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Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa

Via Pietrarsa, 80146, Portici

A partire da: 0 a persona

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Durata

Le lingue

English, Italiano

Partecipanti

Illimitato

Tipo

Museo statale

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Adatto ai bambini

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Adatto alle coppie

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Animali ammessi

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Parcheggio disponibile

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Senza barriere

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Supporti in lingua

Cose importanti da sapere

Servizi inclusi

  • Esclusiva garanzia Movery soddisfatti o rimborsati
  • Servizio di assistenza turistica inclusa
  • Consegna biglietti istantanea
  • Si accettano biglietti su smartphone

Biglietti e scontistica

  • Il costo del biglietto intero è di € 9,00

  • Il costo del biglietto ridotto è di € 6,00

Informazioni sul tour

  • È possibile prenotare un tour con una guida turistica privata chiamando il servizio di assistenza di Movery al numero 351.5585067

Limitazioni

  • Animali non sono ammessi all’attività

  • I giorni di chiusura sono il 4, 11, 24, 25, 31 dicembre

Facilitazioni

  • Il museo è aperto il giovedì dalle ore 14:00 alle 20:00; il venerdì dalle ore9:00 alle 16:30; il sabato e domenica dalle ore 9:30 alle 19:30

  • La tariffa ridotta è destinata ai ragazzi tra 6 e 18 anni non compiuti

Informazioni su questa attività

In carrozza! Per staccare un pò dalle bellissime chiese di Napoli e dai suggestivi scorci che la città partenopea regala, forse una visita al Museo Ferroviario di Pietrarsa potrebbe essere una bella soluzione.

Nella splendida cornice del rinnovato Reale Opificio MeccanicoPirotecnico e per le Locomotive dimorano una cinquantina di locomotive, da quelle a vapore a quelle elettriche, che dopo aver corso in lungo e in largo sulle ferrovie italiane sono ora custodite a testimonianza storica nel Museo Ferroviario di Pietrarsa. Museo che sorge proprio vicino alla prima ferrovia costruita in Italia: la Napoli – Portici, inaugurata il 3 ottobre del 1839, con i suoi 7 km di lunghezza che oggi fanno parte della linea ferroviaria Napoli – Salerno.

Storia del Museo Ferroviario di Pietrarsa

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa è il custode per eccellenza della storia delle ferrovie italiane.

I locali e i padiglioni che ospitano il museo nacquero come Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive voluto da Re Ferdinando II di Borbone nel 1840. Si tratta di fatto del primo polo industriale in Italia, realizzato 57 anni prima degli stabilimenti della Fiat e 44 anni prima della fondazione della Breda. Nello stabilimento sorto durante il Regno delle Due Sicilie sono state costruite centinaia di locomotive a vapore, e, in seguito all’Unità d’Italia e alla successiva statalizzazione delle ferrovie, la fabbrica entrò a far parte delle nuove Ferrovie dello Stato, diventando una delle officine delle Grandi Riparazioni, specializzata naturalmente nelle locomotive a vapore. Nel Novecento tuttavia il Reale Opificio Meccanico non ebbe vita lunga, per via dell’avvento delle locomotive elettriche e diesel, un avanzamento tecnologico che fece tramontare i mezzi a vapore e gli stabilimenti dove venivano costruite e riparate, primo fra tutti quello di Pietrarsa.

Le officine, in seguito alla chiusura nella seconda metà degli anni settanta, furono destinate a diventare il Museo Ferroviario che oggi conosciamo, inaugurato dopo una ristrutturazione il 7 ottobre del 1989, in occasione del 150° anniversario delle ferrovie italiane.

Curiosità del Museo Ferroviario di Pietrarsa

L’ultimo restauro del 2014 ha dato al museo degli spazi esterni meravigliosi, con il bel Giardino del Mediterraneo e un parapetto in vetro per la terrazza sul lungomare, che dà una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli.

Con la sua superficie complessiva di circa 36000 metri quadri, il Museo Ferroviario di Pietrarsa ospita una cinquantina di locomotive tra locomotive a vapore, locomotive elettriche trifase, locomotive a corrente continua, locomotori diesel, elettromotrici, automotrici e carrozze passeggeri. Nei padiglioni ottocenteschi restaurati possiamo ammirare pezzi di storia della ferrovia in Italia, come la riproduzione della Locomotiva Bayard che nel 1839 trainò il primo convoglio ferroviario sulla Napoli – Portici, scena riprodotta nella ricostruzione storica visitabile nel primo padiglione, dedicato ai mezzi a vapore e ai locomotori elettrici a trifase. La Storia d’Italia può essere toccata con mano anche attraverso la locomotiva 740.115, una delle locomotive che, alla fine della prima guerra mondiale, trainò il treno del Milite Ignoto per tutta la penisola. I padiglioni del museo ospitano anche molti rotabili e carri in scala ridotta, nonché oggetti ferroviari in generale e plastici, oltre a locomotori elettrici che sono stati in servizio fino a pochi anni fa: tra questi l’ultima arrivata è la E.444.001, un modello di locomotiva elettrica molto potente e resistente, entrata nell’immaginario collettivo con il soprannome di Tartaruga.

Da non perdere assolutamente la carrozza salone del treno Reale, attualmente Treno della Presidenza della Repubblica Italiana, convoglio che fu costruito per le nozze di Umberto II di Savoia con Maria José del Belgio, composto da ben undici vagoni.

Assistenza alla prenotazione

Con Movery hai sempre un assistente digitale al tuo fianco. Prima della prenotazione siamo a tua disposizione per chiarire ogni dubbio, dopo la prenotazione ti invieremo tutte le informazioni del partner con cui potrai definire gli ultimi piccoli dettagli. Non preoccuparti fino all'esecuzione dell'esperienza (ed anche durante) il nostro assistente sarà lì per risolvere ogni imprevisto e chiarire ogni dubbio.

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    Posizione dell'attività

    Via Pietrarsa, 80146, Portici

    Come arrivare

    Raggiungere il Museo Ferroviario di Pietrarsa con i mezzi pubblici

    Il Museo Ferroviario di Pietrarsa è raggiungibile con i mezzi pubblici con i treni metropolitani e regionali della linea Napoli‐Salerno, da Napoli Centrale basterà prendere uno dei frequenti convogli della linea scendendo poi alla fermata Pietrarsa‐San Giorgio a Cremano. Da qui proseguire a piedi per cinque minuti verso il museo.  

    Raggiungere il Museo Ferroviario di Pietrarsa con l'auto

      Il Museo Ferroviario di Pietrarsa è facilmente raggiungibile anche in auto. Venendo da Roma percorrendo l'autostrada A1 va presa l’uscita di Via della Villa Romana. Invece arrivando da Salerno percorrendo l’autostrada A3 va presa comunque l’uscita di Via della Villa Romana. Usciti dall’autostrada bisogna restare su Via della Villa Romana fino alla rotonda. Alla rotonda va presa la 2ª uscita per Via delle Repubbliche Marinare. Arrivati alla rotonda di Via delle Repubbliche Marinare va presa la 1ª uscita per Via Botteghelle. Proseguendo per Via Botteghelle/Via delle Ninfe si dovrà svoltare a destra in Via Benedetto Croce, che porterà direttamente a Via Pietrarsa, la via del Museo Ferroviario. La macchina può essere posteggiata comodamente nel parcheggio custodito Pietrarsa Parking, convenzionato con il museo e riservato ai visitatori. Il parcheggio si trova a meno di 30 metri dall’ingresso principale del Museo Ferroviario.

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