A partire da: 0 a persona
1h 30minuti
Deutsch, English, Espanol, Francais, Italiano
Illimitato
Parco o giardino
Adatto ai bambini
Adatto alle coppie
Animali ammessi
Parcheggio disponibile
Senza barriere
Supporti in lingua
Il biglietto intero solo parco costa 10€
Il biglietto sala appartamenti+ ingresso parco costa 15€
La biglietteria è in piazza Carlo di Borbone. E’ aperta dalle 8:30 alle 18:00
Orario di apertura delle Sale degli appartamenti reali 08:30-19:30 (ultimo ingresso alle 18:30)
Orario di apertura Parco 08:30-16:30 (ultimo ingresso 15:30)
Orario di apertura del Giardino Inglese 08:30-15:30 (ultimo ingresso 14:30)
I ticket d'ingresso devono essere necessariamente acquistati sul sito ufficiale o in loco
Gli animali non sono ammessi
Nelle giornate di gratuità il Giardino Inglese è chiuso
La prima domenica del mese il ticket è gratuito
È possibile prenotare un tour con una guida turistica privata chiamando il servizio di assistenza di Movery al numero 351.5585067
Il Giardino inglese di Caserta è uno spazio verde di modeste dimensioni, che si sviluppa in una parte “nascosta” del Parco della Reggia di Caserta. Nei pressi della grande cascata che sta al culmine della “via dell’acqua”, sorge questo incantevole giardino che ospita specie esotiche provenienti da ogni parte del mondo. Un piccolo orto botanico in stile neoclassico che è la punta di diamante del bellissimo complesso reale.
Il Giardino Inglese si sviluppa su una superficie di 24 ettari, adiacente al Parco della Reggia di Caserta. Si cela ad occhi indiscreti a causa della sua posizione: se non è conosciuta, il Giardino Inglese può passare totalmente inosservato. Accanto alla Cascata, ove sorge la fontana di Diana e Atteone, si apre l’ingresso del magnifico giardino voluto dalla Regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV di Borbone. Maria Carolina desiderava un luogo per le sue nobili passeggiate, che fosse in armonia con la natura. Giardino incantato, immerso completamente nella pace del verde di piante esotiche anche secolari, dove passeggiare cullati dal suono dei piccoli ruscelletti e dalla bellezza delle “rovine” che arricchiscono il paesaggio, rendendo questo posto davvero particolare. A chi percorre i suoi sentieri, che penetrano tra i giardini e i prati, sembra di entrare in un modo a sé stante dove la parola d’ordine è serenità.
Oltre ad ammirare il bel posto e a godere di tanta pace, è consigliatissimo scegliere una panchina dove sedersi e ritagliarsi del tempo per ritrovare il contatto con la natura che qui regna sovrana. Il giardino inglese, infatti, fu progettato, secondo la moda dell’epoca, sull’accostamento e l’avvicendarsi di elementi naturalistici che fanno dell’insieme, un luogo volutamente incontaminato.
I vari sentieri che si diramano all’interno del giardino inglese, conducono ad ambienti davvero affascinanti, che sorprendono il visitatore lasciandolo piacevolmente ammaliato.
Il Bagno di Venere è uno spazio davvero pittoresco. Si ambienta in un laghetto artificiale, dalla forma irregolare, posto ai piedi di un secolare esemplare di Taxus baccata che impera sul boschetto di lecci e allori che circondano le sue acque. La dea Venere, è rappresentata nell’atto di uscire dall’acqua in tutta la sua bellezza. Su un altro lato del laghetto sorge anche il Criptoportico, finto ninfeo con statue provenienti dagli scavi archeologici borbonici e dalla collezione Farnese. Tra le sue acque, infine, spuntano delle piccole isole una delle quali è adibita a ricovero per anatre, cigni ed altri anatidi che sostano nel laghetto. Piante di ninfee, colorano con i loro spettacolari fiori, l’ambiente acquatico.
La Palazzina all’inglese, è un bell’edificio di fronte al quale ci si trova inaspettatamente seguendo un altro sentiero. Essa fu l’abitazione del giardiniere Graefer. Infine, dietro le sbarre di un cancelletto di forma circolare, con motivi geometrici, è custodita l’Aperia, uno spazio anticamente impiegato per l’allevamento delle api e la relativa produzione di miele. Successivamente essa fu adibito a serra per coltivare piante e fiori ornamentali.
Bellissime piante esotiche fanno di questo giardino inglese, quasi un piccolo orto botanico del Parco della Reggia di Caserta. Tra i suoi sentieri, infatti, troviamo esemplari secolari e spettacolari del già citato Taxus baccata (albero della morte completamente velenoso ma che ci ha fornito principi anticancerogeni), il maestoso Cedrus libani, l’albero della canfora ossia il Cinnamomum camphora e quella che si dice sia la prima pianta di Camellia japonica (o semplicemente camelia), arrivata in Europa dal Giappone.
Il Giardino inglese non apparteneva al progetto originale che Luigi Vanvitelli aveva presentato al re. Infatti fu progettato e condotto dal giardiniere Graefer per volere della Regina Maria Carolina d’Austria nel 1785. Ella desiderava che fosse realizzato qualcosa che superasse in bellezza il Petit Trianon del Parco della Reggia di Versailles voluto dalla sorella, la regina Maria Antonietta. Fu così che nacque il giardino inglese che per la bellezza artistica, paesaggistica e la sua importanza rispetto alle piante esotiche che qui vennero piantumate, divenne un piccolo angolo di paradiso dalle caratteristiche di orto botanico del Parco della Reggia di Caserta nonché il luogo incantato che oggi affascina i suoi visitatori.
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