Regala movery

Marina di Camerota, gioiello del Cilento

Marina di Camerota, 84059, Salerno

Ora aperto
Durata

Le lingue

___

Partecipanti

Illimitato

Tipo

Borgo

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Adatto ai bambini

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Adatto alle coppie

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Animali ammessi

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Parcheggio disponibile

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Senza barriere

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Supporti in lingua

Consigli per la visita

Servizi inclusi

  • Esclusiva garanzia Movery soddisfatti o rimborsati
  • Servizio di assistenza turistica inclusa
  • Consegna biglietti istantanea
  • Si accettano biglietti su smartphone

Come raggiungere il punto di interesse

  • Per raggiungere il punto di interesse, segui le indicazioni oppure lasciati aiutare dal tasto 'Ottieni indicazioni.'
  • Raggiungi il punto di interesse con i mezzi pubblici
  • Dalla Stazione Centrale di Napoli prendi il treno regionale diretto a Sapri. Scendi alla fermata Pisciotta-Palinuro. Da qui prendi il bus diretto a Marina di Camerota (capolinea). Il percorso ĆØ di circa 2 ore e 45 minuti.
  • Raggiungi il punto di interesse in auto
  • Da Napoli Piazza Garibaldi, prendi SS162dir da Corso Meridionale, Via Taddeo da Sessa e Via Emanuele Gianturco. Guida da E45, A3, A2/E45, SS 18 Tirrena Inferiore e SR562 a Marina di Camerota. Prendi Via Vivaldi e Via Venezuela in direzione di Via Nazario Sauro. Il percorso ĆØ di circa 2 ore e 45 minuti.n

Informazioni su questa attivitĆ 

Marina di Camerota ĆØ situata nel Cilento, ĆØ la frazione piĆ¹ famosa del comune di Camerota, antico borgo arroccato sul Monte Bulgheria, di cui ne rappresenta l’antico sbocco a mare.

Le grotte e le spiagge

Per via della natura carsica del suolo, Marina di Camerota ĆØ nota ai paleontologi per le interessanti grotte che ricoprono il territorio, nella maggior parte delle quali, a partire dagli anni ā€™50 del Novecento, sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, risalenti principalmente allā€™etĆ  della pietra.

A cominciare dal confine con Palinuro, lungo la cosiddetta Cala del Cefalo, ĆØ possibile ammirare grotte che, fin quando non sono state scoperte, erano abitate da alcuni pastori con le proprie famiglie: tra di esse sono da menzionare la Grotta del Pesce, quella dellā€™Autaro e la Caprara, che oggi ospita una famosa discoteca. Ai margini settentrionali dellā€™abitato esisteva la Grotta della Calanca, oggi non piĆ¹ esistente per via di un crollo. Altre grotte da menzionare sono la Grotta Sepolcrale o del Poggio, la Grotta di Manfregiudice (a pozzo e pericolosissima), la Grotta della Serratura, la Grotta della Cala o dellā€™Uomo preistorico ed il Riparo del Poggio o Nicchia Gamba, testimonianza dei resti di quella che un tempo fu una grotta, giĆ  crollata in epoca preistorica.

Fra questeĀ la Grotta della Cala,Ā proprio alle spalle della spiaggia principale di Camerota, ĆØ stata riconosciuta come patrimonio dell’UNESCO. Riaperta nel maggio 2016, la grotta, abitata giĆ  45.000 anni fa, ospitĆ² sia lā€™Homo sapiens che l’uomo di Neanderthal. Allā€™interno,Ā alcuni diorami, delle rappresentazioni in scala, riproducono in maniera realistica piccoli insediamenti preistorici,Ā affiancati da autentici reperti e da accurati pannelli esplicativi.

La spiaggia di Lentiscelle, dove ĆØ situata la Grotta della Serratura, ĆØ lā€™ultima spiaggia di Marina di Camerota raggiungibile in auto, ed ĆØ posta a ridosso della punta Zancale dove sorge lā€™omonima torre. Tramite una scalinata e un breve sentiero ĆØ possibile raggiungere la torre, dal cui promontorio potrai ammirare uno splendido panorama sulla costa e sul versante est del paese.

