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Borgo Orefici, storico rione di Napoli

Borgo Orefici, 80133, Napoli

Ora aperto
Durata

1h

Le lingue

Deutsch, English, Espanol, Francais, Italiano

Partecipanti

Illimitato

Tipo

Quartiere

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Adatto ai bambini

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Adatto alle coppie

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Animali ammessi

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Parcheggio disponibile

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Senza barriere

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Supporti in lingua

Informazioni su questa attivitĆ 

Borgo Orefici, cuore d’oro di Napoli, ĆØ un caratteristico borgo napoletano tra il Corso Umberto e Via Marina: qui l’antica arte orafa napoletana ebbe inizio e si possono trovare tutte le piĆ¹ antiche ed importanti botteghe cittadine specializzate nella lavorazione artigianale di prodotti di oreficeria, argenteria e gioielleria. Borgo Orefici ĆØ il primo quartiere parlante: sono presenti delle targhe con delle audioguide. Questa magnifica operazione culturale ĆØ opera di Storie di Napoli che ne sta realizzando anche per il quartiere Vomero. Trovi i contenuti delle targhe parlanti anche su MoveryAR, la nostra app che ti permette di visualizzare i punti di interesse intorno a te.

PerchƩ visitare il Borgo Orefici

La piĆ¹ grande ereditĆ  medievale di Napoli si trova al Borgo Orefici dove le stesse botteghe artigianali vengono tramandate di generazione in generazione da piĆ¹ di 700 anni. Scoprilo insieme a noi partendo da Piazza Carlo Troya.

Piazza Carlo Troya

Piccola piazza del borgo, un tempo sede della Loggia di Genova, ĆØ impreziosita dalla storica Fontana della Pietra del Pesce che purtroppo nel corso degli anni ha perso il suo splendore: ospitava originariamente alcune statue dello scultore Giovanni Vincenzo Casali poi sostituite con arpie e pesci, nel dopoguerra fu perĆ² brutalmente distrutta e oggi possiamo ammirarne solo la vasca triangolare e la sua scalinata.

La Chiesa di San Giovanni a mare

Fondata dai Benedettini nel XII secolo, ĆØ una preziosa testimonianza di architettura romanica a Napoli: racconta lā€™evoluzione storica e culturale della cittĆ . ƈ cosƬ chiamata poichĆ© sorgeva originariamente sul bagnasciuga ed ĆØ dedicata al culto di San Giovanni Battista. Al suo interno possiamo ammirare la copia di uno dei monumenti piĆ¹ affascinanti della cittĆ ,Ā Donna Marianna, detta ‘a capa ‘eĀ Napule, scultura ritrovata nel 600: inizialmente fu associata alla Sirena Parhenope, simbolo della cittĆ  ma rappresenta in realtĆ  Afrodite, la dea della bellezza. L’opera originale si trova a Piazza Municipio. ƈ costruita prevalentemente con tufo: possiamo ammirare decorazioni dal gusto arabo e bizantino, volte ogivali e grazie a molti restauri, numerosi stili che si fondono perfettamente tra di loro.

La Chiesa di Sant’Eligio Maggiore

Nella zona di Piazza Mercato si trova una delle piĆ¹ antiche costruzioni di Napoli del periodo angioino, la Chiesa di Sant’Eligio Maggiore. Edificata nel 1270, la struttura che vediamo oggi ĆØ molto diversa dall’originale, frutto di restauri e rimaneggiamenti nel corso del tempo, sopravvissuta a guerre, terremoti e incendi: ĆØ possibile ammirare materiali moderni e medievali in un sistema architettonico complesso.

Piazza Orefici

ƈ proprio in questa piazza che gli orafi ricevettero il loro primo riconoscimento ufficiale da parte di Giovanna I d’AngiĆ²: dopo la nascita della corporazione, per tutto il 1500 e il 1600, gli orafi fondevano l’oro all’esterno delle botteghe per garantire la purezza e la qualitĆ  dei materiali alla presenza dei rappresentanti della Corporazione. Qui il comune di Napoli ha dedicato una targa al leggendario orafo napoletano Matteo Treglia, un grande maestro che, nel 1713, su commissione ornĆ² il busto di San Gennaro con la Mitra: 3694 pietre preziose, 358 diamanti e 43 smeraldi su una base d’oro e d’argento. Ancora oggi ĆØ un gioiello di valore inestimabile, testimonianza dell’eccellenza dell’arte orafa napoletana.

