Campania.
Con un groviglio di intrighi, guerre e amori struggenti, quella della Dama Rossa è una vicenda che affonda le radici nella Castellammare di epoca medievale.
La leggenda della Dama Rossa
Castrum Maris de Surrento è l’arcaico nome del Castello di Castellammare di Stabia che sorge alle falde del Monte Faito, ad appena 100 metri sul livello del mare. Si ipotizza che la residenza sia stata costruita nel 1086 per volontà del duca di Sorrento.
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La tragica vicenda della Dama Rossa avrebbe avuto luogo durante il regno di Ferrante I di Aragona, nell’ottobre del 1459. In quegli anni l’assetto politico del Regno di Napoli era in rapido cambiamento poiché l’arrivo degli Aragonesi aveva segnato una trasformazione evidente nella classe dirigente del luogo che stava soppiantando i baroni nella gestione dei feudi locali.
Appoggiati dal Papato e dai d’Angiò, i feudi erano pronti a riprendersi ciò che era loro attraverso quella che è passata alla storia come Congiura dei Baroni. In quel mese di ottobre l’aria era ancora piuttosto calda e la moglie di Gaillard, signore del castello, aspettava con ansia l’arrivo del suo amante.
La donna attendeva trepidante, scrutando all’orizzonte in attesa di un segnale. L’atmosfera era tesa per la battaglia sanguinosa alle porte. Nonostante ciò, l’unica cosa che contava per la bella ed elegante signora era la promessa d’amore fatta da un soldato dell’esercito nemico, già legato ad un’altra donna e pronto a conquistare il Castello di Castellammare di Stabia per consegnarlo ai d’Angiò.
Quella sera il suo amante giunse al castello con il proprio esercito per espugnare la magione. La stessa castellana aprì un passaggio nelle mura, segnando per sempre il suo destino. La resa degli Aragonesi fu rapida e al padrone Gaillard non restò altro da fare che consegnare la rocca senza opporre resistenza.
La donna scoprì con dolore l’inganno subito dal suo amato e fu compatita dagli altri castellani per il suo tradimento. Travolta dal senso di colpa e da una profonda tristezza, la signora del castello si tolse la vita avvelenandosi nella sua camera da letto.
Quella nefasta sera indossava un lungo vestito rosso, che avrebbe indossato per l’eternità vagando per le sale del Castello di Castellammare di Stabia. Da allora, il presunto fantasma è stato ribattezzato Dama Rossa e sembrerebbe aver infestato soprattutto la stanza nella quale si era uccisa, nota come Camera degli Angeli.
Le apparizioni della Dama Rossa
Sembra che la sfortunata donna dal destino crudele abbia l’abitudine di spaventare gli ospiti del Castello di Castellammare di Stabia con urla, lamenti, rumori inquietanti, risate e pianti isterici. Per alcuni ancora oggi è possibile sentirla di notte mentre si lamenta e a chi si avvicina alla Camera degli Angeli la signora del castello riserva un trattamento ben peggiore.
In questa sala, infatti, la sua presenza si fa più forte, tanto da percepire una spiacevole sensazione di disagio e inquietudine. Le persone che raccontano di averla avvistata la descrivono come una donna di mezza età di grande bellezza, vestita con un abito rosso e con lunghi capelli neri che le ricadono sulle spalle.
Secondo la leggenda, però, sarebbero soprattutto le persone di sesso maschile ad essere bersaglio dei suoi scherzi come forma di vendetta per il torto subito. In alcuni casi il fantasma si limita a produrre dei rumori insoliti, ma in altri cerca di spingere il malcapitato giù dalle scale.
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