La spiaggia di sabbia e ghiaia ĆØ lunga quasi 500 metri e alle sue spalle noterai ulivi secolari e la grotta di Lentiscelle, la quale in precedenza ospitava una ricostruzione della barca Leone di Caprera, la goletta utilizzata da tre marinai italiani per affrontare una traversata oceanica compiuta nella seconda metĆ  dellā€™ottocento, il cui obiettivo era la consegna di un libro firme a Garibaldi. Attualmente la ricostruzione ĆØ conservata a Milano nel Museo della Scienza e della Tecnica.

Al lato estremo della grotta inizia il Sentiero del Mediterraneo che porta fino aĀ Porto Infreschi.

La spiaggia, circondata da scogliere, ospita diversi lidi attrezzati con snack bar e ristorantini, in cui ĆØ anche possibile affittare pedalĆ² e canoe.

Tra le localitĆ  balneari piĆ¹ famose,Ā Cala degli InfreschiĀ ĆØ stata nominata “la spiaggia piĆ¹ bella d’Italia nel 2014ā€. Un’altra spiaggia “nascosta” di Camerota ĆØĀ spiaggia Calanca, che dista pochi minuti a piedi dal centro del paese: vi si accede attraversoĀ una scalinata a gradoni che termina sull’unico tratto della magnifica spiaggia libera. Il basso fondale, l’acqua limpida e gli scorci che incontrerai lungo la discesa ti ripagheranno dalla fatica spesa.

Il modo piĆ¹ bello e originale per scoprire le coste di Camerota ĆØ dal mare, duranteĀ un’indimenticabile escursione in barca fra baie, calette nascoste e anfratti accessibili solo dal mare,Ā come la grotta degli Innamorati o la grotta del Pozzallo. Ci sono diverse cooperative che organizzano tour in barca spesso affiancati alle famose lamparate con cena a bordo.

Cosa vedere a Camerota e Marina di Camerota

Camerota ĆØ stata spesso associata alla notorietĆ  delle sue grotte: per questa ragione ĆØ stato realizzato ilĀ Muvip, Ecomuseo virtuale del Paleolitico,Ā un piccolo spazio dove ĆØ possibile conoscere il territorio di Camerota e delle sue frazioni attraverso un plastico dellā€™area, scoprendone inoltre le caratteristiche grazie a una installazione di approfondimento eĀ una sala immersiva in cui le pareti sono sensibili al tocco; chi la visita, infatti, puĆ² scegliere il percorso da scoprire tra le grotte del territorio.

Camerota ospita il Castello Marchesale, una fortificazione medievale costruita durante ilĀ periodo normanno, tra lā€™XI e il XII secolo. Inizialmente baronale, divenne marchesale nel XVI secolo. Lā€™armata turca distrusse il Castello nel 1552, ma quello stesso anno fu ricostruito dal marchese Don Placido de Sangro, alterandone cosƬ le caratteristiche originarie.

Anche a Marina di Camerota, perĆ², c’ĆØ un interessante castello. Costruito nel XVIII secolo per volere dell’ultimo signore feudale del borgo, Orazio Marchese, l’edificio era la residenza estiva dei marchesi di Camerota. Nonostante ciĆ², si pensa che la Torre Layella fosse stata giĆ  precedentemente costruita nel 1518.

Dopo innumerevoli proprietari, nel 2020 il Castello ĆØ stato acquistato all’asta dal Comune di Camerota, che ne ha avviato i lavori di riqualificazione interni e esterni. Sono stati scoperti, infatti, ambienti funerari con ossa umane nella piazza antistante la struttura.

Il fascino del complesso ha permesso, inoltre, di sceglierlo come location per eventi musicali e spettacoli come il Camerota Festival ā€“ Suoni dal CastelloĀ oĀ Fiati allā€™Opera.