Il Crocifisso Ligneo

Simbolo di Piazza Orefici ĆØ il Crocifisso Ligneo che troviamo al centro: ĆØ stato realizzato per volere della famiglia di Roberto nel XVIII, dopo un’epidemia di peste e la sua particolaritĆ  ĆØ la possibilitĆ  di ammirare la sacra effige da entrambi i lati della croce. Si trova sotto una copertura di rame battuto, sostenuto da un basamento di calcestruzzo armato con i simboli della passione di Cristo e della Corporazione degli Orefici. Leggenda narra di un commerciante di pietre preziose, Francesco di Roberto e suo fratello che soffriva d’asma: in una giornata afosa andarono a passeggiare in carrozza tra le campagne di Afragola e si fermarono davanti ad un Crocifisso in un viottolo solitario quando improvvisamente il fratello si sentƬ meglio e da quel momento gli attacchi d’asma scomparvero. CosƬ i due fratelli portarono la statua al borgo e la misero nella piazza centrale.

Il Portale con mascherone

In una strada laterale della piazza si trova il Portale con mascherone, realizzato in piperno intorno al XVII secolo: il mascherone che lo caratterizza ĆØ un volto umano dai lineamenti molto accentuati e quasi mostruosi che richiama il mondo del grottesco e della superstizione. Ha il compito di esorcizzare e proteggere i residenti del palazzo tenendo alla larga gli spiriti maligni.

La Chiesa di Sant’Andrea degli apostoli

Dedicata all’apostolo Andrea, risale al XVI secolo ed era una cappella privata della famiglia Gattoli. Oggi ĆØ una delle chiese chiuse di Napoli e la facciata si sviluppa su tre ordini: il primo si apre con un portale sormontato da un timpano retto da lesene e trabeazioni ioniche, il secondo ha un finestrone a tutto sesto e nel terzo si apre il coro. Ha una pianta centrale e oggi possiamo ammirare delle decorazioni in stile rococĆ² poichĆ© le decorazioni originarie sono andate distrutte durante il risanamento.

Storia del Borgo Orefici

Quando nel Medioevo, la reginaĀ Giovanna Dā€™AngiĆ² riconobbe ufficialmente le botteghe degli orafi, gli artigiani radunarono proprio in questa zona le loro attivitĆ  e nacque la Corporazione degli Orafi. I primi maestri furono i francesi ma gli artigiani locali riuscirono ben presto ad affermarsi ancor meglio di loro con la caratteristica caparbietĆ , inventiva e fantasia dei napoletani. Nel XVII secolo, il vicerĆ© Marchese del Caprio sancƬ che quella zona dovesse essere dedicata esclusivamente all’arte degli argentieri e degli orefici: venivano realizzati gioielli particolari, argenti lavorati e arredi sacri. Tra il 1890 e il 1903 la riqualificazione urbanistica del Risanamento di Napoli lo modificĆ²: vicoli ed edifici sia civili che religiosi furono demoliti per creare strade piĆ¹ larghe. Oggi ĆØ stato creato un vero e proprio consorzio, il Consorzio Antico Borgo Orefici che riunisce tutte le aziende del borgo con l’obiettivo di valorizzare l’antica arte orafa di Napoli. Oggi nelle loro vetrine si trovano anche prestigiosi marchi di rilievo internazionale.

CuriositĆ  sul Borgo Orefici

Ancora oggi nel quartiere ĆØ possibile imparare l’arte orafa: la scuola La Bulla prepara le nuove generazioni di orefici che potranno realizzare tanti meravigliosi gioielli proprio come un tempo facevano gli artigiani per i nostri bisnonni: dall’ideazione alla realizzazione, ĆØ una meravigliosa opportunitĆ  per i giovani che vogliono dedicarsi ai lavori artigianali di altri tempi.

Posizione dell'attivitĆ 

Borgo Orefici, 80133, Napoli

Come arrivare

Raggiungi il Borgo Orefici con i mezzi pubblici

Da Napoli Piazza Garibaldi prendi la metro L1 e scendi a UniversitĆ . Pochi minuti a piedi e arriverai al Borgo Orefici.

Raggiungi il Borgo Orefici in auto

Da Napoli Piazza Garibaldi prendi Corso Giuseppe Garibaldi e Via Nuova Marina in direzione di Via Ernesto Capocci. Prendi Via Ernesto Capocci e arriverai al Borgo Orefici.

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