Non puĆ² mancare una visita al caratteristico borgo marinaro della cittĆ , un centro colorato fatto di archi, antiche casette e gradinate che conducono al mare. Il principale punto di ritrovo ĆØ Piazza San Domenico, patrono della cittĆ  festeggiato il 4 agosto. La festa religiosa inizia giĆ  il 1 agosto, un’occasione per ricordare il salvataggio miracoloso di quattro marinai sorpresi in mare dalla tempesta.

Un evento suggestivo e tradizionale si svolge la seconda domenica di agosto, durante il quale, dopo la celebrazione religiosa, la processione conduce la statua del Santo dalla chiesa di S.Lazzaro alla spiaggia; una volta arrivata, la statua viene portata in mare su una barca di pescatori scortata al largo da altre barche.

Origini e cenni storici

Lā€™origine del comune ĆØ legata ad una leggenda pensata dal letterato napoletano Berardino Rota, ad apertura della sua opera poetica in latinoĀ Sylvarum seu Metamorphoseon liber. Secondo il mito, Palinuro, il nocchiero di Enea, costeggiando le coste dellā€™attuale Cilento, sā€™invaghƬ di una bellissima ninfa del mare, di nome KamaratĆ²n, la quale non ricambiĆ² lā€™amore del giovane che, disperato, la inseguƬ nelle profonditĆ  del mare, perdendo cosƬ la vita.

Secondo un’altra teoria, invece, Palinuro invocĆ² il dio del Sonno per porre fine alle sue sofferenze. Venere, dea dellā€™amore, sdegnata dalla crudeltĆ  di KamaratĆ²n, la trasformĆ² in roccia, proprio lā€™attuale sperone su cui sorge Camerota, condannandola a guardare in eterno il suo spasimante respinto.

Stando a studi piĆ¹ realistici, si pensa che Camerota sia stata fondata nel VI sec. a.C. dai Focei, la stessa popolazione greca che fondĆ² la cittĆ  diĀ Velia. Il suo nome probabilmente deriva dal greco KamaratĆ²n, che tradotto significa costruzione ad arco. Nella zona, infatti, ci sono numerose grotte naturali a volta o, secondo alcuni studiosi, realizzate con una tecnica di costruzione caratteristica del posto, il cui modulo fondamentale ĆØ lā€™arco a tutto sesto.

La cittadella si sviluppĆ² attorno ad un primo castello fortificato negli anni 535-553, durante la guerra tra i Goti e i Bizantini. Camerota fu dominata da diverse popolazioni nel corso del tempo: normanna, araba, sveva, angioina, aragonese, fino alla dinastia borbonica, la cui dominazione si ĆØ conclusa con l’UnitĆ  d’Italia.

Pur essendo una cittĆ  fortificata, fu saccheggiata piĆ¹ volte dai pirati saraceni, che la occuparono anche dallā€™868 al 915. Nel 909 la fortezza di Camerota era la seconda roccaforte del Cilento assieme ad Agropoli.

Nel luglio del 1552 la potente armata turca, comandata dal generale Rais Dragut BessƠ, assalƬ la cittadella devastandola completamente, mentre molti furono fatti prigionieri o uccisi. Dopo questi eventi furono ristrutturate e costruite molte torri di avvistamento lungo il territorio.

Ritornando a tempi piĆ¹ recenti, invece, durante il XIX secolo e l’inizio del XX, Marina di Camerota ĆØ stata oggetto di un importante flusso emigratorio, in particolare verso il Sudamerica e il Venezuela per i legami intrattenuti con questi Paesi. Non a caso, in una piazza del centro, di fronte al porto, ĆØ stata eretta una statua in onore del “Libertador” venezuelano SimĆ³n Bolƍvar, al quale sono anche dedicati la via principale del paese e il cinema locale.

Posizione dell'attivitĆ 

Marina di Camerota, 84059, Salerno

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